Anno: 2013

“Il centrosinistra finisce di regolare i conti in libreria”, di Francesco Cundari

C’è qualcosa di antico nei reparti novità delle librerie che in questi giorni si riempiono di un’ampia produzione storico-polemica sul centrosinistra. Anzi, antichissimo: combattivi pamphlet, polemici libri-intervista, scioccanti libri-verità in cui, direttamente o indirettamente, ora facendo nomi e cognomi ora lasciandoli intuire, a volte mettendoci la faccia e altre volte schermandosi dietro quella dell’intervistatore, del retroscenista o del portavoce, i principali dirigenti del centrosinistra ricostruiscono le vicende che li hanno visti protagonisti. Già i titoli dicono molto. Se ad esempio il libro firmato dal portavoce di Pier Luigi Bersani Stefano Di Traglia, insieme con la direttrice di Youdem Chiara Geloni, si intitola Giorni Bugiardi («Primarie, elezioni, Quirinale. Così poteva cambiare l’Italia», Editori Riuniti), il libro di Sandra Zampa, ex portavoce di Romano Prodi e oggi parlamentare del Pd, restringendo il campo dell’indagine alla sola vicenda del voto sul presidente della Repubblica, si intitola I tre giorni che sconvolsero il Pd (Imprimatur editore). Più ampio invece l’arco temporale preso in esame dal giornalista dell’Espresso Marco Damilano, in un saggio in cui parlano, rievocano e si punzecchiano …

“La nostra ricchezza. L’immigrato fa bene ai conti”, di Adriana Comaschi

Oggi piccola imprenditrice, ieri bambina-soldato in fuga dalla guerra civile. Azeb Gebrewahid ne ha fatta di strada, in tutti i sensi. Da Adua a Bologna, passando per Karthoum e la Svizzera per approdare in Italia come richiedente asilo. Quando è sbarcata a Milano non aveva nulla, neanche una giacca per proteggersi dal freddo di dicembre, nessun appoggio. Ora ha una sua ditta di pulizie, tre dipendenti assunti e diversi stagisti. Italiani e stranieri. Viene da pensare anche a lei, oggi che l’ampio dossier statistico sull’immigrazione 2013, a cura del Centro studi IDOS, certifica al di là di luoghi comuni e dibattiti pregiudiziali che gli immigrati sono una ricchezza per il Belpaese. Nel dettaglio: nel 2011, lo Stato italiano tra contributi e tasse ha incassato da cittadini stranieri 13,3 miliardi, a fronte di 11,9 miliardi di spese sostenute per loro. Il che dà un saldo netto di 1,4 miliardi. Spese peraltro concentrate sulla gestione delle emergenze, tra Cie («non devono essere una pena per gli irregolari», ha commentato proprio ieri il ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge) …

Archeologia, on.Ghizzoni venerdì alla Borsa del turismo di Paestum

Farà il punto sull’iter legislativo della proposta di legge sulle professioni dei beni culturali. La parlamentare modenese del Pd Manuela Ghizzoni parteciperà venerdì 15 novembre alla Borsa del turismo archeologico che si tiene a Paestum. E’ stata invitata per fare il punto sull’iter legislativo della proposta di legge sulle professioni dei beni culturali di cui è relatrice: nei prossimi giorni, infatti, sarà avanzata la richiesta di poter procedere in Commissione in sede legislativa, senza dover passare dall’Aula. “Una richiesta che – spiega l’on. Ghizzoni – se accolta, consentirà di dare speditamente un riconoscimento giuridico a una vasta gamma di professioni che, in questo momento, sono confinate nell’indeterminatezza legislativa”. Il mondo del turismo archeologico si dà appuntamento a Paestum dal 14 al 17 novembre per la 16esima edizione della Borsa mediterranea del turismo archeologico, il più grande salone espositivo al mondo del patrimonio archeologico, luogo di approfondimento e divulgazione dei temi legati al turismo e ai beni culturali. La parlamentare modenese del Pd Manuela Ghizzoni, vicepresidente della Commissione Cultura della Camera dei deputati, è stata invitata …

“Cinque miliardi dai capitali in Svizzera”, di Federico Fubini

Sanzioni più basse che in Austria o in Gran Bretagna, intorno al 12% delle somme rimpatriate, in cambio dei nomi dei consulenti che hanno aiutato i clienti a nascondere patrimoni in Svizzera. Un gettito supplementare per lo Stato che nel 2014 può arrivare intorno ai cinque miliardi di euro, con flussi di entrate fiscali di circa trecento milioni l’anno in seguito. E la depenalizzazione dei casi di evasione su cifre elevate, pur di invogliare i proprietari di grandi fortune ad alzare il velo sui loro fondi all’estero. L’AGENZIA delle Entrate e il governo sono nella fase finale di preparazione delle misure per il rientro dei capitali, ma non sarà uno scudo fiscale: non è prevista tutela dell’anonimato degli italiani che fino ad ora hanno nascosto i loro soldi in Svizzera. Formalmente non sarà neppure un condono, ma una sanzione (ridotta) dopo una «dichiarazione volontaria» di chi fino ad oggi ha tenuto dei fondi in un paese che tutela il segreto bancario. Di certo però, come le varie misure di scudo, anche questa è destinata a …

“L’egoismo del colosso tedesco”, di Andrea Bonanni

Il primo della classe finisce dietro la lavagna per eccesso di egoismo. In Europa può succedere anche questo. La Germania è stata messa sotto «inchiesta approfondita» da parte della Commissione europea per aver accumulato in modo continuativo un eccesso di surplus nella bilancia commerciale senza aver adeguatamente sviluppato la domanda interna. In altre parole: esporta troppo e soprattutto importa troppo poco dagli altri partner dell’Unione europea. CHE subiscono la sua concorrenza sui mercati esteri senza beneficiare per le proprie esportazioni di una corrispondente crescita del mercato tedesco. «Non possiamo essere messi sotto accusa per aver avuto successo», si lamenta il governo di Berlino che si sente oltraggiato. Ma in realtà non è la straordinaria performance dell’economia tedesca a finire sotto esame, quanto piuttosto l’egoismo della Germania che, comprimendo i consumi, non si presta, come potrebbe e dovrebbe, a fare da motore per le altre economie europee meno efficienti e meno competitive. Il terzo rapporto della Commissione di Bruxelles sugli squilibri macroeconomici ha compiuto così un salto di qualità sottile ma importante. Se fino ad ora …

“La colpevole assenza dei padri diventati incapaci di educare”, di Matteo Lancini

Docente Facoltà di Psicologia Milano-Bicocca I comportamenti delle adolescenti di Roma testimoniano in maniera evidente la «grande assenza» paterna. I dialoghi tra madre e figlia spingono a chiedersi dove fosse il padre, che funzione genitoriale svolgesse e perché non intervenisse. La crisi dell’autorità paterna, ormai sancita da decenni, apre importanti questioni. La ricontrattazione familiare ha avuto come esito una ridefinizione della figura materna, divenuta «acrobata» proprio per la straordinaria capacità di integrare funzioni tradizionali con più moderne competenze educative e professionali. Se possibile, per il padre la questione è più complessa. Da quando la crescita del bambino non avviene sotto la regia del modello educativo della colpa e della punizione somministrata per limitare il figlio nell’espressione di sé, il padre è alla ricerca di una nuova identità di ruolo. I papà talvolta si commuovono nell’incontro precoce con il figlio, prima davanti all’ecografia e dopo in sala parto. Si inginocchiano ad altezza di bambino per adorarlo e per giocare, lo adagiano nella carrozzina o nel seggiolino della bicicletta per una passeggiata metropolitana che dona felicità al …

“A trentacinque anni dalla legge gli aborti sono più che dimezzati”, di Mariella Gramaglia

Ha trentacinque anni. Quasi metà di una vita. Odiata, amata, combattuta, difesa, la legge 194 per l’interruzione di gravidanza, nella forma, è rimasta uguale a se stessa, ma nella sostanza? Dall’anno del rapimento di Aldo Moro e dell’elezione di Sandro Pertini al Quirinale a quello di Beppe Grillo e delle larghe intese, che tipo di acqua è passata sotto i ponti? Le donne italiane studiano di più, hanno una vita sociale e lavorativa più intensa e meno falsi pudori: da ragazze è facile che chiedano consiglio alla madre, da adulte al medico o all’amica più saggia. Un dato per tutti per dire quanto l’istruzione sia importante per usare bene la contraccezione e prevenire una gravidanza indesiderata: il tasso di abortività fra le laureate è del 6 per mille, fra le donne che hanno solo la licenza elementare del 20 per mille. Ma guardiamo più da vicino i numeri che compongono l’affresco generale. Prima di tutto si abortisce molto di meno. Nel 2012 abbiamo raggiunto il minimo storico: 105.968 interruzioni, meno 4,9% rispetto al 2011, meno …