Anno: 2013

“Quel volto deturpato bandiera delle donne”, di Michele Serra

Fortunati i trecento studenti di Parma che ieri hanno potuto vedere e ascoltare Lucia Annibali, sfregiata con l’acido lo scorso aprile per volontà di un ex fidanzato respinto, un uomo così violento e così vigliacco da prezzolare, per quell’orribile gesto, due sicari albanesi. Fortunati quei ragazzi perché il volto di Lucia, ricomposto giorno dopo giorno con una fatica, una dignità, una costanza, una sopportazione del dolore davvero femminili, sventolava in quell’aula come una bandiera. «Voglio ringraziare il mio volto ferito — ha detto Lucia — perché mi ha insegnato a credere in me stessa. A essere padrona di me, del mio corpo e dei miei sentimenti». Tra pochi giorni quel volto fronteggerà in tribunale il suo carnefice. Colui che lo voleva cancellare (perché non merita di esistere, per il maschio padrone, cioè che non gli appartiene) se lo vedrà di fronte. NON sappiamo se proverà rimorso o vergogna per il suo gesto atroce, tra l’altro mutuato di recente, qui da noi, da culture arcaiche e remote, una tortura importata sadicamente dallo spazio e dal tempo …

“Scatti, anche per il 2012 paga il fondo di istituto”, di Carlo Forte

Recupero del 2012 ai fini dei gradoni si farà. Una parte dei fondi necessari, 120 milioni, sarà attinta dai risparmi certificati dal ministero dell’economia, derivanti dal taglio di 135mila posti di lavoro nella scuola operato con l’articolo 64, del decreto legge 78/2010. La restante parte, circa 180 milioni di euro (secondo l’ufficio legislativo del senato ogni anno di ritardo vale un risparmio per l’erario di circa 300 milioni) sarà attinto dalle risorse destinate al finanziamento del fondo di istituto. É quanto emerso in un incontro che si è tenuto a viale Trastevere il 22 novembre scorso tra il ministro dell’istruzione, Maria Chiara Carrozza, e i vertici dei sindacati rappresentativi della scuola: Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda-Unams. Prima che i soldi arrivino in busta paga, però, sarà necessaria l’emanazione di un atto di indirizzo all’Aran da parte del governo. Dopo di che l’agenzia convocherà i sindacati e darà il via alle trattative. Infine, se le parti giungeranno ad un accordo, sarà stipulato un contratto che fisserà le condizioni per il ripristino del 2012 ai fini …

“Pensioni, Consulta in alto mare”, Nicola Mondelli

“Ancora nessuna decisione da parte dei giudici della Corte costituzionale sulla questione di costituzionalità, sollevata da un giudice del tribunale di Siena, in relazione all’articolo 24 del decreto legge 201/2011″. Il riferimento è al punto in cui viene fissato al 31 dicembre 2011, anziché al 31 agosto 2012, il termine entro il quale il personale della scuola doveva possedere i requisiti anagrafici e contributivi richiesti dalla normativa previgente l’entrata in vigore del predetto articolo 24, per accedere al trattamento pensionistico di anzianità (60 anni di età e 36 di contribuzione o 61 anni di età e 35 di contribuzione,oppure, indipendentemente dall’età, 40 anni di contribuzione) o di vecchiaia (65 anni per gli uomini e 61 per le donne unitamente a 20 anni di contribuzione). Nel corso dell’udienza tenutasi il 19 novembre, i giudici della Corte, dopo avere ascoltato gli avvocati del personale della scuola interessato, quelli dell’Avvocatura dello stato e avere ritenuto ammissibile la richiesta dell’Inps di intervenire nel giudizio costituzionale, si sono infatti solo riservati di decidere sulle eccezioni preliminari sollevate dalle parti e …

“Precari, la Ue non ci sta più Italia a rischio condanna”, di Franco Bastianini

Sul trattamento giuridico ed economico riservato dalle leggi italiane agli insegnanti e all’altro personale precario in servizio nelle scuole statali, l’Europa non ci sta più. La Commissione EU sembra infatti avere perso la pazienza nei confronti dell’Italia che, nei fatti, continua ad ignorare le richieste di adeguamento alle norme, contenute nella direttiva comunitaria 1999/70/CE e successive modificazioni, appunto in materia di trattamento giuridico ed economico degli insegnanti e del personale precario della scuola statale. Se entro sessanta giorni, si legge infatti in una nota della Commissione inviata nei giorni scorsi alle autorità italiane, l’Italia non avrà fornito risposte alle richieste di chiarimenti sulla discriminazione economica in atto tra il personale non di ruolo e quello di ruolo, questione già oggetto di procedure d’infrazione avviate nel 2010, nel 2012 e nel 2013, la Commissione si vedrà costretta a portare l’Italia davanti alla Corte di giustizia europea che, nel caso di una sentenza di condanna, potrebbe costare alla casse dello stato qualche decina di milioni di euro. Il pericolo non poteva lasciare indifferenti le organizzazioni sindacali che, …

“La seconda generazione”, di Claudio Sardo

Mancano due settimane al voto dell’8 dicembre, ma il Pd è già nelle mani della sua seconda generazione. Non è solo la competizione per la segreteria – Matteo Renzi, Gianni Cuperlo, Pippo Civati – a indicare l’avvenuto passaggio di testimone. Colpivano ieri le immagini dell’affollata platea dei delegati alla Convenzione di Roma: tanti volti nuovi, tanti giovani, la cadenza degli applausi che seguiva ritmi diversi dal passato. Colpiva soprattutto l’assenza della classe dirigente che ha guidato il centrosinistra in questi vent’anni. Di quel centinaio di fondatori, che a fine 2007 decise di sciogliere i partiti di provenienza per dare vita al Pd, ieri erano in prima fila soltanto Alfredo Reichlin e Dario Franceschini. Attorno a loro c’era forse qualche disorientamento, però si sentiva una forza vitale. Il ricambio generazionale è avvenuto. E ora è alla prova della politica e del potere. Deve parlare la lingua nuova del tempo nuovo. Deve affrontare la sfiducia e la paura del declino. Deve offrire una speranza di futuro e un’idea di Italia in Europa. Deve dimostrare che la sinistra …

“Luciano, quando tocca a te tocca a te”, di Roberta Maggio

Nelle parole di Ligabue ci ho letto solo la rabbia e il dispiacere per “tutta questa bellezza senza navigatore”Che poi, secondo me, lui non è nemmeno contento. Che il giorno in cui si presentava il suo nuovo disco (si dice ancora disco?) la frase che è rimbalzata di più sui giornali è che non voterà alle primarie del Pd. E che un minuto dopo molti lo abbiano tirato per il gilet per attaccagli spillette. Lui che non ha mai fatto mistero delle sue posizioni politiche, ma che ha sempre detto che i cantanti devono fare i cantanti e che noi non dobbiamo dare troppa importanza alle canzoni. Che non dobbiamo badare al cantante, insomma. Che poi, secondo me, non è nemmeno vero. No, non che non voterà alle primarie o che è deluso dal PD o dalla politica. Perché non potrebbe esserlo? Penso sia normale soprattutto in un momento difficile come questo provare disaffezione, sconforto, indignazione. Quello che non credo è che lo sfinimento a cui dà voce questo disco non sia un punto di …

“Fisica o sessuale: una donna su tre ha subito violenza”, di Carlo Buttaroni

Provate a immaginare un mondo cupo, dove il terrore non è qualcosa d’improvviso e occasionale ma ripetitivo, costante, ossessivo. Immaginate di vivere l’incubo di una violenza che non viene da «fuori», ma nasce e si consuma all’interno dei luoghi più familiari e rassicuranti. E spesso ha un volto noto, consueto, abituale. Immaginate una violenza che esplode senza preavviso, senza ragione. Provate a pensare cosa vuol dire avere costantemente paura, vivere una crescente in- sicurezza che si trasforma in ansia. E immaginate di perdere l’autostima, il senso della realtà, la capacità di definire quello che succede e dargli un significato. Provate a immaginare l’angoscia di un’esistenza parallela, opaca al mondo esterno; di provare vergogna per gli abusi subiti e custodire il segreto di violenze indicibili, perché il racconto può non essere creduto, oppure minimizzato e banalizzato proprio da quelle persone che dovrebbero rappresentare la vostra rete di protezione. Provate a vivere il senso d’impotenza, la depressione, la tachicardia, l’insonnia. E provate ad ascoltare il silenzio interno, l’ansia costante che si annida progressivamente nell’anima fino a diventare …