Anno: 2013

“Legge di Stabilità, il Senato approva la fiducia”, da corriere.it

Via libera dell’aula del Senato alla fiducia posta dal governo sul maxiemendamento sostitutivo della legge di Stabilità. I sì sono stati 171, i no 135. Mercoledì alle 9.30 nuova seduta dell’aula per la votazione della nota di variazioni al bilancio e la votazione finale del ddl Bilancio. A seguire, la decadenza su Silvio Berlusconi. I PROVVEDIMENTI – Dal reddito minimo garantito agli interventi sulle pensioni d’oro. Dagli sconti per l’Imu sui beni strumentali per le imprese alle detrazioni sulla prima casa. Fino alle cartelle esattoriali di Equitalia senza interessi. Le misure inserite nel maxiemendamento che riscrive la legge di Stabilitá, recepiscono le novitá annunciate nel corso della giornata dal Governo e dai relatori. Restano fuori alcune voci rilevanti, come l’indicizzazione delle pensioni, su cui c’è l’impegno ad intervenire alla Camera. Via libera alla Legge di Stabilità: dal reddito minimo alla Iuc[an error occurred while processing this directive] LA DICHIARAZIONE – Il governo resta comunque «consapevole» che «ben più robusti interventi sarebbero stati necessari» nella legge di Stabilitá, afferma il viceministro dell’Economia, Stefano Fassina, nella replica …

“Conservatori o licei? L’equivoco funesto”, di Giordano Montecchi

“Santa Cecilia Vergine e martire”. Così abbiamo letto sul calendario di qualche giorno fa. Dunque, secondo tradizione, la festa della musica. Ma stando a quel che accade, più che una festa sembra un funerale. Di articoli lagnosi sulla musica in Italia ne abbiamo pubblicati una collezione in questi ultimi anni, né questo sarà l’ultimo. Eppure a ogni tornata nuovi guasti si sommano ai vecchi, irrisolti, così che lo scenario si intorbida sempre più, e chi queste cose le legge sui giornali ci capisce sempre meno. Ne deriva un pesantissimo effetto collaterale, una sorta di character assassination che scredita via via un mondo musicale impastato più di vizi che di virtù, e spiana la strada alle scatologie brunettiane del «culturame parassitario» e delle «élites di m…». Risultato? La musica tenuta in vita dai soldi dei contribuenti, come teatri d’opera, conservatori di musica, eccetera, appare ormai come una lussuosa e inutile propaggine di quel Moloch antidiluviano che per noi italiani è la pubblica amministrazione, che divora risorse e sforna disastri. Certo: parassitismo, inefficienza e spreco regnano tuttora, …

“Ora si volti pagina”, di Claudio Sardo

Il passaggio all’opposizione di Forza Italia era annunciato. Ma a nessuno sfugge che la rottura politica di ieri e il voto odierno sulla decadenza di Berlusconi chiudono un capitolo della storia repubblicana. I toni apocalittici del Cavaliere sono una prova della fine del ventennio, che supinamente abbiamo chiamato seconda Repubblica. Mentre gli argomenti usati per contestare la legge di Stabilità appaiono soltanto come le armi improprie della guerra dichiarata contro le istituzioni: il consen- so della destra scagliato contro la legittimità di una condanna passata in giudicato, la legittimazione elettorale contro lo Stato di diritto. Nessun leader di uno Stato occidentale, che ha ricoperto ruoli primari di governo, si è mai spinto fino ad un atto così estremo, così eversivo: chiamare la piazza contro una sentenza, opporsi non solo a un governo o a una maggioranza bensì ai principi fondativi dell’ordinamento. Anche questo è il prodotto dell’anomalia della cosiddetta seconda Repubblica, fondata su partiti personali: ma ciò aggrava la difficoltà di oggi. L’edificio democratico da preservare e ristrutturare ha subìto nel tempo colpi molto forti. …

“Così si spezza la doppia anima del Cavaliere”, di Luigi La Spina

Anche l’epilogo dell’esperienza, se non politica, almeno parlamentare di Berlusconi conferma che, in questi vent’anni, l’Italia ha visto sulla scena pubblica non uno, ma due Berlusconi. Da una parte, l’uomo di Stato che dialoga con i potenti del mondo come rappresentante e interprete del moderno conservatore europeo. Dall’altra, il rivoluzionario di centro, disinvolto contestatore dei riti e dei miti istituzionali, in nome di un rapporto empatico e diretto con i consensi non tanto dei suoi elettori, quanto dei suoi fan. Un doppio registro che, alternato con una sapiente regia mediatica, gli ha consentito, finora, di tenere insieme le due platee alle quali si è rivolto, quella tradizionale del moderatismo italiano orfano della dc e quella del ribellismo anarco-conservatore, insofferente alle regole di uno Stato considerato sempre come un avversario. Un nemico che non si può abbattere, ma a cui è legittimo sfuggire con ogni mezzo. Così, questi giorni di vigilia di quella decadenza parlamentare che, stasera, dovrebbe seguire alla sua definitiva condanna penale, hanno manifestato con estrema chiarezza quel modello binario della sua condotta tipico …

“La lunga marcia in un vicolo cieco”, di Piero Ignazi

Come poteva il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi convivere con i suoi “carnefici”? Naturale, scontato, ovvio che sbatta la porta e se ne vada. Per andare dove non è chiaro. A raggiungere Beppe Grillo in una forsennata cavalcata anti-europea e populista per sfasciare tutto e portare a casa qualche eurodeputato alle prossime elezioni per il Parlamento di Strasburgo? A rinvigorire il sopito e mai dimenticato furore “anti-comunista”, nonostante l’ingresso in scena di Renzi e di tutta una nuova generazione “post”? A rilanciare il fantasma della cosiddetta rivoluzione liberale, araba fenice di cui si sono perse le tracce fin dall’estate del 1994? A bombardare quotidianamente il governo Letta e i traditori alfaniani, l’altro giorno blanditi come compagni che sbagliano ma da ritrovare al momento della battaglia finale, e ora additati al disprezzo dei seguaci duri e puri del Cavaliere? Qualunque sia la scelta strategica di Berlusconi, il vicolo è cieco. Da una parte c’è il muro invalicabile del grillismo, mille volte più efficace, penetrante e “nuovo” rispetto alla malinconica riedizione di Forza Italia, puro atto …

“Senza coraggio l’Italia frana”, di Enrico Rossi

Supertifoni, cicloni fuori stagione, bombe d’acqua sempre più frequenti, troppe alluvioni e un diluvio di frane. Ma la cosa eccezionale – diceva bene Luca Landò domenica su l’Unità – è che di fronte al ripetersi di queste tragedie si continui a far finta di nulla. Si continua a costruire nelle zone a rischio, a tombare fossi e torrenti, ad abbandonare la manutenzione del bosco e del reticolo idraulico minore, a non fare interventi di prevenzione. Si interviene a stento sulle emergenze ma non si riesce a realizzare un vero piano nazionale di prevenzione per mettere in sicurezza il territorio. Ma ancor prima di un piano di investimenti occorre cambiare radicalmente cultura e regole del governo del territorio per non ripetere più gli errori del passato. Ne parlai anche con il precedente governo, ma senza ottenere alcuna risposta. Fatto sta che si continua a spendere, quando va bene, solo per riparare i danni. Per le tre alluvioni del 2011-2012 noi stiamo spendendo 250 milioni. Siamo costretti a farlo, ma sappiamo bene che per ogni euro speso …

“Il governo percorre una via stretta”, di Paolo Baroni

E anche la Trise alla fine va in soffitta. Con l’emendamento annunciato ieri in Senato finisce la girandola delle nuove tasse su casa e dintorni che tanto hanno inquietato i contribuenti, e fatto urlare il partito del giù-le-tasse, e che fino ad ora non avevano però mai visto la luce. L’ultima arrivata, quella definitiva, salvo sorprese dell’ultima ora, si chiamerà Iuc, ovvero «Imposta comunale unica». E come le precedenti avrà una componente patrimoniale, l’equivalente per intenderci della vecchia Imu (che però, come sappiamo, non si paga più sulle prime case se non quelle di lusso); quindi incorporerà la tassa sullo smaltimento dei rifiuti (Tari) e quella sui servizi indivisibili (la Tasi). La novità qual è, allora? Che rispetto alla Trise la «Iuc» non sarà così «cattiva» come ipotizzato in un primo momento dai tecnici del Tesoro. Perché, e questo è il dato nuovo emerso ieri, dopo l’ennesima giornata di batti e ribatti governo-maggioranza, le compensazioni destinate ai Comuni verranno aumentate del 50% passando da un miliardo di euro a un miliardo e mezzo. E quindi …