Anno: 2013

Chioscopoli, Pd “Premiata la correttezza dei nostri amministratori”

Dichiarazione dei parlamentari Baruffi, Galli, Ghizzoni, Patiarca, Pini, Richetti e Vaccari. Soddisfazione per la sentenza di assoluzione di Stefano Bonaccini e Antonino Marino viene espressa dai parlamentari modenesi del Pd Davide Baruffi, Carlo Galli, Manuela Ghizzoni, Edoardo Patriarca, Giuditta Pini, Matteo Richetti e Stefano Vaccari. Ecco la loro dichiarazione congiunta: «Noi non abbiamo mai avuto dubbi sull’assoluta correttezza dei nostri amministratori, ma, finalmente, con la sentenza odierna, si fa chiarezza su quanto accaduto e si toglie un’ombra che gravava, da troppo tempo, sull’operato svolto in qualità di assessori da Stefano Bonaccini e Antonino Marino. La formula utilizzata dal giudice nel decretare l’assoluzione dei nostri amministratori spazza via ogni possibile dubbio residuo: insussistenza del fatto. Nella procedura di assegnazione del chiosco al Parco Ferrari, quindi, non c’è mai stato reato: non sono stati commessi illeciti e la normativa in vigore è stata seguita con rigore e applicata senza discriminazioni. Noi eravamo certi che la vicenda si sarebbe chiusa in questo modo. Da sempre, come partito, esprimiamo assoluta fiducia nell’operato della magistratura. Hanno fatto bene, quindi, Bonaccini …

Disoccupazione record fra i giovani

Ennesimo allarme dall’Istat: nel mese di ottobre il tasso di disoccupazione si conferma al 12,5% e tra i giovani (15-24 anni) tocca il nuovo record assoluto pari al 41,2%. “Ancora in crescita il tasso di disoccupazione ed in modo preoccupante il tasso degli scoraggiati nella ricerca di lavoro. I dati rilevano una maggiore fragilità e disagio tra i giovani e i lavoratori precari. Questo in uno momento in cui la media europea invece vede una inversione di tendenza con un calo della percentuale di disoccupati. Ancora una volta l’Italia è quindi in ritardo, ma con alcuni accorgimenti possiamo recuperare in tempi brevi: un maggiore investimento nella rete dei servizi di welfare che crei occupazione o che la faccia emergere dal lavoro nero con adeguati incentivi, accelerazione nei pagamenti dei debiti delle PA, avvio di meccanismi di flessibilità in uscita dal mondo del lavoro per accelerare stabilizzazioni e turn over in grado di occupare energie fresche e competenti. Ma dare anche certezze per gli esodati già salvaguardati (nemmeno la metà ha ricevuto la comunicazione formale) e …

Sardegna, allarme cemento Il Fai: “Dopo l’alluvione ripartiamo dalla bellezza”, di Giovanni Valentini

Bellezza, agricoltura, artigianato, tecnologie, turismo. E quindi, occupazione. Le sei frecce che campeggiano sulla locandina del convegno nazionale “Sardegna domani!”, organizzato a Cagliari dal Fondo ambiente italiano, avvicinano graficamente l’isola al Continente e rappresentano la metafora di «un patrimonio ambientale da assumere — secondo l’auspicio d’apertura di Maria Grazia Piras, presidente regionale del Fai — come paradigma di uno sviluppo sostenibile». All’indomani del cataclisma che ha colpito la Sardegna, per una coincidenza che risulta tanto fortuita quanto tempestiva, questo incontro con la società civile segna un momento comune di riflessione, e soprattutto di svolta, per il futuro di questa terra “bella e dannata”. Con una certa dose di preveggenza, è stata la presidente onoraria Giulia Maria Mozzoni Crespi a volerlo con tutta la sua determinazione. E il “parterre” di ospiti ed esperti, insieme a una larga partecipazione di pubblico che ha gremito il Teatro Massimo, ha decretato il successo di un’iniziativa che punta ad alimentare un impegno collettivo di rinascita e di riscatto: tanto da produrre al termine una “Carta di Cagliari” per la messa …

“Il papà gira in Ferrari, ma per l’università è povera”, di Massimo Lugli

La studentessa col papà che gira in Ferrari ma dichiara 19mila euro di reddito lordo. La ragazza che “dimentica” un tesoretto familiare da 600mila euro e ne denuncia appena 14 mila all’anno. La laureanda con villa e piscina annessa (tra l’altro: non risultava neanche al catasto) che si fa passare per indigente e presenta una dichiarazione da circa 5mila euro. Sono soltanto i casi più eclatanti ma la bugia, tra gli universitari romani, sembra diventata la regola. Tutti a mentire, nascondere, ridimensionare proprietà e conti in banca per accaparrarsi borse di studio, alloggi, mensa e trasporti gratuiti o facilitati e altre agevolazioni. Furbetti di oggi che rischiano di diventare i grandi evasori di domani. Un malcostume purtroppo dilagante, stando ai controlli delle Fiamme Gialle in collaborazione con gli atenei romani e la regione Lazio. I dati sono sconcertanti: il 62 per cento delle autocertificazioni Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) sono bugiarde. Qualcuno si è aggiudicato un taglio della retta fino a 1.700 euro, qualcun altro una borsa di studio di 26mila euro. Falsi poveri …

La lettera delle Donne del Pd ai candidati alle primarie

Le coordinatrici regionali e delle grandi città delle donne Partito Democratico con la coordinatrice nazionale, Roberta Agostini, scrivono ai tre candidati alla Segreteria Nazionale per promuovere una discussione su temi importanti durante l’ultima fase della campagna congressuale e per chiedere alcuni impegni. Le donne del Pd vogliono che “l’aumento del tasso di occupazione femminile, il rilancio di politiche per l’infanzia, per la non autosufficienza, per il sostegno alla maternità e contro la povertà siano priorità del Pd e del governo che sosteniamo perché sono politiche che non servono solo alle donne, ma rappresentano un passo avanti verso una nuova crescita democratica”. Inoltre, “il tema dei diritti è sempre più centrale in una moderna società civile. Per questo – continuano – è necessario dare piena attuazione alla legge 194, cambiare la legge 40, rilanciare politiche pubbliche contro la violenza ed il femminicidio, affermare l’universalità dei diritti delle donne come diritti umani, a partire da quelli delle migranti”. Le Democratiche pongono ai candidati alla segreteria questi temi convinte che senza un’assunzione del punto di vista delle donne …

«Grazie ai nuovi interventi aiutiamo 400mila poveri», di Bianca Di Giovanni

C’è chi avverte che non si può parlare di reddito minimo, chi sottolinea che si tratta della vecchia social card targata Tremonti-Sacconi (in realtà già superata dal governo Monti con una misura completamente ristrutturata di inclusione sociale). Come stanno davvero le cose sul welfare nell’ultima versione della legge di Stabilità? Lo chiediamo a Maria Cecilia Guerra, sottosegretario al lavoro con delega alle politiche sociali. Sacconi attacca dicendo che non si tratta di reddito minimo, quindi nessuna novità. «Qui ci stiamo perdendo sulle definizioni, dimenticando la sostanza. Posso dire che con l’emendamento Pd inserito in Senato le risorse per la lotta alla povertà nel 2014 sfiorano i 500 milioni. Grazie a questo possiamo essere sicuri che entro la fine dell’ anno prossimo avremo a disposizione una misura di contrasto alla povertà su tutto il territorio nazionale. Un passo avanti rispetto alle sperimentazioni avviate finora, relative alle 12 città con oltre 250mila abitanti e alle 8 Regioni del Sud. Il prossimo obiettivo sarà estendere la misura anche agli anni successivi». A chi si rivolge l’intervento? «Con la …

“Povera scienza”, di Giulio Azzolini

«I problemi che affliggono la ricerca scientifica in Italia sono complessi. Faccia caso a quanto è marginale il dibattito scientifico nel nostro discorso pubblico, pensi alla sua subordinazione nei confronti della cultura umanistica e, soprattutto, tenga conto della cronica mancanza di fondi». Vincenzo Balzani, professore emerito all’Università di Bologna e chimico apprezzato in tutto il mondo per le ricerche sul fotochimico inorganico, guarda in prospettiva alle polemiche che negli ultimi giorni hanno acceso la comunità scientifica italiana. A scatenarle il Consiglio dei ministri di giovedì scorso con l’approvazione in via preliminare di una legge contraria alla sperimentazione animale. Ieri, su queste pagine, la neosenatrice a vita Elena Cattaneo si rivolgeva direttamente a Napolitano e a Letta, paventando il rischio capitale che quella norma rappresenterebbe per lo sviluppo della ricerca biomedica. Professore, cosa pensa della legge 96? «Non è il mio campo, ma mi sembrerebbe ragionevole tornare alla posizione stabilita nella normativa europea, che è meno restrittiva della legge approvata dal Parlamento italiano». Ritiene che questo caso sia emblematico per giudicare grave la condizione della ricerca …