Anno: 2013

“I Bronzi tornano a casa ma la nuova battaglia è sulla trasferta per l’Expo”, di Maria Novella De Luca

Blindati e scortati, protetti e nascosti, da ieri notte gli eroi sono tornati a casa. Ancora distesi, convalescenti speciali, i Bronzi di Riace, forse dei, forse guerrieri, sicuramente di una bellezza sovrumana, dopo il restauro e l’esilio sono riapprodati al museo archeologico di Reggio Calabria, in una grande sala che guarda il mare dello stretto di Messina. Tra pochi giorni le due enigmatiche statue, ritrovate nel 1972 davanti alle coste joniche da un sub dilettante, saranno finalmente rimesse in piedi e appoggiate su due speciali pedane antisismiche che le proteggeranno da ogni urto e da ogni vibrazione. Ma soprattutto saranno esposte (finalmente) in un museo restaurato e non più fatiscente, in una sala climatizzata e depurata, perché l’impatto con il «mondo» non alteri il loro delicatissimo equilibrio. E nel giro di due settimane i due Bronzi, statue di epoca greca, intorno al V a. C, e intorno alla cui identità continua il dibattito in tutto il mondo, saranno di nuovo esposti al pubblico. Ma per adesso i guerrieri di Riace, uno più vecchio, uno più …

“L’albero della libertà”, di Walter Veltroni

Ora che Nelson Mandela se n’è andato, dopo una lunga travagliata agonia, sembra quasi impossibile che non ci sia più. In Sud Africa lo chiamavano «padre». A me ha sempre fatto venire in mente un albero, uno di quei grandi alberi africani enormi, solidi pieni di radici e di rami. A quell’albero un popolo intero si è aggrappato. A quell’albero il mondo intero ha guardato con ammirazione. Non è stato sempre così, ci sono stati decenni in cui l’apartheid regnava incontrastato, in cui Nelson era «soltanto» il detenuto numero 46664. Chiuso dentro una cella di pochi metri quadrati, sottoposto ad un controllo feroce, a terribili pressioni e violenze ha saputo cambiare le cose. Mandela è davvero un simbolo. La storia ha voluto che la sua liberazione abbia seguito di poco la caduta del muro di Berlino: un secolo che ave- va conosciuto due guerre mondiali, l’orrore dei campi di sterminio si concludeva con due eventi simbolici di riconquista della libertà. L’INCONTRO Ho conosciuto e incontrato Mandela diverse volte, occasioni ufficiali che hanno ben presto lasciato …

“Il mondo: grazie Madiba”, di Pietro Veronese

I leader del Mondo rendono omaggio alla figura di Nelson Mandela. Funerali il 15 dicembre nel villaggio natale di Qunu. l mondo intero lo ha saputo nel giro di minuti, la notizia è corsa ai quattro angoli del globo in pochi attimi e adesso le note che furono un inno religioso e poi la colonna sonora del rinato orgoglio sudafricano sono diventate un canto funebre. Nelson Mandela è morto e nelle chiese, nelle piazze, nelle scuole di ogni ordine e grado e sui luoghi di lavoro, ovunque attraverso il Paese la gente si riunisce e intona Nkosi Sikelel’iAfrika, lo struggente inno nazionale “Dio benedica l’Africa”, con un tempo rallentato, come si addice al lutto. Era un giorno lungamente atteso, poteva succedere in qualunque momento dall’8 di giugno, quando in piena notte l’anziano Madiba era stato trasportato d’urgenza in ospedale. Le sue condizioni erano state definite «gravi» e poi, settimane dopo, «critiche ». Ma adesso che è accaduto lo sgomento non è per questo minore. Da Johannesburg a Pretoria, le persone si fermano per strada, si …

“Quota 96”. Presentati emendamenti a Stabilità, tetto massimo 4mila pensionamenti. Pubblichiamo testo integrale relazione Ragioneria dello Stato, da orizzontescuola.it

Continua la battaglia dei comitati “Quota96” che hanno trovato nelle Parlamentari Ghizzoni e Incerti due instancabili punti di riferimento. Dopo la bocciatura da parte della Ragioneria dello Stato alla richiesta di copertura finanziaria, l’XI Commissione presenta degli emendamenti alla Legge di Stabiltà che tengono conto dei rilievi fatti nella relazione. Innanzitutto pubblichiamo il testo integrale, giunto ieri in nostro possesso, della relazione della RdS che ha ritenuto non accoglibili le richieste di finanziamento per mandare in pensione il personale della scuola che nel passaggio alla riforma Fornero non si è visto convalidare la maturazione del servizio secondo il calendario scolastico. Scarica il testo Tra le obiezioni, la contestazione dei numeri degli aspiranti pensionandi, che secondo l’XI Commissione sarebbero in 4mila. Cifra che non ha convinto la Ragioneria dello Stato, che ritiene impossibile una finssazione di un limite massimo di beneficiari. Vedi qui i particolari Per ovviare a questo problema, l’emendamento presentato dall’XI commissione, fissa in limite massimo di 4.000 soggetti e di 35 milioni di euro per l’anno 2014, di 106 milioni di euro per …

“Ripiombati nei primi anni Novanta”, di Mario Lavia

Di ripiombare ai primi anni Novanta l’Italia non aveva certo bisogno. Fino a tre giorni fa l’analogia stava nella catastrofica situazione economica. Da mercoledì sera la somiglianza sta anche nella crisi politico-istituzionale. Ci risulta che da importanti ambienti economico-finanziari, soprattutto inglesi e statunitensi, si siano levate ieri domande inquietanti sulla affidabilità delle nostre istituzioni. Davanti a un parlamento politicamente in crisi (e va sottolineato “politicamente”, contro le teorie sfasciste di Grillo e Santanchè), viene chiesto se le leggi passate, presenti e future abbiano efficacia, ci si interroga sulla tenuta delle nostre istituzioni, sulla capacità dei nostri leader e ministri, sulla validità del governo italiano. Stando così le cose non si possono escludere pesanti attacchi alla nostra economia. Vedremo che farà lo spread. Allarmismo? Per niente. Ieri Napolitano è giustamente intervenuto per cercare di smontare la polemica sulla delegittimazione del parlamento. E però stavolta – come dire – abbiamo la spiacevole sensazione che non sia riuscito a placare gli animi. Ha chiesto, il Presidente, modifiche costituzionali per ridurre i parlamentari e superare il bicameralismo perfetto. Come …

“Microcredito e anziani adottati. Le nuove idee-casa degli studenti”, di Elena Tebano

Non ne poteva più delle lunga processione di case con la muffa sui muri, mobili scalcinati e impianti fuori norma in cui ha passato gli anni dell’università. Cosi Davide De Santis, barese di 28 anni trapiantato in Emilia Romagna, ha deciso di fare qualcosa. A settembre, negli stessi giorni in cui si laureava in Scienze politiche, ha inaugurato i suoi 29 posti letto nel centro di Bologna. «Ho fondato una cooperativa che gestisce 8 appartamenti per studenti. Offriamo condizioni migliori e prezzi più bassi del mercato, 330 euro massimo per chi sta in singola, 200 per chi sceglie la doppia». De Santis e i suoi due soci fanno contratti lunghi con i proprietari delle case, le arredano e le affittano per 12 mesi alla volta agli studenti — il tutto finanziato grazie a 20 mila euro ottenuti con il microcredito. «Non mi aspettavo un inizio così di successo», ammette. Ma stanze a buon mercato di questi tempi sono merce rara. Quando si parla dei costi dell’università quasi sempre la polemica è sulle tasse. La vera …