“I Bronzi tornano a casa ma la nuova battaglia è sulla trasferta per l’Expo”, di Maria Novella De Luca
Blindati e scortati, protetti e nascosti, da ieri notte gli eroi sono tornati a casa. Ancora distesi, convalescenti speciali, i Bronzi di Riace, forse dei, forse guerrieri, sicuramente di una bellezza sovrumana, dopo il restauro e l’esilio sono riapprodati al museo archeologico di Reggio Calabria, in una grande sala che guarda il mare dello stretto di Messina. Tra pochi giorni le due enigmatiche statue, ritrovate nel 1972 davanti alle coste joniche da un sub dilettante, saranno finalmente rimesse in piedi e appoggiate su due speciali pedane antisismiche che le proteggeranno da ogni urto e da ogni vibrazione. Ma soprattutto saranno esposte (finalmente) in un museo restaurato e non più fatiscente, in una sala climatizzata e depurata, perché l’impatto con il «mondo» non alteri il loro delicatissimo equilibrio. E nel giro di due settimane i due Bronzi, statue di epoca greca, intorno al V a. C, e intorno alla cui identità continua il dibattito in tutto il mondo, saranno di nuovo esposti al pubblico. Ma per adesso i guerrieri di Riace, uno più vecchio, uno più …