Anno: 2013

“L’antisemitismo tra i Forconi”, di Tobia Zevi

Di fronte alle dichiarazioni antisemite poi smentite di Andrea Zunino, portavoce dei Forconi, bene ha fatto Renzo Gattegna, presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, a esprimere la sua ferma condanna. Perché da una parte non possiamo abbassare la guardia. Dobbiamo vigilare, denunciare, ammonire. A cominciare da quelle parole, come ha detto Gattegna, ispirate «dai più violenti e biechi stereotipi antisemiti», che offendono «non soltanto la memoria di milioni di individui che in nome dell’ ideologia nazista trovarono la morte tra le più atroci sofferenze ma soprattutto l’intelligenza, la coscienza democratica e la maturità di quella popolazione italiana le cui istanze ci si propone di rappresentare, evidentemente in modo inadeguato, nella strade e nelle piazze di tutto il paese». Dall’altra parte, dobbiamo evitare che queste esternazioni facciano il gioco di sedicenti leader, inquinando e sporcando le ragioni di un movimento di protesta che, pur tra mille contraddizioni, esprime un disagio crescente in tutta la società italiana. Il sentiero è assai stretto. Non possiamo permetterci di banalizzare, derubricando a sciocchezze affermazioni di una gravità inaudita (come quando …

“Sconti Rc auto e aiuti alle imprese Partita Iva obbligatoria per i giganti web”, di

Sconti sulle tariffe assicurative per la Rc auto in media del 7%, riduzione delle bollette energetiche soprattutto per imprese e consumatori per 800 milioni, detrazioni al 19 per cento per chi acquista libri (scolastici, ma anche saggi e romanzi). Spinta alla internazionalizzazione delle imprese: con il raddoppio dei fondi per l’Ice, certificati in lingua inglese e orario lungo per gli uffici doganali. Bonus per ricerca e sviluppo. Il piano “Destinazione Italia” varato ieri dal Consiglio dei ministri prova ad agganciare la ripresa economica. Intanto la Commissione bilancio della Camera ha approvato l’emendamento Pd sulla cosiddetta web tax: servizi e prodotti online di multinazionali del web, come ad esempio Google, potranno essere acquistati, nel nostro Paese, solo «da soggetti titolari di una partita iva italiana». Il governo si è rimesso all’aula. La disposizione si applica anche nel caso in cui l’operazione di compravendita sia stata effettuata mediante centri media, operatori terzi e soggetti inserzionisti. Tornando alla Rc auto, che secondo dati di Federconsumatori-Adsusbef, è rincarata negli ultimi 18 anni del 245% – gli sconti sono condizionati …

Sparisce la distinzione tra figli «legittimi» e «naturali», di Osvaldo Sabato

Una vera e propria rivoluzione che cancella dalle norme italiane la distinzione fra figli legittimi e naturali. Con l’approvazione di ieri del Consiglio dei Ministri del decreto legislativo di revisione delle disposizioni in materia di filiazioni, come ha spiegato il premier Enrico Letta viene «tolto dal codice civile qualunque aggettivazione alla parola figli: da adesso in poi saranno tutti figli e basta». In altri termini da ora in poi nella nostra legislazione non ci sarà più nessuna discriminazione fra i figli nati dentro e fuori il matrimonio. I piccoli delle coppie civilmente sposate avranno, quindi, gli stessi diritti delle coppie di fatto. Anche quelli adottati. Il testo del decreto legislativo, predisposto nell’ambito della Commissione istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, guidata dal professore Cesare Massimo Bianca, prevede il principio dell’unicità dello stato di figlio e la conseguente eliminazione di ogni forma di discriminazioni fra i differenti status e il provvedimento garantisce la completa uguaglianza giuridica in materia civilistica e penale, rispettando così l’articolo 30 della Costituzione. Il tutto al fine di garantire «la …

“Non sempre i giovani sono meglio dei vecchi”, di Giovanni Valentini

Con l’avvento di Renzi e di Grillo, ormai la politica italiana ha cambiato età. È diventata più giovane e anche più femminile. E a parità di competenze e di capacità, non c’è dubbio che sia un bene: l’anagrafe non assicura efficienza, energia, onestà, ma certamente favorisce il ricambio generazionale e il rinnovamento. È anche una questione di linguaggio, cioè di comunicazione. A cominciare proprio dal modo di ragionare, di parlare e perfino di vestire. La maggiore presenza femminile nel ceto politico aggiunge poi un quid di sensibilità e di concretezza che non può che alimentare un confronto più civile. Quello che però non giova è un certo giovanilismo di maniera, come se l’età fosse di per sé una garanzia assoluta. Né tantomeno giova la propaganda anti-gerontocratica che a volte si rischia di sconfinare nella persecuzione dei più adulti. C’è, alla base, una sorta di rimozione iconoclasta delle conoscenze e delle esperienze: quasi una damnatio memoriae simile a quella che il Diritto romano comminava ai nemici, attraverso la cancellazione della memoria di un individuo e l’eliminazione …

«Fondi Ue, speso tutto e anche di più», di Francesco Dondi

«Era metà ottobre e l’emissario della Regione tornò a Bologna con un report piuttosto allarmistico: i fondi di solidarietà, assegnati dalla Comunità Europea, rischiavano di non essere spesi tutti. I 563 milioni, infatti, venivano rendicontati troppo a rilento a causa della burocrazia e del sottodimensionamento degli uffici comunali. In quell’istante, Bologna ha deciso di cambiare marcia, anticipando i soldi ai municipi per velocizzare i pagamenti alle imprese impegnate nei cantieri e autorizzando un surplus di interventi per garantirsi un margine di errore. Due mosse che hanno invertito le sorti del più importante finanziamento europeo mai elargito. La Regione ha vinto la propria scommessa, riconsegnando un pizzico di credibilità in più all’Italia dopo lo scandalo de L’Aquila e garantendo un Natale migliore a tutte quelle imprese che hanno lavorato nell’ultimo anno sulle strutture pubbliche. I 563 milioni, infatti, sono già stati saldati o comunque lo dovranno essere entro il 19 dicembre, ma alla fine il piano ha messo in pagamento 650 milioni. «È un margine cuscinetto che ci permetterà di non bruciare nessuna risorsa europea anche …

“Quelli che bruciano i libri”, di Luigi Manconi

Ci salveranno i poeti? Il dubbio è ricorrente nella storia della cultura, ma proprio per il paradosso che richiama (la fragilità della poesia/l’enormità del mondo) finisce con l’attraversare anche la vicenda sociale e politica dei nostri giorni. La conferma più inequivocabile viene dal fatto che oggi, in Europa, c’è chi brucia i libri dei poeti e che, a gettare l’allarme, siano proprio due poeti. È successo appena qualche giorno fa, quando Edith Bruck e Nelo Risi mi hanno scritto per raccontare quanto segue. Miklós Radnóti, uno dei più grandi poeti ungheresi del ’900, fu ucciso il 10 novembre del 1944 mentre, insieme ad altri 3000 prigionieri, veniva ricondotto in Ungheria dalla Serbia. Nato da una famiglia ebrea a Budapest, dopo gli studi in filosofia si era dedicato alla poesia, collocandosi fra i principali esponenti di una corrente letteraria di ispirazione popolare, formatasi in Ungheria negli anni 30. Dopo la morte, il suo corpo fu gettato in una fossa comune vicino al villaggio di Abda, nei pressi di Gyor. Qualche tempo dopo, tra i brandelli della …

“I ribelli senza leader”, di Paolo Griseri

Senza leader e senza richieste. Il nuovo movimento dei forconi è forte perché finora nessuno è stato in grado di definirlo. Sfugge, scappa dai cappelli della politica e dalle definizioni dei mass media. Molto più bravo a dissimularsi della Pantera studentesca del’90. È certamente un contenitore di rabbia, «l’effetto del colpo di rinculo del ceto medio», come spiega il presidente del Censis, Giuseppe De Rita. «La polverizzazione del Novecento», sintetizza il sociologo Marco Revelli. In ogni caso, la presa d’atto che d’ora in poi dormire sonni tranquilli sarà un lusso riservato all’élite. Se si dovesse trovare una storia simbolo per definire quanto sta accadendo nelle città italiane, quella di Alessio M. avrebbe buone possibilità di diventarlo. Lunedì mattina Alessio ha fatto la sua parte in quella specie di assalto al Palazzo d’Inverno che è stato lo scontro di fronte alla sede della Regione Piemonte a Torino. Era nel gruppo che ha fatto rifornimento di mattoni in un vicino cantiere prima di scagliarli con forza contro gli agenti protetti dai caschi. E’ stato arrestato. Ieri ha …