Anno: 2013

Renzi sfida Grillo: «Restituzione dei rimborsi? Ci stiamo, ma tu Beppe firma su riforme», da unita.it

L’Assemblea nazionale incorona il nuovo segretario: «Restiamo ribelli. E’ l’ultimo appello per cambiare il Paese. Unioni civili per gay nel patto, che piaccia o no a Giovanardi». Poi la sfida al leader M5S: «Firma qui, caro Beppe, se non ci stai l’espressione buffone vale per te». L’hashtag «Beppefirmaqua» vola su Twitter. Stretta di mano tra Renzi e D’Alema. Letta: «A gennaio il piano lavoro. Basta retroscena su me e Matteo, perché non ci sono. Uniti siamo imbattibili». Matteo Renzi è partito dalla canzone dei Negrita e dal verso che invita a «restare ribelle» per iniziare il suo primo discorso da segretario del Pd. «Vogliamo un’Italia capace di innamorarsi e di fare innamorare. L’Italia deve avere l’orgoglio del passato», ha detto Renzi che si è detto «emozionato» per il nuovo percorso che affronterà alla guida del partito. «Ho ringraziato Walter Veltroni per il cammino che è partito al Lingotto che è un cammino breve ma intenso, poi Dario Franceschini e poi Pier Luigi Bersani con cui ci siamo confrontati in questi mesi e grazie anche per …

“C’era una volta l’apparato”, di Filippo Ceccarelli

Tra gazebi e forconi si consuma la fine ultima degli apparati di partito. Erano ormai poco meno di una parvenza, 3-400 persone, ma il decreto Letta contro il finanziamento pubblico gli toglie pure la speranza. Oltre all’occupazione. E degradato al rango di mero problema economico, secondo l’ameno triduo licenziamenti-cassa integrazione-solidarietà, come altre professioni che richiamavano una comunità di destino, ciò che resta del funzionariato nemmeno trova un degno canto funebre che ne ricordi l’antica gloria e l’anonimo, indispensabile vigore. In realtà, rispetto al prevedibile, ma proditorio colpo di grazia, ben gli si adatterebbero quei versi di Kavafis che in un paio di libri uno dei maggiori studiosi di politica, Mauro Calise, ha evocato a proposito dei partiti della Prima Repubblica: “Onore a quanti in vita/ si ergono a difesa delle Termopili/ (…) E un onore più grande gli è dovuto/ se prevedono (e molti lo prevedono)/ che spunterà da ultimo un Efialte/ e che i Medi finiranno per passare”. Niente poesia, ora, per impiegati, segretarie, autisti, addetti e commessi di partito. Il tempo delle tensostrutture …

“Giovani: 3,7 milioni non studiano né lavorano” da il Corriere della Sera

In Italia ci sono oltre 3,7 milioni di giovani under 35 che non studiano, non lavorano né sono in alcun percorso formativo: il 28,5% della popolazione in questa fascia di età, in crescita e ai primi posti in Europa (più 300 mila rispetto a un anno fa). La fotografia sui Neet (Not in Education, Employment or Training) è stata scattata dall’Istat con riferimento al terzo trimestre 2013 ampliando (come fa l’Eurostat) il limite di età di riferimento dai 29 ai 34 anni. La situazione è drammatica al Sud con quasi il 40% degli under 35 che non studia né lavora (oltre due milioni di persone). Dalle tabelle si evince che su 3,7 milioni di giovani che non studiano e non lavorano, 1,2 milioni non cercano lavoro né sono disponibili a lavorare. Ma per altri 2,5 milioni c’è la disoccupazione (1,333 milioni) o il limbo delle «forze di lavoro potenziali» (ovvero la condizione di coloro che pur non cercando sarebbero disponibili a lavorare) con oltre 1,2 milioni di persone. Finora l’Istat aveva diffuso le rilevazioni sui …

“Un paese che perde il senso delle parole”, di Eugenio Scalfari

Il Vangelo di Giovanni comincia in un modo che neppure un non credente può dimenticarlo. Dice: «All’inizio c’è la Parola e la Parola è presso Dio, la Parola è Dio e tutte le cose che esistono è la Parola ad averle create». Nel mondo di oggi c’è grande confusione perché siamo al passaggio di un’epoca e la Parola ha smarrito il senso e gli uomini hanno smarrito il senso, il senso del limite, dei diritti, dei doveri. Alcuni lottano per recuperarli, altri per distruggerli dalle fondamenta. Nel Gargantua di Rabelais le parole si erano intirizzite dal freddo ma appena l’uomo ne afferrava una subito si scioglieva e nella mano gli restava soltanto una goccia d’acqua. Piaccia o no, noi siamo a questo punto. Perciò dobbiamo rieducarci e capire. Ha scritto ieri in questo giornale Giovanni Valentini, citando dal libro Una generazione in panchina di Andrea Scanzi, «prima di rottamare gli altri ognuno dovrebbe fare un esame di coscienza per riparare i propri errori ». Sono pienamente d’accordo, vale per me, vale per te, vale per …

“La trappola del contagio”, di Gad Lerner

A Roma gli occupanti della Sapienza mostravano un cartello: “E oggi non ve lo togliete il casco?”. Dopo le botte prese, immagino gli prema distinguersi dai forconi: agli studenti la polizia mica ha concesso benevolenza. La differenza resta, d’accordo, ma quando il malessere sociale accomuna chi precipita nella scala sociale, e l’aria di rivolta serpeggia un po’ dappertutto, allora è il contagio a prevalere. Il pericolo non può che aumentare, con cadenza geometrica. Non si va più tanto per il sottile, fra destra e sinistra. Ma l’effetto contagio che suggestiona chi si attende una spallata antisistema è anche l’ambiguo contenitore di virus pericolosi, come dimostra la delirante uscita sulle colpe dei “banchieri ebrei” del leader dei Forconi piemontesi Andrea Zunino. Non ho trovato fra i manifestanti nessuno che ne rivendicasse il complottismo antisemita, ma ben sappiamo che la ricerca del capro espiatorio, quando la miseria materiale s’intreccia con l’ignoranza e il pregiudizio, può avvelenare il senso comune di tanti disperati in buona fede. Radicalizzare il conflitto, da destra come da sinistra, comporta anche il rischio …

Sisma, Ghizzoni “Approvate prime misure importanti volute dal Pd”

La Commissione Bilancio ha accolto tre emendamenti presentati dai deputati modenesi. Agevolazioni per quelle imprese che realizzano investimenti produttivi nei territori colpiti dal sisma 2012, la proroga di sei mesi dei termini per la verifica di sicurezza dei capannoni industriali e la proroga della presenza del personale che lavora negli uffici territoriali del Ministero per i Beni culturali: in mattinata la Commissione Bilancio ha approvato, e quindi inserito nel testo della Legge di stabilità, tre dei quattro emendamenti su cui hanno lavorato, in queste settimane, i deputati modenesi del Pd. “Un risultato importante – commenta Manuela Ghizzoni – a testimonianza del fatto che il nostro compito di parlamentari è quello di trasferire l’ascolto dei cittadini, che pure abbiamo iniziato immediatamente dopo il sisma, in iniziative legislative”. Tre su quattro: i parlamentari modenesi del Pd – Davide Baruffi, Carlo Galli, Manuela Ghizzoni, Edoardo Patriarca, Giuditta Pini e Matteo Richetti -, ancora una volta, sono riusciti a far approvare misure importanti e attese nell’area del cratere sismico. Dei quattro emendamenti giudicati ammissibili, infatti, in mattinata, la Commissione …

“Aborto, astenersi a Strasburgo è stato un errore”, di Roberta Agostini

Non mi ha convinto l’intervento di David Sassoli ieri sull’Unità per spiegare la sua posizione rispetto alla proposta di risoluzione sulla salute ed i diritti riproduttivi respinta qualche giorno fa al Parlamento europeo. Sassoli dice: non votando quella risoluzione ho difeso la legge 194 ed «il suo delicato equilibrio tra diritti della donna, diritto alla vita e diritto all’obiezione di coscienza». Ho letto e riletto il testo: approvarlo sarebbe stato, al contrario, molto importante anche per noi che abbiamo una buona legge ma che rischia di essere sempre meno applicata per l’impoverimento dei servizi pubblici e per l’abuso del ricorso all’obiezione di coscienza. La risoluzione recita: «gli Stati membri dovrebbero regolamentare e monitorare il ricorso all’obiezione di coscienza nelle professioni chiave in modo da assicurare che l’assistenza sanitaria in materia di salute riproduttiva sia garantita come diritto individuale» perché «l’obiezione di coscienza è un diritto individuale e non una politica collettiva». Nel nostro Paese la fotografia è impressionante, l’equilibrio è sempre più sbilanciato a favore dell’obiezione, l’Unità del 5 dicembre scorso ne dà un quadro …