“L’addio alle Province nel 2015. Risparmi per un miliardo l’anno”, di Alessandra Arachi
Lo chiamano ddl Delrio ed è lo strumento scelto dal governo per abolire le Province. Approvato sabato dalla Camera, adesso si punta a farlo approvare al Senato entro la fine di gennaio. Non è una legge costituzionale, quella è di una riga appena e avrà un iter ben più lungo, ma è un disegno di legge ordinario pensato come prodromo per l’abolizione, necessario per «svuotare» le Province che prende il nome dal ministro degli Affari Regionali, Graziano Delrio, che di questo provvedimento se ne sta prendendo cura. Fuori la politica Il primo passo per l’abolizione delle Province è quello di abolire le giunte, i presidenti, i consiglieri. Le Province, secondo il ddl Delrio, dovranno essere gestite direttamente dai sindaci, riuniti in assemblee, e si occuperanno soltanto di funzioni di cosidetta area vasta, come la gestione delle strade, la pianificazione delle scuole. Abolire tutta la gestione politica delle Province dovrebbe portare ad un notevole risparmio complessivo. Enti snelli Svuotate dalla politica, le Province in questa fase di transizione diventeranno enti di secondo grado e manterranno soltanto …