Mese: Dicembre 2013

“Se la scuola non guarda lontano”, di Benedetto Vertecchi

Il confronto sulle scelte di politica scolastica si sta ormai trascinando su questioni di funzionamento quotidiano. Ognuna di esse ha certamente una sua rilevanza, se non altro perché coinvolge le condizioni di lavoro di un gran numero di insegnanti e quelle di studio di milioni di bambini e ragazzi, ma è spesso marginale rispetto agli intenti da perseguire attraverso il sistema di istruzione. Il limite di tale confronto è che ci si sofferma su questioni contingenti senza chiedersi cosa accadrà tra cinque, dieci, venti o più anni (Piaget se lo chiedeva già più di mezzo secolo fa). Men che meno ci si chiede in che modo la scuola possa concorrere attraverso l’attività educativa a indirizzare lo sviluppo della cultura e della società in questa o quella direzione. Gli interventi che rispondono a logiche di breve periodo possono, nei casi migliori, rimediare al disagio che si manifesta in questo o quell’aspetto del funzionamento del sistema educativo, ma non modificano la direzione del suo sviluppo. Non è un caso che, ormai da troppo tempo, i provvedimenti che …

La scuola in piazza: «Così non va», di Adriana Comaschi

La nuova spina nel fianco della legge di Stabilità provano a metterla insegnanti, sindacati, studenti, radunati ierimattina sotto Montecitorio e poi “in conclave” per studiare le prossime mosse da opporre al governo, sciopero incluso. Il messaggio è univoco, per tutte le sigle scese in piazza (Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Gilda Unams, Snals Confsal) con duemila manifestanti: la fiducia nell’esecutivo non può aggrapparsi alla «buona volontà», riconosciuta al ministro Maria Chiara Carrozza. Il mondo della scuola vuole cifre, investimenti, correzioni di rotta, la piattaforma sindacale elaborata punta su sblocco degli scatti di anzianità e delle retribuzioni (ferme al 2007), piano di investimenti pluriennale, risoluzione del problema del precariato. C’è fame di risorse economiche insomma, per dare respiro e dignità a risorse umane penalizzate ormai da troppo tempo. LE CIFRE CONTESTATE Il punto forse sta tutto qui. Cinque anni di mannaia sui conti della scuola non si cancellano, agli occhi degli interlocutori, con l’assicurazione che non ci saranno altri tagli. Un impegno che l’esecutivo giudica mantenuto anche nella legge di Stabilità. Mentre sindacati, insegnantie studenti …

“Istruzione. Italia in ritardo. Resta ancora divisa in due”, di Giorgio Mele

Neo giorni scorsi è stato presentato a Roma un rapporto sul sistema educativo promosso da quattro associazioni scolastiche di diverso orientamento: il Cidi (insegnanti democratici), l’Aimc (maestri cattolici), Lega Ambiente scuola e formazione, Proteo Fare Sapere. La ricerca, coordinata da Emanuele Barbieri, è stata condotta sulla base dei dati del 2009 che sono i più completi. Ciò che colpisce è il giudizio perentorio che viene espresso in premessa e cioè il fatto che dopo 150 anni di unità d’Italia, rispetto ai tassi di successo scolastico, nonostante lo sviluppo culturale del Paese si registrano disuguaglianze che ricordano i «dati relativi ai tassi di analfabetismo della popolazione adulta nel 1861». L’allarme riguarda due elementi decisivi: il primo è relativo al fatto che la scuola sembra aver esaurito la sua funzione positiva di promozione sociale, di garanzia delle pari opportunità di successo formativo che ha avuto in altri momenti della nostra storia e, dall’altro che tutti i dati riconfermano un distacco ampio e strutturale tra il centro-nord e la quasi totalità del Sud, come era appunto nel 1861. …

“Di chi è il copyright del paesaggio italiano”, di Salvatore Settis

Ma di chi sono i paesaggi, chi può fotografarli? Sindaci e assessori si sdegnano se McDonald’s o Monsanto li usano come sfondo per pubblicità, per giunta senza chiedere autorizzazioni. Il paesaggio, le opere d’arte, i centri storici, hanno dunque un copyright comunale? E chi l’ha detto? Sarebbe bello, se le pubbliche istituzioni facessero sempre buon uso delle proprie icone-immagine, ma non è così. I bronzi di Riace ridotti dalla Regione Calabria, in un costosissimo spot, a pupazzi che fra mille contorsioni adescano turisti sono più leciti delle foto dei bronzi che reclamizzano la gastronomia locale? E il Consorzio del Prosciutto Toscano fa bene a metter fianco a fianco un prosciutto e il Davide di Michelangelo sotto lo slogan Un capolavoro sulla tua tavola? È una questione di gusti, o un problema di diritti? E chi difende il diritto all’immagine, non lo farà perché vuole esiger balzelli? Paesaggi e centri storici sono, dice la Costituzione, di tutti. Il vero problema, prima che la pubblicità, è la commercializzazio-ne di tutto: le città toscane informano i turisti che …

“Che accadrà di tutti noi senza più il caimano?”, di Eugenio Scalfari

Quella domanda se la fanno in molti e molte e discordanti sono le risposte secondo l’appartenenza politica e il ruolo che ciascuno degli interlocutori ha avuto in passato e conta di avere nel prossimo futuro. Alcuni mettono in dubbio che il caimano sia veramente uscito di scena e pensano che, anche se già decaduto dal Parlamento, rimane ancora in campo, conserva una piena leadership sui suoi seguaci e la manterrà per molto tempo ancora. Del resto anche Grillo è fuori dal Parlamento, anche Vendola, anche Renzi, eppure contano, eccome. È vero che Berlusconi è condannato per frode fiscale e gli altri no, ma questa differenza incide poco finché potrà mantenere il consenso di molti italiani come i sondaggi di opinione registrano. Chi ha dedicato la propria passione politica al suo sostegno pensa addirittura che sarà ancora più forte di prima, più rispondente alla sua vocazione di lotta, e ne gode. Il tanto peggio tanto meglio risveglia la sua energia e quella dei berluscones, manderà all’inferno chi l’ha tradito e sconfiggerà le sinistre di ogni risma …