Mese: Dicembre 2013

“Cervello e salute, l’età non si misura in anni”, di Edoardo Boncinelli

Avere quarant’anni, cinquantacinque, settanta o ottantacinque, sembra che siano oggi solo espressioni verbali, utili ma non decisive, orientative ma non descrittive. «Ognuno ha l’età che si sente addosso», si sente anche dire spesso e se questa frase viene presa con spirito e parsimonia sembra essere quella che meglio descrive la situazione. Non stiamo parlando ovviamente di gravi patologie, e soprattutto stiamo parlando del nostro tempo, nel quale la vita si sta allungando di più di un trimestre ogni anno che passa. Molti anziani vivono così una vera e propria «età guadagnata». Con un bonus particolare per le donne, che vivono in media sei-sette anni più dei maschi. Lo conferma una recente ricerca pubblicata dalla Population and Development Review , rivista scientifica americana che ha messo in relazione l’età anagrafica con altri fattori che contribuiscono a determinare l’«età reale»: salute, tasso di disabilità, funzioni cognitive. E lo confermano anche i risultati di una ricerca pubblicata poco tempo fa sul British Medical Journa l, relativa a coppie di gemelli: dei due viveva di più quello che si …

“L’insostenibile incertezza del diritto”, di Marco Cattaneo*

È di venerdì scorso l’ultimo editoriale di «Nature» sulla vicenda Stamina. E come al solito non lesina critiche a quanto sta accadendo da quasi un anno a questa parte, se è vero che si intitola Stem-cell fiasco must be stopped. Prende spunto dalla recente sentenza del TAR del Lazio con cui è stato sospeso il decreto di nomina del Comitato scientifico del Ministero della Salute che ha bocciato il metodo Stamina, per invocare un atto del ministro: “Lorenzin should bring a stop to this uncertainty”. Il ministro Lorenzin, dunque, dovrebbe mettere fine a questa incertezza. Forse i colleghi di «Nature» non ne sono consapevoli, ma hanno messo il dito su una piaga che è tra le ferite più dolorose di questa infelice stagione del nostro paese. L’incertezza. Che è sì quella della crisi economica, ma pure quella in cui per settimane, per mesi, non si sapeva che cosa sarebbe diventata la tassa sulla casa, giusto per limitarsi a un esempio. A margine tutto questo c’è anche un’incertezza, insostenibile e forse pure inaccettabile, del diritto. Che …

Sisma, parlamentari Pd “Sono 16 i nostri emendamenti accolti”

Grande risultato complessivo del lavoro congiunto dei parlamentari modenesi del Pd. “C’è chi fa chiacchiere e lancia accuse, chi organizza viaggi turistici e spot, e c’è chi, come il Pd, porta a casa risultati concreti, spesso ottenuti con fatica e senza clamore mediatico”: concluso il lavoro della Commissione Bilancio della Camera sulla Legge di stabilità e in fase di conclusione anche la discussione sul decreto Enti locali al Senato, i parlamentari modenesi del Pd Davide Baruffi, Carlo Galli, Manuela Ghizzoni, Edoardo Patriarca, Giuditta Pini, Matteo Richetti e Stefano Vaccari, tracciano un bilancio complessivo del frutto del loro pervicace impegno, di queste ultime settimane, sui temi attesi nell’area del cratere sismico. Facendo un conto totale sono ben 16 gli emendamenti targati Pd accolti, in diversi provvedimenti legislativi. Introducono tutti importanti novità legislative richieste a gran voce nelle zone colpite dal sisma del 2012. Eccone l’elenco completo in ordine di accoglimento: 1) la proroga di tre anni del pagamento delle tasse 2) l’esclusione dal computo del patto di stabilità delle risorse destinate ai lavori di ricostruzione dei …

Speranza: «Esodati e diritto allo studio, la manovra è più sociale», di Bianca Di Giovanni

«Questa legge di Stabilità ha un forte segno politico impresso dal Pd, che va verso l`equità e la crescita». Roberto Speranza, capogruppo dei democrat, ci tiene a segnalare il contributo del suo partito alla legge di bilancio nel passaggio alla Camera. Il presidente dei parlamentari Pd sa bene che alcune componenti della società si aspettavano forse di più. «Non ci nascondiamo dietro a un dito – spiega – sappiamo che l`intervento è limitato, ma resta il fatto che c`è un`inversione di tendenza». Speranza parla mentre in commissione Bilancio continua la maratona sugli ultimi emendamenti da votare. Alcune partite sembrano ancora aperte. Quali sono i segnali di equità che avete voluto dare? «Prima di tutto le modifiche al taglio del cuneo che sono state introdotte. Riducendo essenzialmente la platea dei beneficiari ai lavoratori sotto i 27mila euro di reddito annuo, garantiamo oltre 200 euro in più in busta paga a 12 milioni di persone, da erogare in unica soluzione nel mese di marzo. Lo so che alcuni alzeranno il sopracciglio, asserendo che la somma non è …

“Le università online non passano l’esame”, di Corrado Zunino

Diciannove pagine del ministero dell’Istruzione seppelliscono le undici università telematiche italiane. Sei mesi di lavoro della commissione interna dedicata (due professori emeriti più il vicecapo di gabinetto), tre riunioni, diverse audizioni, i pareri del Cnsu (Consiglio degli studenti) e i dossier dell’Anvur (i valutatori). A fine ottobre la sentenza, attesa in verità: le università telematiche italiane hanno pochi (o più spesso nessuno) insegnanti a tempo indeterminato, hanno pochi studenti, pochi immatricolati e spesso un numero di lauree incongruo rispetto agli iscritti. A volte hanno problemi infrastrutturali. Chi non risolverà presto queste assenze, queste chiare mancanze, dovrà chiudere. «Pena l’estinzione dell’università stessa», aveva già scritto l’Anvur. Dice ora il ministro Maria Chiara Carrozza, a sintesi del lavoro: «Basta alle deroghe per le telematiche. Devono avere regole certe come le università tradizionali, devono seguire criteri stringenti per l’accreditamento e il reclutamento del personale docente. Dobbiamo poter valutare, con gli stessi criteri validi per le università tradizionali, l’efficacia e l’efficienza dei corsi impartiti. Lo faremo nel prossimo piano triennale». Fino ad oggi i corsi sono stati valutati prima, …

“Quota 96”, la suprema Corte dice no!, di Pasquale Almirante

Con Ordinanza 318/2013 depositata il 17/12/2013 la Corte Costituzionale non riconosce al personale della scuola della “Quota 96” il diritto alla pensione. Tutto torna in mano alla politica, se ad essa piaccia La Consulta dunque nella sentenza emessa oggi, 17 dicembre, dichiara la “manifesta inammissibilità” della questione di legittimità costituzionale dell’art. 24, ma non entra affatto, tuona il prof. Giuseppe Grasso dal blog dei “Quota 96”, nel merito dell’ordinanza emessa dal Tribunale del Lavoro di Siena, che aveva accolto la richiesta di pensionamento di una docente, e quindi viene giudicata “manifestamente inammissibile per una pluralità di ragioni”. “Ritenuto che nel corso di una controversia di natura previdenziale proposta da una docente a tempo indeterminato nei confronti del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, il Tribunale ordinario di Siena, in funzione di giudice del lavoro, ha sollevato, in riferimento agli artt. 2, 3, 11, 38, 97 e 117, primo comma, della Costituzione – quest’ultimo richiamato in relazione all’art. 6, paragrafo 1, della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, ratificata con la …

“Legge elettorale con chi ci sta. Renzi sonda i berlusconiani”, di Mario Lavia

Primo confronto con Brunetta, il Mattarellum come ipotesi di intesa. Mentre il presidente del consiglio fa mostra di ottimismo: «Mangeremo il panettone anche l’anno prossimo». Il tiki taka continua e si può essere certi che non finirà tanto presto. Enrico Letta e Matteo Renzi, Matteo Renzi ed Enrico Letta: il 2013 si va chiudendo all’insegna di questo enigmatico tandem tutto made in Pd. Anche nella sonnacchiosa giornata politica di ieri – si sente che Natale si avvicina – sono stati loro due a “fare i titoli” dei siti d’informazione, con il premier tutto proteso a spargere ottimismo («Mangeremo il panettone anche l’anno prossimo») e il secondo che ha twittato per un’ora sempre dando l’impressione di correre, di avere fretta. E di volersi muovere a tutto campo, oltre i confini della maggioranza, e infatti ha cominciato a sondare i berlusconiani. Ieri sera un uomo del leader del Nuovo Pd, Dario Nardella, ne ha parlato con Renato Brunetta. Giorgio Napolitano, uno che mastica politica come nessun altro, è arciconvinto che Letta e Renzi debbano marciare insieme: e …