Mese: Dicembre 2013

“Lo specchio di un paese fragile”, di Giovanni Orsina

Il caso Stamina – osservato qui da un punto di vista non tecnico ma, in senso lato, politico – pare contenere in sé svariati elementi indicativi dello stato di avanzato disfacimento della nostra vita pubblica. mMostra per l’ennesima volta quanta ragione avesse Ennio Flaiano quando scriveva, sconsolato, che in Italia, «paese che amo, non esiste semplicemente la verità» – che se «paesi molto più piccoli e importanti del nostro hanno una loro verità, noi ne abbiamo infinite versioni». Anzi: mostra che da quando Flaiano l’ha formulata quarant’anni fa, questa riflessione è diventata, ahinoi, ancor più vera. La vicenda Stamina può essere considerata emblematica. In primo luogo, del modo caotico, urlato e prepotente – e in definitiva autolesionistico – nel quale ormai da decenni, ma da ultimo sempre più spesso, le esigenze di questo o quel gruppo vengono imposte all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni. Certo, qui stiamo parlando di un caso limite, di persone e famiglie disperate che nel metodo vedono la loro unica e ultima possibilità di salvezza. Quelle persone e famiglie, nondimeno, hanno …

“Europa, il dilemma del prigioniero”, di Tommaso Nannicini

Il consiglio europeo di questi giorni si è concentrato sulle regole dell’Unione bancaria, ma c’è da augurarsi che inizi presto un confronto su come rafforzare l’architettura dell’unione economica senza nasconde- re un altro tema scottante sotto il tap- peto. Le misure sulla disciplina di bilan- cio, inclusa la famigerata regola per cui il deficit non deve sforare il 3%, so- no controproducenti in un periodo di crisi? È sensato ammorbidirle o accon- sentire deviazioni temporanee? In Italia, si sente ripetere spesso che quella del 3 percento è una regola stupida, decisa e gestita da un manipolo di tecnocrati. In verità, le regole attuali sono il frutto di decisioni tutte politiche prese dai governi europei. E l’Italia si è autoimposta il pareggio strutturale di bilancio con una riforma costituzionale approvata a stragrande maggioranza nel 2012. Chi non ama le regole fiscali dovrebbe esprimersi anche sulla nostra Costituzione. Detto questo, le regole fiscali sono sempre un po’ stupide, perché ti legano le mani anche quando avresti bisogno di discrezionalità. Ma non sono lì per stupidità. Esistono, piuttosto, …

“Pagamento supplenze: siamo ad un punto di non ritorno”, di R.P. da La Tecnica della Scuola

Fino a quando pagavano direttamente le scuole quando il budget era esaurito i supplenti venivano comunuqe pagati, attingendo ad altri fondi. Ma adesso non si può più fare. Si dovranno usare i “risparmi di sistema” che servono anche per gli scatti stipendiali? La “grana” del pagamento delle supplenze sta finalmente arrivando al capolinea e, a questo punto, Miur e MEF dovranno correre ai ripari per evitare di trovarsi inguaiati in problemi giudiziari non facili da risolvere. Facciamo il punto: fino a un paio di anni fa i supplenti temporanei nominati dai dirigenti scolastici venivano pagati direttamente dalle scuole che ricevevano dal Miur un apposito budget. Molto spesso il budget era insufficiente e quando la scuola capiva di non avere più fondi a disposizione chiedeva un reintegro al Ministero e, al tempo stesso, iniziava a tenere un po’ di più sotto controllo le nomine effettuate. Spesso, soprattutto a fine anno, la scuola chiedeva ulteriori fondi al Ministero ma intanto iniziava a liquidare gli stipendi utilizzando la disponibilità di cassa. In questi casi il Miur comunicava che …

“Malati d’azzardo”, di Daniela Amenta

Già 700mila i giocatori patologici stimati mentre il business di slot, Bingo e poker on line cresce in modo esponenziale. Un affare da 80 miliardi di euro sul quale ha messo le mani anche la malavita organizzata. A curare le ludopatie i presidi sanitari pubblici. «Sono dipendenti senza sostanza, una battaglia impari» «Per quanto sia ridicolo che io mi aspetti tanto dalla roulette mi sembra ancora più ridicola l’opinione comune accettata da tutti che è assurdo e stupido aspettarsi qualcosa dal gioco. Perche ́ il gioco dovrebbe essere peggiore di qualsiasi altro mezzo per far quattrini?». Così nel 1866 Fëdor Dostoevskij ne Il giocatore, libro mirabile, scritto proprio per pagare i debiti di gioco collezionati dall’autore. La sindrome di cui soffriva anche il romanziere ora ha un nome scientifico: Gap, ovvero gioco d’azzardo patologico. Mercoledì in Russia verranno chiusi tutti i casinò e le sale giochi. Da noi, invece, continuano a moltiplicarsi. Quasi 3 milioni gli italiani a rischio, 700mila stimati come dipendenti. Siamo, d’altraparte, il Paese d’Europa con il più grande mercato «ludico». Le …

“La casa dei Bronzi”, di Francesco Erbani

È la casa dei Bronzi di Riace, ma non solo. Quello che si apre oggi a Reggio Calabria è un Museo archeologico restaurato e in gran parte nuovo. Il suo allestimento è ancora provvisorio: adesso si limita ad alloggiare i due guerrieri, forse eroi mitologici, di cui poco si sa, salvo che sono capolavoro di autori diversi e che risalgono al V secolo avanti Cristo. Ma quando fra sei mesi verrà completata, la sistemazione del Museo documenterà con tanti materiali inediti sia la stagione della Magna Grecia sia altre vicende della storia antica di quella regione. E diventerà un prezioso polo d’attrazione culturale, provando a rovesciare una storia spesso portata ad esempio di trascuratezza verso i beni culturali. Giunge così a conclusione, con una forte accelerazione finale, e dopo ripetuti stop and go, uno dei cantieri più impegnativi che investono tutela e valorizzazione del patrimonio artistico italiano. Il vecchio museo di Marcello Piacentini è stato integralmente e filologicamente restaurato dallo studio romano Abdr (Paolo Desideri e i suoi collaboratori), dotato di norme antisismiche e di …

“Questione docente e Leadership educativa di scuola”, di Antonio Bettoni e Antonio Valentino

Recentemente (dal 5 al 7 dicembre scorso) si è svolto a Roma un Convegno Internazionale su “La Leadership educativa nei Paesi dell’Europa Latina: autonomie, identità, responsabilità”(capofila dei soggetti organizzatori l’Università Roma Tre e European Policy Network on School Leadership EPNoSL) che ha visto la partecipazione di 16 paesi dell’Unione Europea. In quella circostanza l’Associazione professionale Proteo Fare Sapere, coinvolta anche nell’organizzazione, ha presentato un proprio contributo che prende le mosse da un’indaginecondotta su e con un gruppo di Dirigenti Scolastici (DS) e docenti di varie regioni (28 in totale, 12 dirigenti e 16 docenti impegnati a vario titolo o iscritti all’Associazione Proteo) e che nasce in prima battuta come risultato della rielaborazione di una pluralità di apporti raccolti attraversoquestionari e interviste in profondità. L’ipotesi di lavoro che ha guidato l’indagine e il contributo presentato può essere così sintetizzata: individuare i tasselli più significativi di una gestione democratica (versus gestione leaderistica) delle scuole, considerata non solo come opportuna ma anche potenzialmente più efficace, e di un modello organizzativo (figure e dispositivi, relazioni e condizioni di successo) …

“La corte dei ricatti”, di Filippi Ceccarelli

Per dimostrare un’opinione, o provarci, a volte tocca essere ruvidi e necessariamente sboccati. Così, per dare un’idea del rapporto instauratosi fra Lavitola e Berlusconi occorre rifarsi a un lacerto di intercettazione telefonica: «Io sinceramente — dice il primo all’allora premier — non credo che ci sia una donna al mondo che se lei le telefona e le dice: “Vieni qua a farmi una pompa”, quella non viene correndo. Dottore, lei mi perdoni se mi permetto ». LÀ dove lo scopo dell’argomento è ingraziarsi il Cavaliere solleticandone l’immensa e malata vanità; ma rimarchevole è anche il sussulto, vero e proprio fiocchetto con cui Lavitola impacchetta la confezione: «Dottore, lei mi perdoni se mi permetto ». E sempre un po’ dispiace andare a cercare nei bidoni dell’audio-spazzatura, ma solo rimestando lì dentro si ottiene la prova che Valterino era perdonato in partenza, e dunque senz’altro si poteva permettere quella lusinga. I più esperti fra gli operatori ecologici e giornalistici di questa sozza stagione sanno bene, oltretutto, che fra le mansioni del cortigiano Lavitola quelle attinenti alla sfera …