I cittadini terremotati hanno trovato una brutta sorpresa sotto l’albero di Natale. Nel cosiddetto decreto ‘Salva Roma’ che il Governo ha deciso di ritirare il giorno della Vigilia c’era anche la restituzione in tre anni del prestito chiesto dalle imprese alle banche per pagare le tasse, la cui prima rata scade il prossimo 31 dicembre.
La proroga era stata approvata pochi giorni prima dal Senato, contenuta in un emendamento presentato dai senatori Pd Vaccari e Broglia e sottoscritto anche da Nuovo Centro Destra e M5S. Poi, alla Camera, il decreto si è arenato tra le polemiche e il Governo di Enrico Letta ha deciso, dopo un confronto con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, di stoppare l’iter di conversione in legge. La notizia, battuta dalle agenzie di stampa il pomeriggio del 24 dicembre, è rimbalzata nelle case dei parlamentari emiliani dove si preparava il cenone in tutta tranquillità.
IMMEDIATAMENTE è partito un tam tam di telefonate tra i parlamentari modenesi del Pd e pare che anche il presidente della Regione e commissario straordinario Vasco Errani abbia contattato Roma. La richiesta al Governo è di inserire il provvedimento sulle tasse nel decreto Milleproroghe che dovr à essere approvato oggi dal Consiglio dei ministri e diventare subito legge. «Abbiamo lavorato tutti in questi giorni affinchè la proroga venga inserita nel decreto — spiega la deputata del Pd Manuela Ghizzoni — è un risultato importante per tutte le imprese della zona del cratere che sono in forte difficoltà con la restituzione del prestito: se la proroga viene approvata domani (oggi, ndr), per le zone terremotate non cambia nulla perché diventa legge immediatamente con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale prima del 31 dicembre. Poi entro sessanta giorni dovrà essere convertito in legge, ma diventa effettivo subito». I parlamentari del Pd e il commissario Errani hanno agito sul pressing, ma la decisione oggi spetta al Consiglio del ministri. «Siamo fiduciosi che il Governo accolga la nostra richiesta per inserire la proroga delle tasse per le zone terremotate nel decreto Milleproroghe — scrivono Davide Baruffi, Carlo Galli, Manuela Ghizzoni, Edoardo Patriarca, Giuditta Pini, Matteo Richetti e Stefano Vaccari — è una misura attesa, che può dare una boccata d’ossigeno alle imprese in difficoltà. Non può essere che venga perduta nel mare della polemica politica». Appello anche da parte del senatore Carlo Giovanardi (Ncd): «Il Governo deve assolutamente recuperare nel decreto Milleproroghe il rinvio dei pagamenti per le imprese terremotate. Ho ricordato ai ministri Del Rio e Quagliariello questa necessità, per rispettare la volontà espressa dal Senato» spiega.
Il Resto del carlino 27.12.13