“Il Pd di Renzi un partito di centrosinistra”, di Carlo Buttaroni
Il Pd di Renzi sarà un partito «più di centro-sinistra». O, per lo meno, lo vede così la maggioranza degli intervistati. Il Pd sarebbe stato «più di sinistra» con Cuperlo e ancor più con Civati. Ma la collocazione politica del Pd nato ieri è solo un dettaglio rispetto alle attese che hanno trovato espressione in una partecipazione meno omogenea rispetto al passato e sicuramente più articolata nelle sue espressioni sociali e politiche. Una partecipazione dove, di là dei numeri ufficiali, la contaminazione tra culture diverse si riflette nella variegata colorazione dei profili di quanti si sono recati alle urne. Solo il 70% è rappresentato, infatti, da elettori che alle politiche dello scorso febbraio avevano votato Pd, mentre il 30% arriva da altri partiti o dall’astensione. Una multiformità che segnala una corrispondenza più bassa, rispetto al passato, tra elettori delle politiche e «popolo delle primarie», ma dice molto delle aspettative che hanno caricato la vigilia di questa consultazione. Attese che vanno di là dell’elezione del segretario del Pd e riguardano, molto da vicino, tutta la politica. …