“Berlino minaccia l’Unione Europea”, di Guido Carandini
Sovente è bene dimenticare un brutto passato, ma è un errore cancellarlo per la insana paura di un suo ripetersi. Soprattutto quando il passato è quello degli ormai lontani anni in cui compariva in Germania il libro intitolato Mein Kampf di Hitler, colpevolmente ignorato fino alla sua presa del potere nel 1933, dato che conteneva l’intero programma al quale egli si sarebbe dedicato durante la dittatura nazista, associandosi a quella fascista, e scatenando la più micidiale e distruttiva guerra dell’intera storia umana. Venti milioni di vittime di guerra e razziali, e l’Europa in macerie. Si, è verissimo, la storia non si ripete, e dal ritorno alla pace nel 1945 a oggi il mondo si è trasformato in modo così radicale da far apparire Mein Kampf– con i suoi progetti di sterminio e di conquista dell’Europa da parte della Germania, quale unica potenza in grado di fermare il temuto predominio degli Stati Uniti – una pura manifestazione di psicopatia paranoica. Ma che questa sia penetrata nell’anima dell’intero popolo tedesco, rendendolo totalmente complice di Hitler, è cosa …