“Il senso di un partito”, di Claudio Sardo
Chiudere il tesseramento prima che inizi il voto nei circoli del Pd, come proposto da Guglielmo Epifani, sarebbe un segno di trasparenza. E anche un’opportuna autocritica per aver consentito, nella fase dei congressi provinciali, l’umiliante oltraggio agli iscritti da parte di truppe cammellate di vario ceppo. Speriamo che qualche opportunismo non impedisca quest’atto di pulizia in extremis, gettando altro fango sull’ultimo partito che ancora resiste con questo nome. Tutto ciò può forse sembrare terribilmente inutile o infinitamente piccolo di fronte ai gravi problemi del Paese, ma la verità è che la questione del partito e del suo ruolo resta il vero cuore della battaglia interna al Pd. E non certo perché qualcuno possa ancora immaginare una centralità dei partiti, ma perché la fortissima, persino tumultuosa, domanda di cambiamento che pervade la sinistra (e l’intera società) è di fronte ai nodi irrisolti dell’efficacia del potere e degli strumenti reali che possano dar corpo a una trasformazione sociale. L’aspirazione a un governo diverso rischia di essere puro spirito se si salta questo passaggio. È vero che le …