“Quella legge dimenticata nei cassetti del Senato”, di Michela Marzano
Decisamente l’Italia non è un paese per omosessuali. Non lo è ancora. E chissà per quanto tempo, in Europa, continuerà ad essere l’ultima della classe in tema di diritti. Non perché negli altri paesi europei tutti siano d’accordo sulla necessità di legiferare sul matrimonio gay e sull’adozione da parte delle coppie omosessuali. Al contrario. Anche in Francia e in Inghilterra, dove pure le coppie omosessuali possono ormai sposarsi, esistono nell’opinione pubblica dubbi e perplessità. In nessun altro paese europeo, però, esistono dubbi sulla necessità di una legge contro l’omofobia. In nome dell’uguaglianza e della libertà di tutti, non si tollera più da molto tempo che alcune persone possano essere discriminate o, ancora peggio, sbeffeggiate o insultate solo perché non eterosessuali. Come è possibile allora che in Italia non si riesca nemmeno ad approvare una legge contro l’omofobia? Perché ancora tanta ipocrisia? Con la scusa che l’allargamento della legge Mancino agli atti di omofobia potesse mettere a repentaglio la libertà di opinione di alcuni, non solo la Camera ha approvato nel mese di settembre un testo …