“Un attacco alla democrazia”, di Michele Prospero
Per Berlusconi i guai giudiziari non finiscono mai. La lunga “notte delle procure” continua e il Cavaliere affonda, sempre infilzato in punta di diritto. L’ultimo graffio arriva da Napoli: rinvio a giudizio per compravendita di senatori. Il quadro degli eventi diventa così, per lui, sempre più drammatico. Il rinvio a giudizio di ieri segna infatti un salto qualitativo. La vicenda processuale avrà i suoi tempi ma la sostanza politica però è già nitida. Si profila un attacco al cuore dello Stato. Un colpo che pare persino più grave, se confermato, della sfilza di reati cui già è incappato miseramente per accumulare ricchezza. L’alterazione della funzionalità degli organi costituzionali, con la vile mediazione del pagamento in contanti, è il frutto di una terribile strategia distruttiva che svela la fragilità di una democrazia malata dinanzi a un capitalista che si impossessa dello Stato e lo privatizza. Non si tratta degli episodi di normale trasformismo parlamentare, dei poco edificanti cambi di casacca dettati da opportunismo, o delle prosaiche trame che sempre sorreggono gli scambi politici. Qui si narra …