“I veri nemici della Carta”, di Carlo Galli
La Costituzione è ora al centro della politica. Torna a unire e torna a dividere. Non è una cattiva notizia, di per sé: almeno, si parla di cose serie e non di escort. Del progetto di una vita civile improntata alla democrazia, e non di ridicole e tracotanti pretese di immunità dalla legge. Tuttavia, si deve stare attenti a definire i fronti polemici, le linee d’amicizia e d’inimicizia: ci sono molti modi di difendere e di attaccare la Costituzione, che vanno distinti con accuratezza. C’è il modo della destra, di sostanziale estraneità – storica, politica, valoriale – rispetto alla Carta; il modo di chi ignora che cosa significhi «fondata sul lavoro», di chi critica come «bolscevica» l’indicazione della responsabilità sociale dell’impresa, di chi teorizza la disuguaglianza, di chi detesta la Resistenza. È un modo che conosciamo, purtroppo, da vent’anni; e contro di esso molti che oggi paiono divisi hanno a suo tempo combattuto uniti. C’è poi il modo del movimento di Beppe Grillo; un finto amore per la Costituzione – della quale in realtà non …