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Con il via libera al DL Cultura si chiude la stagione dei tagli lineari

Dalla Camera via libera al “Dl Valore Cultura”, per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali e del turismo. Particolare attenzione è stata posta per il sito archeologico di Pompei, il Museo degli Uffizi, le fondazioni lirico-sinfoniche, ma soprattutto si è puntato a considerare la cultura un valore aggiunto del Paese, per creare lavoro e per attrarre investimenti.

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Grande soddisfazione è stata espressa dagli esponenti democratici, che hanno contribuito in larga parte alla definizione della nuova legge.
Antonio Funiciello, responsabile Cultura e Comunicazione del PD ha definito l’approvazione del DL Cultura “una buona notizia per un settore che per troppi anni è stato, purtroppo, tra i maggiori protagonisti dei tagli ai fondi pubblici e di interventi legislativi disorganici e spesso dannosi. Oggi il settore sta un po’ meglio – ha sottolineato – grazie ad interventi che mettono in sicurezza diverse situazioni di reale emergenza e di grave criticità e che coinvolgono sia i beni culturali che lo spettacolo.

Ma molto c’è ancora da fare – ha voluto ribadire il responsabile Cultura del PD – cominciando dal lavoro e dalle professioni culturali e artistiche e dalle piccole e medie imprese della creatività, che devono essere riconosciute, valorizzate e che dobbiamo contribuire a fare crescere con politiche di sostegno e di sviluppo industriale organiche e coerenti con i principali obiettivi della parte pubblica: la creazione di una società giusta, plurale e democraticamente matura e la realizzazione di politiche di sviluppo eque e sostenibili.
Questi sono gli assi portanti dell’agenda politica del PD per la cultura e la creatività sui quali ci siamo confrontati con il ministro Bray e con i nostri gruppi parlamentari del Senato e della Camera, che ringraziamo per il loro lavoro e per l’impegno che ha portato alla conversione in legge del decreto in una fase molto difficile della vita politica e istituzionale del Paese.

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Il senatore Andrea Marcucci presidente della commissione Cultura del Senato ha assicurato che “con l’approvazione a larga maggioranza del Dl cultura, si chiude una lunga stagione di tagli lineari. La nuova legge torna a stanziare risorse in un settore strategico per il Paese e introduce l’autocertificazione per la musica dal vivo con non più di 200 spettatori”, ha ricordato.

“Ora serve la volontà politica di andare avanti, di procedere con più coraggio sulla strada della defiscalizzazione dei contributi privati”, ha aggiunto il senatore del PD. In fine Marcucci ha preannunciato che “il PD porrà al governo la questione che riguarda la diminuzione dei rappresentanti nel consiglio di indirizzo della Scala e l’esclusione del Piccolo di Milano e di altri enti culturali dagli elenchi Istat”.

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Maria Coscia, capogruppo Pd in commissione Cultura della Camera, ha definito il provvedimento ” un’ inversione di tendenza, attesa da anni. Adesso, la cultura è considerata un valore e un punto di forza per il rilancio dell’economia, come il presidente del Consiglio Letta si era impegnato a fare e come ha ribadito ieri. È un importante passo avanti per ripartire e riaffermare il valore della cultura come diritto alla promozione umana e volano di sviluppo economico e occupazionale. Solo in Italia ci sono più del 70 per cento dei beni culturali mondiali; vogliamo che questo inestimabile patrimonio diventi anche una opportunità di sviluppo e rilancio dell’economia”.

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Paola De Micheli, vicepresidente vicario del Gruppo PD alla Camera ha ricordato “gli echi di tremontiana memoria: “con la cultura non si mangia”, un’eresia pronunciata nel Paese col più grande patrimonio culturale al mondo. Il decreto approvato oggi dalla Camera rappresenta un segnale di radicale cambiamento. E’ un primo passo per definire che la cultura è un diritto ed è il più potente strumento di promozione del talento e del progresso. Un settore centrale per l’economia italiana che ha bisogno non di finanziamenti a pioggia, ma di misure e di risorse per investimenti”.

Nello specifico De Micheli ha sottolineato i settori principali che riguardano il DL Cultura: dall’innalzamento delle detrazioni delle microdonazione che saranno ossigeno puro per le attività culturali, al rilancio del sito di Pompei, patrimonio per tutto il mondo; dal tax credit per il cinema reso finalmente stabile che garantisce continuità di investimento e lavoro, alle fondazioni liriche; dagli spettacoli dal vivo all’attenzione sull’arte contemporanea. Noi crediamo che questo provvedimento cambi finalmente la concezione di cultura nel nostro Paese – ha concluso – che è conservazione della bellezza, ma soprattutto in questa terribile crisi impresa, lavoro e futuro”.

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