Mese: Settembre 2013

“L’eversione bianca”, di Ezio Mauro

Adessi Silvio Berlusconi è solo davanti alla crisi di sistema che sta provocando. Anche se ha costretto i suoi parlamentari a firmare dimissioni in bianco per tentare un ultimo atto di forza che è in realtà una dichiarazione estrema di debolezza e di paura, è istituzionalmente solo. La minaccia di un Aventino di destra ha infatti costretto il Capo dello Stato a denunciare “l’inquietante” strategia della destra, l’“inquietante” tentativo di forzare il Quirinale a sciogliere le Camere, la “gravità e l’assurdità” di evocare colpi di Stato e operazioni eversive contro Berlusconi, ricordando infine che le sentenze di condanna definitive si applicano ovunque negli Stati di diritto europei, così come Premier e Presidente della Repubblica non possono interferire con le decisioni di una magistratura indipendente, nel mondo in cui viviamo. La gravità di questo richiamo, su elementari principi di democrazia, segnala l’emergenza istituzionale in cui siamo precipitati. Bisognava fermare per tempo — istituzioni, opposizioni, intellettuali, giornali, un establishment degno di questo nome — la progressione di un’avventura politica che costruiva se stessa come sciolta dalle leggi, …

“Adesso basta”, di Claudio Sardo

Adesso basta. La misura è colma. Le insolenti, deliranti risposte dei parlamentari Pdl e dei loro capigruppo all’allarme lanciato dal presidente della Repubblica sono inaccettabili. Guardando agli interessi dell’Italia, soprattutto delle classi più deboli, non sono venute meno le ragioni di un governo che affronti questa congiuntura terribile e realizzi alcuni cambiamenti economici e istituzionali, pur in assenza di una maggioranza politica. Una resa all’ingovernabilità, dopo aver raccontato al mondo che ci stavamo preparando alla presidenza europea del 2014 e all’Expo del 2015, avrebbe l’effetto di accelerare il declino del Paese, di rendere ancora più improbabile un cambiamento futuro, di aprire la porta a nuove ondate speculative contro i risparmi degli italiani e i patrimoni delle imprese. Ma Berlusconi è totalmente disinteressato all’Italia. È pronto a far saltare i fragili equilibri di un sistema vicino al collasso nel disperato tentativo di sottrarsi a una sentenza definitiva. Ed è pronto a portare il ricatto al vertice delle istituzioni. Il Capo dello Stato ha giustamente definito «inquietanti» le dimissioni di massa, annunciate dai parlamentari Pdl nel caso …

“G8, la catastrofe della Maddalena”, di Carlo Bonini

Nel 2009 avrebbe dovuto ospitare il vertice dei grandi della Terra. Ma il trasferimento del summit a L’Aquila rese i lavori portati a termine a tempo di record, con costi ingentissimi, inutili o quasi. L’ex Arsenale, promise Guido Bertolaso all’epoca plenipotenziario della Protezione Civile, aveva un destino da alberghi di lusso e yacht club. Le previste bonifiche a mare, non effettuate, hanno bloccato il turismo. I costi rischiano di lievitare ancora. E di molto. Mentre Regione, ministero dell’Ambiente e Comune si scaricano le responsabilità del disastro LA MADDALENA – Esistono catastrofi che il silenzio in cui sono state sprofondate, se possibile, rende ancora più intollerabili. E il G8 sull’Isola della Maddalena è una di quelle. Quattrocento milioni di euro di denaro pubblico hanno consegnato 27mila metri quadrati di edifici, 90mila metri di aree a terra e 110mila di mare al nulla di un progetto privato di fatto mai partito (un polo di lusso per la vela gestito dalla Mita Resort dell’ex presidente di Confindustria Emma Marcegaglia). Ai veleni liberati dai fondali della darsena dell’ex Arsenale …

Paestum (Sa) – Stati Generali dell’Archeologia – BMTA

L’area adiacente al Tempio di Cerere (Salone Espositivo, Laboratori di Archeologia Sperimentale e 2 Sale Convegni), il Museo Archeologico Nazionale (ArcheoVirtual, Conferenze, Workshop con i Buyers Esteri), la Basilica Paleocristiana (Conferenza di apertura, ArcheoLavoro ed Incontri con I Protagonisti) sono le nuove location della XVI edizione della Borsa d’intesa con il MiBAC, al fine di valorizzare al meglio l’area archeologica della città antica di Paestum. Si segnala per venerdì 15, presso il Museo ore 14.00 – 19.00 ____________________________________________________________________________________ STATI GENERALI DELL’ARCHEOLOGIA “IL PUNTO SULLA PROFESSIONE” a cura della Direzione Generale per le Antichità del MiBACT in collaborazione con ANA Associazione Nazionale Archeologi, CIA Confederazione Italiana Archeologi, ASSOTECNICI introduce Luigi Malnati Direttore Generale DG per le Antichità partecipano Salvo Barrano Presidente ANA Irene Berlingò Presidente ASSOTECNICI Adele Campanelli e Marco Minoja Rappresentanti dei dirigenti archeologici della Conferenza dei dirigenti del MiBACT Alessandro Pintucci Presidente CIA Angela Pontrandolfo Coordinatore Consulte Universitarie di Archeologia intervengono Manuela Ghizzoni Vice Presidente VII Commissione Cultura, scienza e istruzione Camera dei Deputati Andrea Marcucci Presidente VII Commissione Istruzione pubblica, beni culturali Senato …

“Una nuova idea di nazione”, di Michele Ciliberto

Quando si affronta la questione dell’immigrazione, occorre essere consapevoli di un dato fondamentale: oggi è in corso di profonda trasformazione l’idea di nazione, un processo strettamente connesso alla crisi del modello moderno di Stato. Cioè di quel modello imperniato su un rapporto organico tra Stato, nazione, territorio. Non a caso, la storia dell’Europa moderna, arrivata ormai alla sua conclusione, si configura proprio come una lunga vicenda di Stati nazionali territorialmente concepiti e costituiti. È difficile periodizzare questo processo, e dire quando esso sia entrato in una fase di crisi. Per quanto riguarda l’Italia, è un fenomeno che diventa visi- bile negli anni Settanta, nel vivo di trasformazioni strutturali e culturali che investono in profondità il nostro Paese. La vicenda della Lega si situa in questo contesto, ed è significativa in un duplice significato. Anzitutto perché è in- dice della crisi dello Stato nazionale moderno; in secondo luogo perché essa cerca di risolvere questa crisi attraverso la costruzione di una microentità statale di carattere regionale, territorialmente definita e rivendicata, fino ad assumere toni di carattere etnico, …

“La riscoperta del pubblico”, di Patrizio Bianchi

È esploso il caso Telecom Italia e d’improvviso un paese, che per anni ha nascosto le proprie responsabilità nei confronti del proprio sviluppo, scopre quanto rilevante sia disporre di grandi reti, di grandi imprese e progetti industriali. Nessuno sembrava voler porre il problema quando il gruppo Agnelli pretese di governare l’allora privatizzata Telecom con quote marginali. O quando oscuri imprenditori bresciani dettero l’assalto al cielo della grande finanza, o quando Pirelli si impossessò dei grandi asset, anche immobiliari, del campione delle telecomunicazioni. Le grandi privatizzazioni degli anni novanta, che portarono alla chiusura dell’Iri, vennero realizzate- sia pur sotto forte pressione europea – con un chiaro disegno strategico; bisognava disporre di grandi gruppi privati ma regolati pubblicamente, da lanciare sul nuovo mercato europeo che si stava creando con l’euro. Le privatizzazioni dei grandi servizi pubblici dovevano permettere del resto una liberalizzazione dei servizi, con l’accesso di nuovi operatori, così da far aumentare la concorrenza ed aumentare i vantaggi per i consumatori. Ma i consumatori sono anche cittadini ed aldilà di più o meno consistenti vantaggi di …

“I Sindacati allarmati scrivono a Letta: incontro urgente”, di Massimo Franchi

«Un urgente incontro in vista dell’adozione delle misure necessarie ». Cgil, Cisl e Uil lo chiedono al governo sulla vicenda Telecom. La lettera è firmata dai segretari generali delle tre confederazioni sindacali, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti e per mittenti ha il presidente del Consiglio Enrico Letta e il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato. «La modifica dell’azionariato di Telecom Italia – si legge nella missiva – provoca conseguenze rilevantissime su tutto il comparto delle telecomunicazioni, settore strategico per il futuro del nostro Paese. Siamo a richiederle – conclude la lettera – un urgente incontro per un esame della situazione in vista dell’adozione delle misure necessarie ». La risposta del governo è stata immediata. Ma, come nel caso della legge di stabilità, per ora non c’è una data per l’incontro. «Li incontro volentieri », ha twittato il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato. Poche e decise righe dunque per far emergere il più possibile nella vertenza Telecom la questione occupazionale, finora ai margini delle polemiche su italianità e sicurezza della rete, mentre negli …