Mese: Settembre 2013

“La sfida di Letta al Cavaliere”, di Ninni Andriolo

Una proposta politica: «prendere o lasciare» per un patto di governo che «non venga rimesso in discussione dopo il voto di fiducia». Né per la decadenza di Berlusconi dal Senato, che la giunta voterà nelle prima decade di ottobre, né per un nuovo eventuale problema giudiziario che possa investire il Cavaliere. Letta va all’attacco: «Non tiro a campare». E sulla stessa linea si schierano il Pd e i ministri democratici che si riuniscono per chiedere «un chiarimento totale e definitivo» con il Pdl. In attesa di questo salta il decreto per congelare l’aumento dell’Iva. «Inutile con la crisi incombente aumentare le tasse – spiega Letta ai ministri – Non è possibile esaminare alcun provvedimento economico senza un preventivo chiarimento politico». E Berlusconi si assume così anche la responsabilità di bloccare misure per non far lievitare il debito pubblico oltre la soglia del 3% e di lasciare senza risposte emergenze come l’Ilva, Telecom e Alitalia. Berlusconi incita i parlamentari a dimettersi? Cerca di determinare la paralisi del Parlamento? Gioca con il Paese facendo credere che la …

Anp: “Così spariscono autonomia e contrattazione di scuola”, di R.P. da La Tecnica della Scuola

Ma anche la Flc-Cgil è sulla stessa lunghezza d’onda. Sotto accusa la nota del Miur del 17 settembre scorso con cui si dà indicazione alle scuole di avviare la contrattazione facendo riferimento agli “avanzi” degli scorsi anni. La nota ministeriale 6348 del 17 settembre scorso segna di fatto la fine della contrattazione integrativa di istituto. La nota è di una limpidezza cristallina: le istituzione scolastiche, in attesa di conoscere l’effettiva consistenza delle risorse disponibili, potranno “provvedere unicamente alla contrattazione delle risorse eventualmente rimaste disponibili provenienti dagli anni scolastici decorsi, secondo la destinazione definita dalla medesima contrattazione”. Se si tiene conto che ben poche scuole dispongono di residui dello scorso anno di una certa entità, è del tutto evidente che la contrattazione, almeno in questa fase, sarà del tutto impraticabile. Nella stessa nota, per la verità, il Miur sottolinea che “si rinvia a successiva comunicazione a seguire della necessaria intesa con le OO.SS., non ancora intervenuta in data odierna“. Questo significa che si aspetta di trovare un accordo con i sindacati per destinare una parte del …

“Analfabetismo paralisi e cura per l’Italia”, di Paola Casi

Le scrivo a nome di un gruppo di docenti di vari CTP dell’Emilia Romagna per segnalare una situazione di sofferenza che ci preoccupa come cittadini e come insegnanti di lingua italiana. Secondo un’opinione abbastanza diffusa, l’analfabetismo era una piaga che abitava la società italiana dei nostri progenitori e che si è sostanzialmente estinta nel secolo scorso. In Italia, sono in realtà ancora presenti invece casi di analfabetismo totale, a causa del quale circa il 5% delle popolazione tra i 16 e i 65 anni non è in grado di usare la lettura e la scrittura nemmeno in modo elementare. All’interno di questa allarmante percentuale, stanno anche molte persone che arrivano in Italia da altri paesi. Il livello di scolarità di molti migranti provenienti da contesti di estrema povertà o da paesi coinvolti in guerre è infatti attualmente al di sotto degli standard europei. La differenza rispetto agli analfabeti italiani di oggi o di un centinaio d’anni fa, sta soprattutto nel fatto che i nuovi arrivati spesso non padroneggiano la lingua italiana nemmeno sul piano del …

“L’insegnante che vorrei a lezione con Recalcati e Lodoli”, di Antonio Valentino

In queste settimane, segnate dall’inizio del nuovo anno scolastico e delle lezioni, giornali e riviste, cartacei e on line, si sono sbizzarriti a proporci i punti di vista di personaggi, generalmente noti e accreditati, del mondo dell’università e della scuola e della cultura in genere. Tra i non pochi che offrivano considerazioni con cui in ogni caso fare i conti, due soprattutto, di recente lettura (su la Repubblica dello scorso mercoledi), hanno richiamato la mia attenzione: Massimo Recalcati – psicanalista, tra i più noti in Italia, e professore universitario -, con l’articolo “Il Maestro riluttante. Cari professori non fate gli psicologi”) e Marco Lodoli – professore in un Istituto Professionale della periferia di Roma ed editorialista di Repubblica -, con “La scuola raccontata diventa un boom editoriale”. Le loro considerazioni mi hanno colpito per motivi diversi ma convergenti. Recalcati, perché, nel rappresentare le storture della nostra scuola – o quelle che a lui sembrano tali – individua, e ci propone, come “mito” per l’oggi, la professoressa Giulia, un’insegnante che, ai tempi in cui lui frequentava …

“Per combattere (davvero) la piaga del femminicidio”, di Rosa Calipari

La violenza sulle donne e il crescente numero di femminicidi rappresentano una vera e propria emergenza nazionale. E non c’è ormai giorno nel quale questa realtà non venga ribadita più o meno brutalmente da fatti o parole. Secondo me è necessario ammettere, per non affrontare la questione superficialmente, che si tratta di un fenomeno purtroppo radicato del nostro Paese, per molti anni ignorato e che oggi, per via dell’enorme ritardo accumulato, rischia di essere affrontato con la sola logica dell’emergenza, come si trattasse di un allagamento o di un terremoto. Nelle prossime settimane il Parlamento è chiamato a votare il decreto sulla violenza di genere, un appuntamento sul quale c’è una grandissima attesa. La ratifica della Convenzione di Istanbul è stato un primo importantissimo risultato ma il vero problema sarà quello di applicarla adeguando il nostro sistema con l’adozione delle norme mancanti e con l’innovazione di quelle esistenti. Al contempo, dovremo vigilare su quanto è già stato fatto, per dare continuità alle politiche necessarie affinché prevenzione, formazione, protezione e repressione risultino veramente efficaci. Non illudiamoci, …

“Cambiamo i trattati UE”, di Luciano Gallino

Poco prima delle elezioni, una nota rivista tedesca di studi politici ha pubblicato un articolo intitolato “Quattro anni di Merkel, quattro anni di crisi europea”. L’autore, Andreas Fisahn, non si riferiva affatto al rinnovo ch’era ormai certo del mandato alla Cancelliera, bensì al precedente periodo 2010-2013, in cui l’austerità imposta da Berlino tramite Angela Merkel ha rovinato i paesi Ue. Ma la sua diagnosi ci porta a dire che la riconferma di quest’ultima assicura che senza mutamenti di rilievo nelle politiche dell’Unione il prossimo quadriennio potrebbe essere anche peggio. Sui guasti pan-europei delle politiche di austerità come ricetta per risolvere la crisi, in nome della stabilità dei bilanci pubblici, non ci possono essere dubbi. I disoccupati nella Ue hanno superato i 25 milioni, di cui oltre 19 nella sola zona euro, e 4 in Italia. La compressione dei salari e dei diritti dei lavoratori ha creato decine di milioni di lavoratori poveri, a cominciare dalla Germania dove i salari reali, caso unico in Europa, sono oggi inferiori a quelli del 2000. Quasi ovunque sono stati …

“Il braccialetto elettronico che “spierà” lo stalker”, di Maria Elena Vincenzi

Un braccialetto per tenere gli stalker lontani dalle loro vittime. E, in più, via libera alle intercettazioni telefoniche. Le commissioni Giustizia e Affari Costituzionali hanno approvato due emendamenti al decreto legge sul femminicidio che introducono una nuova stretta sulle condotte persecutorie, questo lo spirito, una maggiore tutela delle vittime. LE MODIFICHE prevedono la possibilità di usare le intercettazioni telefoniche anche per il reato di stalking ma soprattutto l’utilizzo di una serie di strumenti elettronici per tutelare le donne. I braccialetti, ma non solo. Nell’emendamento si fa riferimento anche ad altre forme di telecontrollo che possono essere applicate a chi è stato destinatario di un provvedimento cautelare di allontanamento dalla casa familiare (come previsto dall’articolo 282bis del codice di procedura penale). Le variazioni che dichiarano guerra ai reati “sentinella”, quelli che spesso sono l’anticamera di ulteriori violenze, sono state approvate all’unanimità dalle commissioni, ma va registrato che al momento del voto in aula c’era un solo deputato del Pdl. Soddisfatta la promotrice Alessia Morani (Pd): «La norma risponde anche all’auspicio che il ministro Cancellieri aveva fatto …