“Sto dalla parte dei lavoratori la crisi può travolgere altre aziende”, di Roberto Mania
«La nostra prima preoccupazione sono i lavoratori », dice il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato. La decisione dei Riva di mettere in libertà i 1.400 dipendenti degli impianti dell’acciaio non era affatto attesa. È arrivata improvvisa anche sul tavolo del governo. Appena tornato da L’Aquila, dove aveva partecipato ad un convegno, Zanonato si è chiuso nel suo ufficio in Via Veneto insieme al sottosegretario Claudio De Vincenti e al capo della task force per le crisi aziendali Giampiero Castano, per riaprire il dossier Ilva. Ha convocato i sindacati. Ha chiamato il presiedente dell’Ilva, Bruno Ferrante, e il commissario Enrico Bondi. Ha contattato il premier Enrico Letta, impegnato a Venezia nella trilaterale Italia, Slovenia e Croazia. Poi ha annullato il suo intervento alla festa della destra sociale di Atreju dove avrebbe dovuto parlare di crisi industriale. Il caso Riva è una nuova emergenza. Ministro, come giudica la decisione dei Riva? Una ritorsione, un ricatto nei confronti dei lavoratori, cioè la parte più debole, oppure una scelta obbligata di fronte al sequestro dei beni imposto dalla …