Riva, i PM contro l’azienda: “non c’è divieto d’uso dei beni”, di Laura Matteucci
Una nota della Procura di Taranto sconfessa la posizione del gruppo Domani mobilitazione unitaria. La serrata costa almeno 2,4 miliardi. Mentre i sindacati spingono per il commissariamento del gruppo e per un decreto, chiedendo la riapertura degli stabilimenti, la Procura di Taranto fornisce la propria chiave di lettura su quello che sta accadendo al gruppo Riva Acciai. Il provvedimento di sequestro nei confronti di 13 società collegate al gruppo, eseguito dalla Guardia di Finanza di Taranto mercoledì scorso, «non prevede alcun divieto di uso» dei beni aziendali sequestrati – dice una nota del procuratore Franco Sebastio. In altre parole, i sequestri «non pregiudicano l’attività produttiva», e peraltro «il custode-amministratore » nominato dall’autorità giudiziaria «è autorizzato ex lege a gestire eventuali necessità di ordine finanziario ». Una risposta che rimanda ufficialmente al mittente, cioè ai vertici di Riva, le accuse di aver causato la fermata degli impianti, come fosse un atto dovuto dopo il provvedimento giudiziario. Se il gruppo ha deciso di chiudere sette forni elettrici dell’area a caldo dell’Ilva di Taranto (nelle province di Cuneo, …