Giorno: 30 Settembre 2013

“I diversamente berlusconiani”, di Francesco Merlo

Alfano “diversamente berlusconiano” sembra il Sordi dell’otto settembre: «Inaudito. L’alleato è passato al nemico». Di sicuro nessuno ha il linguaggio degli Scilipoti e dei Di Gregorio, ma tutti hanno quello della sofferenza vera. Certo, il «siamo e restiamo berlu- sco-nia-ni» ci fa sorridere perché è un paradossale rimprovero a Berlusconi di non essere più berlusconiano, con l’idea pasticciona e comica che il vero Berlusconi sono loro. E tuttavia il loro lessico non è da traditori ma da traditi e da umiliati. Cicchitto, per esempio, che è stato il primo a tirare fuori la testa dalla trincea, si sente ferito, non solo nella sua intelligenza e nella sua storia, ma anche nella sua qualità di consigliori: «Una decisione così importante non si può prendere senza discuterne con il gruppo dirigente», cioè con lui. E si capisce che Cicchitto, come dice, resterà con Berlusconi, o per lo meno con il Berlusconi a immagine e somiglianza di Cicchitto, il quale a sua volta pare diventato improvvisamente Habermas e dunque non più fedele a quell’altro Berlusconi al quale giura …

“Università, decreto di programmazione: stop all’apertura di nuovi atenei”, di Corrado Zunino

Un ministro dell’Istruzione iperattivo, malgrado i venti di crisi che soffiano sul governo, ha firmato la nuova versione del decreto sulla programmazione triennale (2013-2015) delle università. Dice alcune cose importanti, il decreto ministeriale. Dice che in Italia non ci sono le condizioni per aprire nuove università pubbliche: le sessantotto esistenti (più tre promosse da enti pubblici non statali) sono sufficienti, e sufficientemente indebitate. Un nuovo ateneo potrà nascere solo da una fusione: uno al posto di due, come già è accaduto con l’Università di Modena e Reggio Emilia. Maria Chiara Carrozza non ha cancellato alcuna università (in Grecia, per confronto, ne sono state cancellate otto), ma ha scritto che i finanziamenti di Stato arriveranno tenendo conto delle sforbiciate che i singoli atenei daranno ai loro rami secchi: corsi di laurea senza pubblico e con scarso appeal per il mondo del lavoro, corsi di laurea realizzati oggi in sedi decentrate. Il blocco ai nuovi atenei riguarda anche le “realtà telematiche”. La possibilità di aprire nuove università private sarà invece “subordinata a un rigido controlli del ministero”. …

“La via Emilia ferita dal terremoto riprende la marcia”, di Aldo Bonomi

Continuo a cercare, per continuare a capire la metamorfosi, territori resilienti, capaci di adattarsi al trauma del cambiamento, smart land e piattaforme produttive che intrecciano funzioni urbane e distretti produttivi in cambiamento e geocomunità di area vasta dove cambiano e si evolvono le comunità locali fatte di campanili, capannoni e il Comune, con il sindaco a cui si torna per ricercare uno spazio di posizione adatto al competere. La via Emilia, la piattaforma emiliana che va dalla logistica di Piacenza fino a Bologna mi pare terreno fertile per i miei microcosmi. Nel 2011, dentro la crisi, rappresentanze del lavoro e delle imprese in mutamento e la Regione si impegnarono per un patto per la crescita intelligente, sostenibile, inclusiva. È di questi giorni il rappresentarsi in fiera, al Cersaie, di un distretto storico, quello ceramico di Sassuolo, che si evolve aprendosi agli investimenti stranieri, senza con questo perdere identità produttiva locale e anzi usando i flussi in entrata per aumentare i flussi in uscita. Per il mutamento della comunità locale basta citare Novellara, che tiene assieme, …