“Dignità”, di Roberto Napoletano
Il comportamento di Silvio Berlusconi non è dignitoso e suggella un’esperienza politica che si chiude sotto il segno di un permanente conflitto di interessi. Invece di occuparsi di cose serie (il lavoro che non c’è e il risparmio da proteggere) chiede al “suo” partito di spendersi in toto per occuparsi dei problemi giudiziari di una persona (cioè lui) che ha avuto tre gradi di giudizio per difendersi e rifiuta il verdetto finale ponendo se stesso (grave) e l’Italia (gravissimo) fuori dalle regole dello stato di diritto. Questa è la realtà. Sbaglia Berlusconi (molto) e sbaglia (soprattutto) chi nel suo partito lo incoraggia o gli va dietro voltando le spalle al Paese e confermando l’impronta padronale di una forza politica che rischia di congelare sotto una cappa nefasta la rappresentanza di istanze di centro e di centrodestra attente alle vere emergenze degli italiani e ancora molto diffuse nel corpo vivo del Paese. Due anni fa l’Italia era uscita da tutti i portafogli e questo giornale si è assunto la responsabilità di segnalarlo con un titolo a …