“Ghizzoni: sui ‘Quota96’ non ci arrendiamo”, di Alessandro Giuliani
C’è tanta amarezza. Il personale della scuola che attendeva una deroga per liberarsi dalle sabbie mobili della legge Fornero stavolta ci credeva davvero. Tanti rappresentanti del nuovo Governo, compreso il ministro Carrozza, avevano speso parole di interessamento. I pareri delle commissioni parlamentari erano stati tutti a favore. Come le dichiarazioni di tanti esponenti politici oggi presenti sui banchi del parlamento Invece, per il secondo anno consecutivo, per migliaia di ‘Quota96’ (docenti e Ata con almeno 35 anni di contributi e 61 anni di età anagrafica) è arrivata la doccia fredda: le porte della pensione sono rimaste chiuse. E quelle della scuola, dopo la pausa estiva, si sono riaperte. A mettersi di traverso, è stata la Ragioneria Generale dello Stato. Che, oltre a rilevare il problema della mancanza di fondi, tra i 100 e i 200 milioni di euro, ha fatto rilevare quanto sarebbe stato pericoloso concedere quella deroga: per gli economisti dalla PA il via libera alla scuola avrebbe scatenato la stessa rivendicazione da parte di centinaia di migliaia di dipendenti di altre amministrazioni. Con …