Mese: Agosto 2013

“Crescono solo le facoltà tecniche atenei impoveriti da 5 anni di recessione”, di Agnese Ananasso

La crisi economica forse sta per allentare la morsa sull’Italia, ma restano sul campo gli effetti devastanti della più pesante recessione del dopoguerra per il nostro Paese. Rovine che non risparmiano l’università e le prospettive dei giovani e delle loro famiglie. Un percorso sempre più lungo e costoso, tra corsi di perfezionamento e master, e sempre meno propedeutico ad un posto di lavoro stabile. Datagiovani ha elaborato per Repubblica i numeri del Miur, mettendo a confronto l’anno accademico appena terminato con quello pre-crisi del 2007/2008 (per intenderci, i mesi dello scandalo subprime e del crac Lehman Brothers. L’inizio della fine). In 5 anni si sono registrate 38.340 immatricolazioni in meno, pari a una flessione del 12,5%, più evidente nel Mezzogiorno dove 24mila ragazzi hanno rinunciato a rincorrere la laurea. Considerando solo Sud e Isole le iscrizioni sono diminuite del 20%, mentre al Nord si parla di cifre più contenute, nell’ordine del 5%. La maglia nera spetta alla Sardegna (—23%) mentre limitano i danni Lombardia (—2,8%), Veneto ed Emilia Romagna (entrambe a — 4% circa). Ma …

“Gli aereoplanini di Silvio”, di Filippo Ceccarelli

Il mezzo è dunque il messaggio, e sulla coda dei bimotori Aertraining il prodotto commerciale Berlusconi, invero al momento messo piuttosto maluccio, svolazza e insieme incombe sull’orizzonte degli stabilimenti balneari. DAL Twiga, in prudente caffettano bianco, Santanché fotografa il velivolo che si perde tra cielo e mare: “Forza Italia, Forza Silvio”. Con la consueta fantasia il Pd risponde volantinando tra gli ombrelloni, ma da Filadelfia, in Calabria, si deve pur segnalare l’iniziativa di un circolo democratico che ha fatto decollare un Piper recante l’amena scritta: “GraziaUnCazzo”. Mentre i grillini, forse paventando di restare indietro nella ricorsa, invocano i bagnanti affinché al passaggio degli apparecchi si uniscano in lunghe catene umane oppure disegnino sull’arenile delle enormi V, “che sta per quel che volete” ammicca su Facebook l’ineffabile Crimi. In questo senso esiste già una foto, ma non si capisce se si tratta di un fotomontaggio. Ciò detto, e più in generale, il sospetto è che la campagna aeronautica di mezza estate e la pretesa guerra delle spiagge segnino un altro triste passaggio verso la megalomania invasiva …

“Stalking, nell’abisso delle 10mila denunce”, di Adriana Comaschi

Il Viminale ha appena diffuso i dati sui femminicidi (è donna il 30% delle vitti- me) e sulle denunce per stalking nell’ultimo anno (quasi 10mila), e già la cronaca incalza le statistiche, le sopravanza. In un crescendo che forse sollecita qualche riflessione sull’operatività dell’ultimo decreto del governo in materia, che la Camera – presente la presidente Laura Boldrini – incardinerà a breve, martedì 20, con immancabile polemica del Movimento 5 stelle («è un mero adempimento, nessuna riapertura dei lavori, si convochi invece la capogruppo» attacca Roberto Fico). «Bene la diffusione dei dati da parte del ministero – osserva ad esempio Angela Romanin della Casa delle donne per non subire violenza di Bologna – ma dobbiamo chiederci cosa succede dopo le denunce». Solo nelle ultime ore si registrano tre storie di ‘ordinaria’ violenza contro le donne – mentre a Genova viene indagato l’ex marito della donna sfregiata con l’acido lunedì. A Napoli finisce a Poggioreale Gianfranco Masullo, 41 anni, per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Una richiesta di aiuto al 112 mette fine – fino …

“Tra i due eserciti divisi dal Nilo”, di Bernardo Valli

Il venerdì della “collera”, decretato dai Fratelli musulmani, è cominciato sul ponte 15 maggio, tra le due sponde del Nilo. È là che ci sono stati i primi morti, per quel che mi è capitato di vedere. Ingrossato dai fedeli usciti dalle moschee, dopo le preghiere del venerdì, il corteo islamista proveniente dai sobborghi nord orientali era diretto a piazza Ramses, nel cuore della capitale, dove era prevista una grande manifestazione. L’avanguardia, con la bandiera egiziana e quella nera dell’Islam, è stata fermata in mezzo al ponte da una grandine di pallottole. Erano tiri di intimidazione che si incastravano nell’asfalto a qualche metro davanti ai ragazzi in prima fila. Un proiettile di rimbalzo ha ferito alla gamba destra un mingherlino, di non più di diciotto anni, che gridava a squarciagola «no al golpe militare» e «Dio è grande». È stato un parapiglia. C’era chi ordinava di avanzare, e dava l’esempio continuando a marciare verso l’altra sponda del Nilo; chi sfoderava un fucile fino a quel momento nascosto e si appostava dietro al parapetto; e chi …

“La filosofia dell’ombrellone”, di Massimo Adinolfi

A Ferragosto è facile strappare un consenso generale intorno a questa proposizione: sotto il sole agostano, l’ombrellone è un bisogno naturale. Come resistere senza un po’ d’ombra? In realtà, nulla è meno ovvio. Ci si potrebbe accontentare di un cappellino. Soprattutto si potrebbe contestare che sia na- turale l’esposizione prolungata al sole. Il bisogno dell’ombrellone è insorto d’altronde in una condizione storicamente determinata, quella novecentesca del turismo di massa. «L’ombrellone» di Dino Risi costituisce il documento inoppugnabile di una precisa epoca storica, purtroppo lontana. Esattamente 50 anni dopo il film, nel 2005, il leader dell’Ulivo Romano Prodi ebbe a dire che si augurava un Paese con meno yacht e più ombrelloni, non sospettando che di lì a poco sarebbe venuta meno la scelta: non meno di una cosa e più dell’altra, ma purtroppo meno di entrambe. Volendo però filosofeggiare non sotto l’ombrellone ma proprio a tal proposito, va detto che sin da quando Platone provò a tracciare i confini di una città «sana», non ancora gonfiata da pretese arbitrarie, è stato difficile indicare la soglia …

“Ferragosto”, di Marino Niola

Da antica festa pagana a nuovo capodanno del turismo last minute. Da tradizionale celebrazione dell’Assunta a ultima liturgia del tempo libero. Da giorno sacro al riposo, contadino e operaio, a migrazione stagionale del popolo delle vacanze. E adesso che quel popolo è diventato interinale, disperso, insicuro del presente e incerto sul futuro, anche il Ferragosto si adegua. E diventa liquido, interstiziale, frugale. Un’autentica spending review delle ferie, per far fronte a una crisi che spesso ci fa rimpiangere il passato e ci costringe a reinventare il presente. In effetti, come tutte le festività, la pausa agostana assume gli umori del momento. E questo ne spiega le continue trasformazioni. Come dire che la parola resta mentre i comportamenti e gli atteggiamenti cambiano. Ma non del tutto. Perché anche nel nostro frenetico Ferragosto mordi e fuggi resta comunque qualcosa del rito di passaggio. Dell’avvicendamento tra la stagione vecchia e la nuova, che noi continuiamo di fatto a celebrare. A modo nostro. Mescolando vecchio e nuovo, sacro e profano, consuetudini famigliari e abitudini affluenti. Col risultato di farne …

“Cosa c’è dietro l’attacco al presidente”, di Michele Prospero

Cosa si muove dietro l’attacco reiterato di certi ambienti politico-culturali contro il Presidente della Repubblica? Tra gli affondi spericolati dei falchi della destra, le giravolte aggressive di Grillo e le sciabolate provenienti da un giustizialismo antipolitico caldeggiato da influenti giornali-partito, esiste una grande convergenza nel puntare il fuoco contro il Quirinale. C’è di sicuro del metodo in così tanta follia. E in effetti, entro una crisi di sistema che potrebbe subire in qualsiasi momento una improvvisa torsione catastrofica, il Colle è rimasto l’essenziale elemento di tenuta dell’ordinamento repubblicano. Franati sono i partiti, che per la loro evanescenza ed elevata frammentazione interna non possono più operare come reali fattori di stabilizzazione. Il Parlamento versa in un continuo stato di affanno per la presenza di un tripolarismo polarizzato che impone rimedi di emergenza e sollecita continui sforzi del Colle per costringere gli attori in campo ad adottare un minimo di razionalità strategica. Il valore politico della stabilità è al centro della politica istituzionale dell’ultimo Napolitano. La tenuta del quadro parlamentare è da lui percepita come un elemento …