Il 20 agosto l’amministrazione centrale farà finalmente sapere se è stata accolta dal Mef la proposta delle 15mila assunzioni (11.500 docenti e 3.500 Ata). Nella convocazione, però, si parla solo di docenti: il timore è che anche quest’anno i posti di amministrativi, tecnici ed ausiliari possano essere “congelati”, sempre in attesa di capire il destino dei prof inidonei.
Ci siamo. Con almeno una decina di giorni di ritardo rispetto al passato, il Miur ha convocato i sindacati per il 20 agosto alle 15,30: l’incontro servirà a comunicare gli esiti della richiesta formulata al ministero dell’Economia e delle Finanze di 15mila immissioni in ruolo (11.500 docenti e 3.500 Ata).
La notizia è stata confermata dal ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrrozza, che rispondendo ai microfoni di RaiNews24 a proposito dell’allarme lanciato in questi giorni da sindacati e studenti per il ritardo nelle nomine degli insegnanti nelle scuole ha detto: “siamo al lavoro e domani (20 agosto n.d.r.) daremo l’informativa per l’immissione in ruolo dei docenti”.
Va sottolineato che nella convocazione si parla solo di docenti. Speriamo di sbagliarci, ma questo potrebbe voler dire che si ripeterà quanto accaduto l’anno scorsi di questi tempi: per amministrativi, tecnici ed ausiliari si attende la definizione della vicenda dei docenti inidonei e degli Itp assorbiti dagli ex enti locali.
E anche per i docenti i problemi non mancano: ammesso che il Miur sia già in grado di comunicare la suddivisione provinciale del contingente, in diverse regioni non sono state ancora pubblicate le graduatorie definitive dei concorsi a cattedra. Si tratta di una mancanza importante, perché i nominativi dei vincitori del concorso sono indispensabili agli Usr per assegnare la metà delle cattedre da assegnare su ogni tipologia di insegnamento o classe di concorso. Laddove mancano, intanto, si potrebbe procedere alle assunzioni tramite GaE.
Tra poche ore ne sapremo di più.
La Tecnica della Scuola 20.08.13
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Scuola, caos nomine. Carrozza: «Chiariremo»
Oggi il ministero dell’Istruzione darà «un’informativa sull’immissione in ruolo dei docenti». Lo ha annunciato, in una intervista a Rainews24, il ministro dell’Istruzione Maria Grazia Carrozza rispondendo così alle polemiche sollevate dai sindacati circa l’immissione in ruolo dei docenti per il prossimo anno scolastico. Carrozza ha aggiunto: «I sindacati e i docenti fanno il loro lavoro e li capisco. In un certo senso sono dalla loro parte. La scuola non deve essere un portafoglio da cui attingere per coprire altre voci della spesa pubblica». A sollevare dubbi e polemiche sul regolare avvio dell’anno scolastico erano stati, nei giorni scorsi, i sindacati che denunciavano i ritardi nelle nomine in quelle regioni in cui la scuola riprenderà tra il 10 e il 12 settembre. «La norma impone ai provveditorati di effettuare tutte le nomine del personale entro il 31 agosto aveva spiegato Domenico Pantaleo, segretario generale della Flc Cgil ma non abbiamo ancora avuto notizia di immissioni in ruolo. E la situazione rischia di essere ancora più grave per i supplenti, che mancheranno a migliaia». Una situazione caotica che si era verificata già lo scorso anno quando l’11 settembre rimanevano ancora scoperte 24mila cattedre: il 32% per cento delle supplenze assegnate. «Quest’anno ci saranno più classi scoperte dello scorso anno, più precari senza contratto e più caos negli uffici scolastici periferici costretti a fare le operazioni in tempi strettissimi», concludeva Pantaleo.
L’Unità 20.08.13
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