Giorno: 14 Agosto 2013

“In nome della legge”, di Massimo Giannini

Avevano preso l’impunità giudiziaria e l’avevano chiamata “agibilità politica”. L’ennesimo trucco, etico e politico, che violenta le parole e la verità. Per fortuna, il tentativo, tecnicamente eversivo, è fallito. Giorgio Napolitano rompe l’assedio che da settimane Berlusconi e le truppe del Pdl avevano lanciato intorno al Colle. E lo fa nel modo più fermo, chiaro e inequivoco. Lo fa da vero garante della Costituzione, quale è sempre stato nel corso di uno dei settennati più difficili dal dopoguerra. Lo fa da vero custode dei valori repubblicani, che vedono nell’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge e nel principio di bilanciamento e separazione dei poteri due capisaldi irrinunciabili per il buon funzionamento della vita democratica. Il comunicato del Quirinale ha una doppia chiave di lettura, che cambia e ridefinisce il corso della legislatura, in nome della legalità e della stabilità. C’è una chiave di lettura costituzionale, che ruota intorno a tre cardini principali. Il primo cardine: le sentenze, specie se definitive, vanno sempre e comunque applicate. Dunque, non c’è spazio per scorciatoie o manipolazioni: …

Dichiarazione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sulla sentenza Berlusconi

“La preoccupazione fondamentale, comune alla stragrande maggioranza degli italiani, è lo sviluppo di un’azione di governo che, con l’attivo e qualificato sostegno del Parlamento, guidi il paese sulla via di un deciso rilancio dell’economia e dell’occupazione”. E’ quanto si legge in una dichiarazione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. “In questo senso – ha continuato il Capo dello Stato – hanno operato le Camere fino ai giorni scorsi, definendo importanti provvedimenti; ed essenziale è procedere con decisione lungo la strada intrapresa, anche sul terreno delle riforme istituzionali e della rapida ( nei suoi aspetti più urgenti ) revisione della legge elettorale. Solo così si può accrescere la fiducia nell’Italia e nella sua capacità di progresso. Fatale sarebbe invece una crisi del governo faticosamente formatosi da poco più di 100 giorni; il ricadere del paese nell’instabilità e nell’incertezza ci impedirebbe di cogliere e consolidare le possibilità di ripresa economica finalmente delineatesi, peraltro in un contesto nazionale ed europeo tuttora critico e complesso. Ho perciò apprezzato vivamente la riaffermazione – da parte di tutte le forze di …

“Diritti da testimoniare”, di Chiara Saraceno

Non basta il decreto legge sul femminicidio a fermare lo stillicidio ormai quotidiano di uccisioni di donne, spesso da parte di mariti, fidanzati, amanti. Come non basteranno le norme contro l’omofobia, se e quando verranno mai approvate, a difendere le persone omosessuali dalla fatica di una vita quotidiana sempre ostaggio della (in)tolleranza e del disprezzo di persone che non solo credono di avere il monopolio della normalità, ma se ne fanno scudo per dar corso ai propri impulsi peggiori. Chi uccide va punito, chi minaccia di uccidere, o comunque tormenta, va fermato e se del caso punito. Le leggi servono a definire un confine anche penalmente, e non solo moralmente e culturalmente, invalicabile. Non si uccide per amore o per gelosia. Tantomeno queste possono essere invocate come attenuanti. Non si può utilizzare l’omosessualità come insulto e come causa di discriminazione e dileggio sistematici. Per questo le leggi hanno anche una funzione comunicativa; fanno parte del discorso pubblico su come una società considera se stessa e le proprie relazioni. Le resistenze del Parlamento italiano a varare …