“Il 25 luglio è arrivato il cavaliere si rassegni”, di Eugenio Scalfari
Ho già ricordato qualche giorno fa quanto accadde a Roma il 25 luglio del 1943 di cui ricorre quest’anno il 70° anniversario. Mi sembrava attuale: la liquidazione di Mussolini votata con larga maggioranza dal Gran Consiglio del Fascismo, il supremo organo del regime, ben più importante d’un Parlamento che da tempo era di fatto inesistente. Nello Ajello ha ripercorso quella vicenda con dovizia di particolari e di riflessioni politiche e psicologiche, descrivendo un Duce ormai diventato consapevole d’una sconfitta storica e della rovina che incombeva tragicamente sul paese che per vent’anni aveva ipnotizzato e magato col carisma della sua egolatria e la religione del Capo inviato dalla Provvidenza a riportare l’Impero sui colli fatali di Roma. Nel frattempo è arrivata la sentenza della corte di Cassazione che condanna definitivamente il “boss” di Arcore a quattro anni di reclusione e alla pena aggiuntiva dell’interdizione dai pubblici uffici; il tema del 25 luglio è così diventato ancora più attuale. Berlusconi ha ancora cinque processi che incombono sulle sue vicende pubbliche e private, uno più gravoso dell’altro. Le …