Giorno: 7 Agosto 2013

“Il passo che manca per la ripresa”, di Franco Bruni

Enrico Letta celebra i primi cento giorni del suo governo documentando gli sforzi per far riprendere il Paese. Sforzi fatti, anche sulla scia del governo precedente, in una situazione politica difficilissima e in un quadro economico internazionale ancora debole. Giustamente il premier chiede fiducia e perseveranza per continuarli. Si diffonde l’idea che la congiuntura economica italiana stia smettendo di peggiorare. Un’idea supportata da dati aggregati e ufficiali, come l’andamento della produzione industriale, il cui lieve miglioramento, già avvertito da qualche settimana, è stato ora ufficializzato dall’Istat. Da tempo Saccomanni, che ieri ha detto di pensare che «la recessione sia finita», raccomanda di non sottovalutare l’effetto positivo dell’accelerazione dei pagamenti arretrati della Pubblica amministrazione. Miglioramenti risultano anche da evidenze meno ufficiali. Vanno bene numerose imprese, soprattutto nei settori dell’export di qualità, che stanno reagendo alle difficoltà degli ultimi anni con innovazione, ricerca, nuovo marketing, migliori relazioni con le organizzazioni sindacali. Con grande travaglio e attorno al triste serbatoio della disoccupazione, cambiano le imprese, la gente cambia mestieri, si adatta ai cambiamenti del mondo. Anche le banche, …

“L’Italia non mi ha voluto negli Usa batto il cancro”, di Eugenio Occorsio

Sono ore febbrili nel laboratorio di Antonio Iavarone alla Columbia University Medical School. Ha fatto il giro del mondo la notizia pubblicata da Nature Genetics che l’équipe guidata dal professore italiano ha realizzato una mappatura genetica completa del tumore al cervello, aprendo la strada alle terapie personalizzate. Un annuncio in grado di esaltare la comunità scientifica internazionale e di suscitare insperate aspettative per il terribile male. «Insieme con il tumore al pancreas, quello al cervello purtroppo è il più incurabile con un’aspettativa di vita media di non più di 15 mesi», spiega Iavarone. «Proprio di questo tumore mancava la mappa genetica. Ora stimiamo che il 15 per cento dei malati potrà curarsi selettivamente con farmaci già esistenti. Ecco la svolta». Ma il restante 85 per cento? «Qui scatta la corsa contro il tempo. Noi alla Columbia siamo ora in grado di realizzare in 24 ore una mappatura completa delle alterazioni genetiche in una cellula tumorale, l’operazione per intenderci che ha richiesto dieci anni di lavoro al team di Craig Venter quando tracciò la mappa del …