“Rosa, l’incubo di vivere con uno stalker”, di Laura Preite
«Ho paura, lui è una persona che non è abituata a perdere, le denunce lo hanno incattivito ancora di più, è un uomo capace di tutto». A parlare è una donna che ha ripetutamente denunciato il marito per stalking e maltrattamenti. Da un anno vive le conseguenze delle sue scelte coraggiose che l’hanno esposta ancor di più ai ricatti e alle minacce dell’uomo. Due figli, adolescenti, la chiamiamo Rosa anche se non è il suo vero nome. Quando ci sarà la sentenza per l’affidamento della figlia, aggiungerà il suo nome a questa storia «per aiutare altre persone», ma fino ad allora c’è l’anonimato. «Me lo ritrovo dappertutto, nonostante il decreto del giudice che ha vietato che lui si avvicini a meno di 500 metri, è sempre nel parcheggio dove lavoro» racconta Rosa. Ricostruisce le denunce: «L’anno scorso, prima dell’estate, decisi di lasciarlo, erano due anni che non lavorava più. Non contribuiva più alle spese, pretendeva sempre primo e secondo in tavola. A casa tutto doveva essere come diceva lui: i bimbi non dovevano accendere la …