Accolto odg Pd che impegna il Governo a inserire la norma nel primo provvedimento utile. Un altro passo in avanti per la prevenzione antisismica nelle zone del cratere è stato compiuto, in serata, alla Camera dei deputati, in sede di conversione del Dl sugli ecobonus. Il Governo ha accolto, infatti, un ordine del giorno presentato dai parlamentare modenesi del Pd Manuela Ghizzoni e Davide Baruffi che impegna l’Esecutivo a includere nel primo provvedimento utile la norma che estende gli sgravi fiscali del 65% (previsti per gli interventi di adeguamento sismico delle prime case e delle sedi di attività produttive) anche ai Comuni colpiti dal sisma 2012. Nelle more dell’aggiornamento degli elenchi sulla sismicità dei Comuni, infatti, la zona del cratere è ancora classificata in fascia 3 e sarebbe stata esclusa dall’agevolazione del 65% prevista per le zone sismiche 1 e 2 (ad esempio, il nostro Alto Appennino), fermandosi così agli sgravi generali del 50%, introdotti dal Governo Letta.
Se la norma fosse passata tal quale avrebbe potuto portare a una ingiusta discriminazione nei confronti di quelle aree, come quelle colpite dal sisma 2012, che pur avendo subito gravi danni a causa del terremoto ancora, almeno formalmente, sono collocate, nelle mappe, in una fascia sismica di non altissima pericolosità. E’ per questo che i deputati del Pd hanno messo a punto uno specifico ordine del giorno che impegna il Governo Letta a includere nel primo provvedimento utile la corretta applicazione dell’articolo 16 del decreto sugli ecobonus, la cui conversione in legge è stata votata, in serata, alla Camera. In sostanza, se non fosse intervenuto il Pd, la misura degli sgravi fiscali sarebbe stata del 50% (la norma generale voluta dal Governo Letta) e non del 65% come previsto per le attività di consolidamento sismico. “In serata – spiegano i deputati modenesi del Pd Manuela Ghizzoni e Davide Baruffi – il Governo ha accolto il nostro ordine del giorno. In esso, in maniera esplicita, si ribadisce che l’agevolazione del 65% (introdotta da questo Esecutivo e, grazie al lavoro dei senatori Pd, estesa anche al consolidamento antisismico) verrà applicata agli interventi di adeguamento sismico delle abitazioni principali e delle sedi di attività produttive non solo di quei Comuni che si trovano nelle zone classificate ad alta pericolosità sismica (fascia 1 e 2), ma anche dei Comuni colpiti dal sisma del 2012. Il Governo, infatti, si è impegnato a includere questa precisazione nel primo provvedimento utile”. I deputati Pd, quindi, con questa iniziativa politica, hanno evitato che, nelle more degli aggiornamenti delle mappe sismiche, i Comuni del cratere ricadessero nel campo di applicazione della misura agevolativa generale del 50%. “A fronte di emendamenti che prevedevano di estendere la platea del 65% a tutti gli 8mila Comuni italiani – commentano Ghizzoni e Baruffi – noi come Pd abbiamo preferito procedere in maniera più pragmatica e abbiamo portato a casa il risultato. Il Governo, infatti, ha accolto il nostro ordine del giorno”. Da notare, che, fra i Comuni ad alta sismicità sono compresi anche quelli dell’Alto Appennino modenese della zona attorno a Frassinoro che, come le ultime forti scosse hanno purtroppo dimostrato, insistono in un’area ad alto rischio sismico.