Fermi tutti: l’appello lanciato su Repubblica da Roberto Saviano e i pm antimafia è fondato. Il disegno di legge sul voto di scambio, approvato alla Camera e in discussione in commissione Giustizia al Senato, non va bene: bisogna riscrivere quelle parti del 416 ter del codice penale poco chiare che finirebbero per fare un favore ai mafiosi e rimetterebbero in discussione alcuni processi in corso. Lo stop arriva dal capogruppo del Pd Luigi Zanda. e di conseguenza il gruppo democratico ieri ha chiesto riaprire i termini per la presentazione degli emendamenti. Mantenendo però la sede deliberante, concessa dal presidente di Palazzo Madama. convinto che in quella sede si possono fare le modifiche.
Così i democratici potrebbero presentare due novità. «Vorremmo modificare le parti che riguardano il termine “procacciamento” aggiungendo la fattispecie della “promessa” che ora manca. – spiega il capogruppo in commissione Giuseppe Lumia -Occorre poi riportare il massimo della pena a 12 anni». Un colpo di scena che ha portato alla decisione di rinviare tutto ad un ufficio di presidenza che si riunirà lunedì o martedì della prossima settimana. Il testo licenziato con queste modifiche dovrebbe comunque poi tornare a Montecitorio.
Un percorso che deve fare i conti con il no di Pdl e grillini alla sede deliberante. Quelli del Movimento 5Stelle dicono che si può fare solo se c’è il parere favorevole di tutti i gruppi e loro non lo daranno. Perché, spiega il senatore Mario Giarrusso, a Grasso «era stato erroneamente detto che c’era l’unanimità. Era un segnale politico». Per noi, spiega «il testo risulta inaccettabile e abbiamo presentato degli emendamenti che chiederemo di votare. E al Pd diciamo di votarli con noi». In aula. Scenario che adesso accarezza anche il Pdl, minoranza in commissione. Per cercare qualche alleanza trasversale. E così si rischia che il voto slitti a dopo l’estate.
Il Pdl vedrebbe infatti far sparire dal testo la norma, voluta alla Camera, che il reato di voto di scambio scatti per «chiunque accetti consapevolmente il procacciamento di voti». Meglio allora rinviare. «Quello che sta accadendo è intollerabile. – dice allora Francesco Paolo Sisto – Tanto più se accade sulla scia di un articolo di Repubblica». Secondo Sisto, «simili incursioni nel lavoro meditato e condiviso delle Camere non devono essere consentite». Fabrizio Cicchitto, intanto, critica Saviano. «L’attacco che ha rivolto al testo 416 ter è del tutto pretestuoso». Saviano, dice Cicchitto, «evoca anche Cosentino nel senso che oramai si dovrebbero fare norme che ne assicurino la condanna in assenza di prove».
Il contrordine dei senatori democratici suscita però qualche malumore nei colleghi di Montecitorio che quelle norme che adesso si vogliono cambiare hanno approvato nel plauso generale. Malumori che vengono a galla. Donatella Ferranti, presidente della commissione Giustizia della Camera, dice che «sul 416 ter c’è un allarme del tutto infondato, che non fa bene nemmeno all’iter spedito di approvazione di questa legge al Senato ». E poi, chiede la Ferrante, i critici, a cominciare dal magistrato Raffaele Cantone, perché non hanno parlato prima?
La Repubblica 25.07.13