Da dove comincio, ora che devo parlare di Vincenzo? Dal suo amore per la letteratura o da quello per il cinema, da Roma o dal teatro, dalla musica o dalla politica? Che vita meravigliosa ha vissuto il mio amico Vincenzo! La dea della fortuna, vestita da dna, gli aveva regalato un’intelligenza da fuochi d’artificio e il volto bello di un senatore romano. Gliel’ho detto mille volte: «Tu hai Roma scritta in faccia». E poi la vita, agghindata dal caso, lo ha fatto incontra- re con Pier Paolo Pasolini che nella sua esistenza ha lasciato segni indelebili. Era- no legati da un filo invisibile, uno di quelli che a inventarli non ci si riesce. Il giorno in cui Vincenzo è nato, il due novembre, è lo stesso in cui Pier Paolo è stato ucciso. Per tutto il suo tempo Vincenzo ha viaggiato, tutta la vita ha viaggiato. Ha conosciuto porti dove non è stato, persone che non ha mai visto. È stato in tempi antichi, che non ha vissuto. La sua vita ne ha contenute mille …