La vicepresidente della Commissione Cultura guiderà una delegazione di parlamentari. Una delegazione di deputati della Commissione cultura della Camera, guidata dalla vicepresidente Manuela Ghizzoni, si recherà nella mattinata di lunedì 8 luglio in visita all’area archeologica di Pompei. L’obiettivo è verificare le condizioni del sito, lo stato di attuazione dei progetti, la situazione del personale. “Pompei, con la sua bellezza impareggiabile, deve diventare una risorsa, non un problema” dichiara la vicepresidente.
L’obiettivo è verificare le condizioni del sito, lo stato di attuazione dei progetti, la situazione del personale. La delegazione, guidata da la vicepresidente della commissione, la modenese Manuela Ghizzoni, e dalla deputata napoletana Luisa Bossa, ex sindaco di Ercolano, incontrerà la sovrintendente Elena Cinquantaquattro, il sindaco di Pompei Claudio D’Alessio, una delegazione di sindacati e lavoratori dell’area archeologica.
“Consideriamo Pompei una delle priorità del lavoro di recupero che il Governo deve fare sui beni culturali del nostro Paese – dice Luisa Bossa – la presenza sul posto dei deputati della Commissione risponde sia al bisogno di acquisire direttamente elementi di conoscenza sulla situazione sia a quello di manifestare la vicinanza del Parlamento a chi sta operando per il recupero di un presidio culturale di così straordinaria importanza”.
La delegazione, formata inoltre dai parlamentari democratici della commissione Cultura, Mara Carocci, Maria Coscia, Manuela Ghizzoni, Flavia Piccoli Nardelli, Gianna Malisani, Simona Malpezzi, Roberto Rampi e Maria Grazia Rocchi, visiterà i cantieri aperti coi fondi europei, incontrerà sindaco e i sindacati e affronterà la questione sulla necessità o meno di assumere nuove guide e custodi.
“In questi anni – spiega la vicepresidente Ghizzoni – le risposte non sono quasi mai state adeguate. Pompei, con la sua bellezza impareggiabile, deve diventare una risorsa, non un problema. Incalzeremo il ministro Bray perché dalla salvezza di Pompei passa la possibilità per il nostro Paese di costruire sui beni culturali un progetto di rilancio economico oltre che territoriale”.