Giorno: 4 Luglio 2013

Cratere sismico: mutui garantiti dallo Stato, sedato ogni dubbio

Ieri il presidente della Regione Errani ha chiarito una volta per tutte la questione. “Il Governo ha chiarito in modo netto che il contributo, per i cittadini e le imprese è garantito dallo Stato per tutto il periodo del mutuo, per tutta la durata e per l’intera somma riconosciuta dalla procedura. Questo e’ un impegno chiaro e preciso che risolve interrogativi che in queste settimane si erano diffusi” questa la dichiarazione di ieri del presidente della Regione Vasco Errani. Soddisfazione da parte di tutti i parlamentari modenesi. “Finalmente si scrive la parola fine ad una polemica pretestuosa, al limite del terrorismo psicologico, portata avanti nelle settimane scorse principalmente da esponenti del Movimento 5 stelle. La famosa ‘cambiale Errani’ è totalmente garantita, qualsiasi altra ipotesi è pura polemica politica figlia di interessi di parte”. Questo il primo commento dei parlamentari modenesi a seguito della dichiarazione rilasciata ieri dal Presidente Errani al termine dei lavori del Comitato istituzionale e di indirizzo riunito a Bologna. “E’ la dimostrazione – continuano i parlamentari – che quando si lavora in …

“Uguaglianza tra uomini e donne le astuzie della via francese”, di Stefano Montefiori

erto la parità tra uomo e donna non si può imporre dall’alto, un decreto non riuscirà a ottenere la fine delle ingiustizie… Però aiuta. Ieri Najat Vallaud-Belkacem, portavoce del governo francese e ministro per i Diritti delle donne, ha presentato il suo piano di lotta contro le diseguaglianze. Partendo, intanto, dalla fotografia della società francese. In media ogni donna dedica 4 ore e 1 minuto al giorno — l’uomo 2 ore e 13 minuti — ai lavori domestici. Tra questi aspirapolvere, cucina, stirare e spesa: 3h01 per le donne, 1h17 per gli uomini. Le donne guadagnano il 27 per cento in meno, sono poco rappresentate in politica (27 deputate, 14 sindache, 22 senatrici su 100) e nelle aziende: solo il 12 per cento dei capi sono donne. Le ragazze rappresentano il 70 per cento degli studenti in scienze umane e meno del 30 per cento di quelli in materie scientifiche: non certo perché le ragazze siano più portate per la letteratura, come per il lavoro a maglia, il pianoforte o i centrini di pizzo; anzi, …

“Perché ridurre gli ordini di acquisto”, di Claudio Sardo

Il Parlamento è il luogo democratico dove si assumono le decisioni politiche più importanti per il Paese, comprese quelle che riguardano il modello di Difesa e le linee di ammodernamento della tecnostruttura militare. Non sempre è stato così, ma la legge 244 approvata nella passata legislatura ha rafforzato il ruolo delle Camere, pur in presenza di una crescente interdipendenza dei sistemi d’arma. La riunione di ieri del Consiglio supremo di Difesa ha aperto una polemica perché il suo comunicato finale si riferiva, in modo esplicito, a una recente decisione del Parlamento sugli F-35 (avviare un’«indagine conoscitiva» prima di deliberare l’acquisto di nuovi velivoli). Tuttavia, se l’intento era ribadire il carattere ormai definitivo dell’impegno italiano sul programma F-35, il bersaglio polemico non può essere soltanto la larga maggioranza della Camera che ha votato la mozione, ma ad essa va aggiunto il governo stesso, che ha dato parere favorevole e non ha fatto valere le prerogative ora rivendicate dal Consiglio supremo. Al di là della polemica, però, resta il groviglio di un dossier molto controverso, che rischia …

“La Ue premia l’Italia: più flessibilità nei conti”, di Andrea Bonanni

“Ce l’abbiamo fatta”. Con questo tweet il premier Letta ha commentato ieri l’annuncio della Commisione Ue che ha concesso più flessibilità ai Paesi virtuosi, tra cui l’Italia, a patto però che si rispetti il tetto del 3% nel rapporto deficit-Pil. La Commissione europea riconosce il margine di flessibilità nei bilanci pubblici conquistato dai Paesi che, come l’Italia, sono usciti dalla procedura per deficit eccessivo. E nello stesso tempo cerca di fissare dei «paletti», delle regole che vincolino il governo ad un utilizzo virtuoso dei fondi (non molti) che saranno resi disponibili. Ieri il presidente della Commissione Barroso ha annunciato al Parlamento europeo «la concessione di deviazioni temporanee dal percorso del deficit strutturale verso gli obiettivi di medio termine » per i Paesi che rispettano il patto di stabilità. Tradotto dal gergo eurocratico, significa che la Commissione, nell’esaminare i bilanci nazionali del 2013 e del 2014, è disposta ad accettare che i Paesi in recessione, o con una crescita molto debole, possano derogare dal vincolo del pareggio strutturale di bilancio per fare investimenti produttivi, sempre a …

“Sconfitta la filosofia dei patti separati”, di Umberto Romagnoli

Probabilmente, gli esperti diranno che quella pronunciata ieri appartiene alla categoria delle sentenze manipolativo-additive. Di sicuro, sancisce l’incostituzionalità dell’art. 19 dello statuto dei lavoratori «nella parte in cui», come si legge nella nota. «non prevede che la rappresentanza sindacale aziendale sia costituita nell’ambito di associazioni sindacali che, pur non firmatarie di contratti collettivi applicati nell’unità produttiva, abbiano comunque partecipato alla negoziazione relativa agli stressi contratti quali rappresentanti dei lavoratori dell’azienda». Insomma, il testo legislativo rimane invariato, ma d’ora in avanti sarà costituzionalmente obbligatorio leggerlo come se la sua capacità inclusiva fosse esplicitata. Per un giurista è imbarazzante commentare una pronuncia giurisdizionale senza averne letto il testo. Cionondimeno, questo è uno dei casi in cui ciò che conta, e fa notizia, è la decisione in sé. In effetti, l’art. 19 era stato utilizzato per negare alla Fiom il diritto di cittadinanza nel gruppo Fiat a mo’ di sanzione per la mancata sottoscrizione e, al tempo stesso, per blindare un mini-sistema relazionale nel quale l’escluso non può essere ammesso. Come è noto, dopo la modifica referendaria de11995 …

“Il guanto di ferro”, di Bernardo Valli

I gnerali hanno messo in riga la rissosa società politica egiziana. Un golpe? Ci assomiglia. Ma un golpe bianco perché se è stata impiegata la forza militare, l’obiettivo non sembra la presa del potere. Ritenendosi i depositari della sicurezza nazionale, i generali hanno promosso un’operazione che ha come fine di mettere attorno a un tavolo tutti i litigiosi avversari che paralizzano il paese con le loro dispute e la loro incapacità, e di costringerli a raggiungere un compromesso. Il generale Abdel Fattah el-Sissi, capo del Consiglio supremo delle Forze armate, si proporrebbe di ripristinare il processo democratico minato dall’inettitudine del presidente islamista, Mohammed Morsi, e dalle imponenti manifestazioni dell’opposizione che ne chiedevano le dimissioni. Di fronte al paese paralizzato, in preda a una crisi economica devastante, e alla minaccia di una guerra civile, il generale Sissi ha usato la maniera forte. Ha adottato uno stile da caserma. Non previsto dalla Costituzione ma iscritto nella tradizione egiziana dal 1952, da quando i colonnelli cacciarono re Faruk e proclamarono la repubblica. Da allora la società militare usufruisce …