Mese: Giugno 2013

“Troppo preparati per fare gli operai” la selezione beffa che esclude i laureati, di Jenner Meletti

Si lavora all’aperto, anche se c’è bufera. Si entra nella stiva delle navi. Si deve essere bravi «nell’imbraco e nello sbraco delle merci». Si presentano in 105 per conquistare — anzi, per sperare di conquistare — un posto di lavoro. Qualifica: «addetto al carico e allo scarico delle merci in ambito portuale». In breve, un posto da portuale, non fisso, ma interinale. I venti «posti» in palio non danno diritto a un’assunzione. Si tratta invece di pass di accesso per un corso di formazione, partecipazione gratuita ma nessun rimborso, nemmeno le spese. Ma la crisi è pesante, anche in questa riva adriatica. E così gli addetti alla selezione forse non si meravigliano troppo, quando fra i candidati trovano due laureati in ingegneria e due in giurisprudenza. Bocciati. Ci sono anche sei ragazze. Respinte. L’iniziativa è stata presa dalla Rete portuale, associazione delle dieci imprese private che lavorano nel porto e che finalmente hanno deciso di cercare un futuro assieme invece di farsi soltanto concorrenza. «La selezione — mette le mani avanti Barbara Napoliello, presidente dell’associazione …

Carpi (MO) – Inaugurazione Festa Partito Democratico

Apertura della Festa e inaugurazione mostra: “Emilia adesso. Un anno dopo il sisma” Taglio del nastro con Manuela Ghizzoni – parlamentare PD Alberto Bellelli – coordinatore PD Unione Terre d’argine Paolo Negro – segretario Provinciale PD I sindaci dell’Unione Terre d’argine A seguire intervista a Roberto Speranza – Capogruppo PD alla Camera Davide Baruffi – parlamentare PD

"Il centrodestra si decida", di Claudio Sardo

In uno stato di diritto le sentenze si rispettano. Ovviamente si discutono, si criticano, ma le parole usate ieri da molti dirigenti del Pdl, compresi alcuni ministri, sono assolutamente intollerabili. Tecnicamente eversive. Non brinderemo mai per la condanna di una persona, chiunque essa sia, ma la giustizia non può essere amministrata in altro modo se non attraverso le procedure previste dall’ordinamento: ecco perché ci si difende nei processi, non dai processi. Ecco perché i gravissimi commenti, misti a minacce e insulti, seguiti ieri al giudizio di primo grado del Tribunale di Milano, rappresentano un’aggressione alle istituzioni, al bene comune, al senso minimo del dovere che regola la vita di una comunità. Farebbero bene Berlusconi e i fedelissimi a ripensare piuttosto ai modi arroganti e offensivi con i quali hanno condotto la strategia difensiva in questi mesi. Offensivi verso le istituzioni, ma anche verso il buon senso. Berlusconi ha sostenuto che Ruby fosse la nipote di Mubarak, non solo davanti ad una funzionaria di polizia, ma poi anche in un dibattito parlamentare, ritenendo sufficiente la protezione …

"Appalti truccati e tangenti. I pm indagano al Miur", di Vincenzo Ricciarelli

Abuso d’ufficio è l’accusa formulata dalla Procura di Roma. Presto sentiti alcuni dirigenti. «Pillole del sapere» della Gelmini comprate senza bando. Sprechi, favoritismi, appalti pilotati e una «cricca» ad orientare gli stanziamenti del ministero in fatto di ricerca. E poi un corvo e un dossier segreto recapitato ai giornali e alla procura. È su questo scenario che indagano i pubblici ministeri romani che hanno aperto una inchiesta sulle presunte irregolarità nella gestione dei fondi per la ricerca da parte del ministero dell’istruzione e dell’Università. Un fascicolo che riporta, come ipotesi di reato, la dicitura «abuso d’ufficio» e che potrebbe portare nei prossimi gio ni a sfilare a piazzale Clodio, nell’ufficio del pm Roberto Felici, alcuni funzionari del ministero ed imprenditori, previa iscrizione sul registro degli indagati. A loro i magistrati chiederanno dell’esi- stenza di una presunta «cricca» di dirigenti e consulenti del dicastero che, in cambio di tangenti, favori e altre utilità, avrebbero gestito ingenti somme di denaro a beneficio di aziende amiche, per le quali erano stati formulati bandi di gara «ad hoc». Al …

"Il gran caos dei bisogni speciali", di Alessandra Ricciardi

A tutti i docenti capita di dover gestire classi con alunni iperattivi o che non spiccicano una parola di italiano. Alunni che non necessitano del supporto di un docente di sostegno, visto che non si tratta assolutamente di difficoltà mediche certificate, ma di un piano personalizzato di studi sì. Da quest’anno le esigenze degli alunni devono essere tutte schedate per rispondere alla rilevazione dei Bes, i bisogni educativi speciali, strumentali al piano per l’inclusione e alla successiva elaborazione di piani personalizzati che dovranno coinvolgere il personale scolastico a vario modo in servizio, dai docenti di sostegno, se ci sono, agli Ata. La schedatura dovrà indicare le disabilità certificate, i disturbi evolutivi specifici, come i disturbi dell’apprendimento, ma anche eventuali situazioni di svantaggio, da quella sociale ed economica a quella linguistica e culturale, dal disagio del comportamento a quello relazionale. A doverlo fare sono i collegi dei docenti che, in base a quanto previsto dalla circolare ministeriale n.8 del marzo scorso, e sulla scorta del lavoro fatto da un gruppo interno ad hoc, dovranno stilare il …