"La sfida europea sulla Tv pubblica", di Giovanni Valentini
È forse giunto il momento per riconsiderare il servizio pubblico non come una semplice azienda per produrre pubblicità e profitto, da risanare sul piano economico e di bilancio, quanto piuttosto come una risorsa e un investimento da affiancare ad altre risorse dello stato: la scuola e la ricerca. (da “Televisione” di Carlo Freccero – Bollati e Boringhieri, 2013 – pagg. 144-145) Con la drastica e contestata decisione di chiudere d’autorità la tv pubblica, senza neppure interpellare il Parlamento, il governo greco s’è assunto la responsabilità di mettere in discussione un modello di televisione che rappresenta una specificità europea. E ora l’esecutivo di Samaras è costretto a tornare suoi propri passi, per annunciare la riassunzione temporanea di duemila dipendenti ed evitare addirittura di entrare in crisi. Il “caso Ert” non riguarda perciò soltanto la Grecia, ma coinvolge l’intera comunità dell’Unione e quindi anche noi cittadini italiani, con la Rai e tutti i suoi problemi di riforma e di “governance”. È piuttosto stupefacente che, anziché riferirsi al modello della mitica Bbc inglese, della tv pubblica tedesca, francese …