Giorno: 22 Giugno 2013

"Tasse, scontro nel governo. Replica Alfano-Franceschini", da unita.it

Prima l’ultimatum di Angelino Alfano, poi un fuoco di fila di dichiarazioni di esponenti Pdl che sempre più esplicitamente minacciano la vita del governo, cui replicano altrettanti esponenti Pd. Fino alla nota del ministro Dario Franceschini che ricorda al segretario pidiellino che lanciare diktat contro il governo significa «lanciarli contro se stesso», visto il ruolo di primo piano ricoperto nell’esecutivo dallo stesso Alfano. Torna a scaldarsi il clima sull’Iva, con il primo palese scontro tra ministri dei due principali partiti, mentre si avvicina la scadenza di mercoledì 26, giorno in cui è fissato il Consiglio dei Ministri che dovrà prendere una decisione sull’aumento di un punto che – senza interventi – scatterebbe il 1 luglio. Ma Enrico Letta con i suoi collaboratori resta fiducioso che un’intesa si troverà, anche perchè in caso contrario «si va a sbattere». «Dovremo trovare un punto di mediazione – ragionano dallo staff del premier – altrimenti ognuno si dovrà assumere le sue responsabilità. L’imbuto si sta stringendo, o troviamo una convergenza o si va a sbattere». Del resto, ricordano da …

"Le tre malattie che fiaccano Mr. Mercato", di Francesco Guerrera

I vecchi marpioni di Wall Street si riferiscono al mercato come se fosse una vecchia conoscenza e lo chiamano «il Signor Mercato». Negli ultimi giorni, questo signore di bella presenza ma di una certa età ha avuto problemi di salute che potrebbero presagire un crollo più serio. Dopo anni in cui era stato trattato con i guanti bianchi, Mr. Market è stato malmenato in tre continenti: dagli Usa alla Cina e persino in Europa. In America, le parole chiare ma preoccupanti di Ben Bernanke – un altro signore di bella presenza – questa settimana hanno fatto calare la pressione a Mr. Market. Il capo della Federal Reserve ha detto che, tra pochi mesi, la banca centrale americana incomincerà a tagliare lo stimolo che sta pompando nei mercati dai tempi della crisi finanziaria. Bernanke ha pure aggiunto che la Fed vorrebbe chiudere il rubinetto degli aiuti l’anno prossimo perché l’economia americana sta finalmente raggiungendo velocità di crociera. In teoria, il messaggio dovrebbe essere stato positivo. Una di quelle scene hollywoodiane in cui il paziente – in …

"La sfida europea sulla Tv pubblica", di Giovanni Valentini

È forse giunto il momento per riconsiderare il servizio pubblico non come una semplice azienda per produrre pubblicità e profitto, da risanare sul piano economico e di bilancio, quanto piuttosto come una risorsa e un investimento da affiancare ad altre risorse dello stato: la scuola e la ricerca. (da “Televisione” di Carlo Freccero – Bollati e Boringhieri, 2013 – pagg. 144-145) Con la drastica e contestata decisione di chiudere d’autorità la tv pubblica, senza neppure interpellare il Parlamento, il governo greco s’è assunto la responsabilità di mettere in discussione un modello di televisione che rappresenta una specificità europea. E ora l’esecutivo di Samaras è costretto a tornare suoi propri passi, per annunciare la riassunzione temporanea di duemila dipendenti ed evitare addirittura di entrare in crisi. Il “caso Ert” non riguarda perciò soltanto la Grecia, ma coinvolge l’intera comunità dell’Unione e quindi anche noi cittadini italiani, con la Rai e tutti i suoi problemi di riforma e di “governance”. È piuttosto stupefacente che, anziché riferirsi al modello della mitica Bbc inglese, della tv pubblica tedesca, francese …

"I Sindacati uniti chiamano il Governo", di Felicia Masocco

Decine di migliaia di lavoratori sono attesi oggi a Roma, chiamati da Cgil, Cisl e Uil perché la «centralità» del lavoro, refrain che tardivamente impegna le agende politiche, non può ignorare chi l’emergenza la vive sulla propria pelle. Chi un lavoro l’aveva e l’ha perso, chi si ritrova nel limbo della cassa integrazione, chi nel mondo della produzione non riesce neanche a metterci piede. Basta dare un’occhiata ai dati, si tratta di milioni di persone. Solo i cassintegrati a zero ore sono 520 mila: 460 milioni di ore di attività perse in soli cinque mesi, dall’inizio dell’anno a maggio. Produzioni ferme, uffici, negozi e cantieri chiusi e per chi si ritrova «fuori» una perdita secca di reddito pari a 1,7 miliardi, più o meno 3.300 al netto delle tasse, per ogni singolo lavoratore. A fare i conti è l’osservatorio sulla Cig della Cgil. «Il trend ci porta anche quest’anno al miliardo di ore di cassa integrazione – pronostica il segretario confederale Elena Lattuada – Si sommeranno alle 4,4 miliardi di ore messe a segno negli …

"Se un viaggiatore finlandese in una calda giornata di giugno. A proposito di “maturità” e prima prova", di Antonio Valentino

Resto sempre e sinceramente affascinato dai temi che propongono ogni anno agli esami di stato. Esami che giornali e televisione si ostinano a chiamare “maturità”, come se non ci fosse stata una legge, più di 15 anni fa (n. 425/’97), che ne cambiava i connotati prevedendo modalità e accertamenti più puntuali e rigorosi (vi si parla per la prima volta nientemeno che di certificazione delle competenze; che decolla però – ovviamente a parole1 – solo più di un decennio dopo). Il cambiamento di pelle del ’97 stava a significare che l’esame non doveva avere alcuna pretesa di verificare e valutare la “maturità”, ma solo la preparazione del candidato, in termini di obiettivi formativi raggiunti a seguito di azioni didattiche effettivamente e intenzionalmente messe in campo dalla scuola. Di queste – nella normativa vigente – si prevede dia conto il Documento di classe che si elabora entro il 15 maggio e che riporta “i contenuti, i metodi e i mezzi, gli spazi e i tempi del percorso formatiuvo, i criteri e gli strumenti di valutazione, gli …

"Il cinismo del guru", di Claudio Sardo

Beppe Grillo insulta l’Unità e si augura la nostra scomparsa perchè ieri abbiamo scritto la verità sul vergognoso ostruzionismo del gruppo Cinque stelle, che ha rischiato di far cadere importanti norme e finanziamenti a favore delle popolazioni colpite dai terremoti di Emilia e Abruzzo. Non creda Grillo di intimidirci con la violenza verbale del suo blog: l’Unità ha 90 anni, ha combattuto il fascismo, ha attraversato le stagioni più difficili della democrazia, ha contrastato Berlusconi che pure, come Grillo, voleva metterci il bavaglio. Tuttavia capisco che la nostra idea di democrazia – che non si propone di cancellare le posizioni e gli interessi diversi dai nostri, che non disprezza il compromesso politico ma tenta di orientarlo al bene comune – non coincide con quella di chi, come Grillo, bolla col marchio d’infamia ed espelle dal proprio movimento quanti osano dire che il Capo ha sbagliato. Il suo disprezzo per l’Unità e per la storia della sinistra sono noti: ma non sarà un untorello a spaventarci. Anche perché molti di coloro, che hanno votato e sperato …