In Piemonte le prove orali rimandate a settembre per difficoltà nel reperimento di esperti di lingua straniera e di informatica. Non è da escludere un effetto domino in altre regioni, prima di tutto la Toscana. Il testo del comunicato diramato in queste ore dall’Ufficio scolastico regionale del Piemonte è quasi incredibile.
Lo riportiamo integralmente: “A seguito della difficolta’ riscontrata da questo ufficio scolastico regionale nel reperire i componenti da aggregare alle commiossini giudicatrici che, nelle prove orali, devono procedere all’accertamento delle conoscenze informatiche e delle lingue straniere, le prove orali per le procedure concorsuali per la scuola primaria e per la scuola dell’infanzia sono rinviate successivamente al periodo estivo”.
Il significato è dirompente ma assolutamente inequivocabile: le prove orali sono sospese e riprenderanno a settembre.
I docenti vincitori di concorso, quindi, non potranno prendere servizio il 1° settembre come dal Ministero si sono invece sempre affrettati ad assicurare.
L’Usr del Piemonte parla di difficoltà nel reperire componenti aggiunti ma è probabile che i problemi riguardino anche la regolare composizione delle commissioni.
A questo punto l’effetto domino potrebbe essere inevitabile: anche in altre regioni potrebbe diventare difficile “convincere” docenti ed esperti a far parte quasi gratuitamente delle commissioni di concorso.Con quali effetti è facile comprendere.
Il pressapochismo con cui è stata gestita la questione dei compensi dei commissari di concorso sta dando i suoi risultati.
La Tecnica della Scuola 14.06.13