Sgravi sulle assunzioni dei giovani, semplificazione dei contratti a termine e dell’apprendistato. Sono questi i principali assi d’intervento del pacchetto lavoro che sta avendo un’accelerazione e potrebbe vedere la luce già questo fine settimana, in anticipo rispetto alla scadenza di fine mese, alla quale ha fatto ríferímento il ministro Giovannini con l’obiettivo di «dare un segnale forte nella lotta alla disoccupazione». Le riflessioni dei tecnici ruotano attorno a tre strumenti tradizionali: il credito d’imposta, gli sgravi contributivi (a tempo e con scalettature varie), i finanziamenti in conto capitale ai datori che assumono giovani. Le valutazioni in corso riguardano la quantificazione economica dell’intervento e le compatibilità europee; la durata e la portata delle misure potranno essere definite solo quando si conosceranno i saldi dell’operazione. Tra le ipotesi che stanno prendendo corpo c’è un intervento di fiscalizzazione per due anni degli oneri contributivi a carico dell’impresa che assume un giovane con contratto a tempo indeterminato (per i anno se l’assunzione è con contratto a tempo determinato), intervento che avrebbe un costo complessivo di 1,1 miliardi di euro (si veda Il Sole 24 Ore di ieri). Il nodo principale da sciogliere è quello delle coperture necessarie per gli incentivi che dovranno essere finanziati con le risorse disponibili, dal momento che il Governo ha escluso il ricorso ad una manovra estiva per reperire nuove risorse Una delle leve fondamentali su cui si punta è rappresentata dalla riprogrammazione dei fondi comunitari, da cui si capirà anche su quale dote si potrà contare. Molti soldi fanno parte dei nuovi fondi strutturali europei che partono dal 2014, ma l’Italia e altri Paesi hanno ancora soldi da spendere del precedente programma 2007-2013. «È su questo riorientamento che il Governo sta lavorando per sostenere il piano per l’occupazione giovanile» ha spiegato il ministro Giovannini. L’ultimo resoconto del ministero della Coesione territoriale segnala che l’Italia ha speso il 4o% delle risorse programmate. Quanto alla nuova tranche, Giovannini ha sottolineato che l’impegno del Governo nei prossimi sei mesi è quello di preparare piani operativi affinché da gennaio vi siano le condizioni perché siano «immediatamente spendibili », anche se molti di questi fondi sono regionali e «quindi serve l’accordo delle Regioni». Il pacchetto lavoro conterrà anche interventi a “costo zero”, per correggere alcune parti della legge Fornero, con un ulteriore ritocco alle norme sui contratti a termine (si prevede una riduzione dei tempi di intervallo per i rinnovi e un’estensione del dispositivo della acausalità) ed una nuova semplificazione dell’apprendistato. «Sappiamo di dover aiutare le imprese ad utilizzare in questo momento di particolare incertezza tutti gli strumenti – ha aggiunto il ministro -, dal lavoro a termine all’apprendistato e anche incentivare l’allungamento dellavita lavorativa. La risposta alla crisi non può essere fatta solo di contratti a brevissimo termine». Si sta ragionando anche sulla sperimentazione della staffetta generazionale, anche se si sta ancora valutando il rapporto costibenefici, visto che lo Stato dovrebbe farsi carico del pagamento dei contributi figurativi per íl lavoratore anziano in part-time (altrimenti avrebbe la sua pensione penalizzata), che dovrebbe progressivamente lasciare il posto ad un giovane. Nel decreto potrebbe entrare anche lo sconto del 6% sui pagamenti dilazionati dei contributi all’Inps da parte delle imprese e alcune norme di semplificazione come quella che prevede l’acquisizione d’ufficio del Dure il Documento unico di regolarità contributiva, rilasciato per i contratti pubblici di lavori, forniture e servizi ha validità di 18o giorni dalla data di emissione e non dovrà essere richiesto per ogni singolo contratto, mantenendo la propria validità nei confronti di tutte le stazioni appaltanti e gli enti aggiudicatori. Intanto oggi al tavolo sugli ammortizzatori sociali tra il sottosegretario Carlo Dell’Aringa e i rappresentanti delle Regioni, si parlerà dello sblocco delle risorse per la cassa in deroga.
Il Sole 24 Ore 12.06.13