Mese: Maggio 2013

"Quei bambini cittadini a pieno titolo", di Nadia Urbinati

È difficile dire se ci riuscirò; per far approvare la legge bisogna lavorare sul buon senso e sul dialogo, trovare le persone sensibili». Così ha detto la ministra per l’Integrazione, Cécile Kyenge. Bellissima considerazione che ha suscitato forti polemiche da parte di esponenti politici del Pdl come il senatore Renato Schifani, il quale ha rivolto un appello al premier Enrico Letta «affinché inviti i suoi ministri a una maggiore sobrietà, prudenza e cautela» perché, sottolinea il candidato Pdl alla presidenza della Repubblica, questi annunci «non rientrano nel programma» del governo. Segno evidente di una differenza non piccola, una delle tante probabilmente, tra i partner di questa complicata coalizione. L’onorevole Kyenge richiama l’attenzione su quelli che dovrebbero essere gli ingredienti del dialogo pubblico in una democrazia matura: buon senso e sensibilità. Ingredienti che hanno fatto difetto in questi ultimi anni di polemica politica la quale ha nutrito, invece che stemperare, pregiudizi antirazziali. Quello degli immigrati è uno status che va affrontato con buon senso e sensibilità. È questo che sta a cuore alla ministra e a …

"Austerità ed effetti collaterali sulle imprese", di Carlo Buttaroni*

Disoccupazione e imprese che chiudono. Sono questi gli effetti più devastanti della crisi. E la relazione tra i due fenomeni è evidente. Rispetto al 2007, il tasso di disoccupazione è raddoppiato e solo un giovane su cinque trova lavoro. Tra gennaio e marzo di quest’anno, secondo i dati Unioncamere, hanno chiuso i battenti quasi 150mila attività. Un dato peggiore persino rispetto a quello del primo trimestre 2009, l’anno nero della crisi. Con un saldo di -3lmila unità, i primi tre mesi del 2013 hanno registrato risultati negativi sia dal lato delle iscrizioni di nuove imprese che delle cessazioni delle attività. È il terzo peggior risultato del decennio. A pagare il prezzo più caro sono gli artigiani: 21.185 le attività che tra gennaio e marzo sono mancate alla contabilità del settore. Il Nord-Est registra la battuta d’arresto più forte. Alla fine di marzo, il numero complessivo d’imprese iscritte alle Camere di Commercio è pari a 6.050.239 unità, lo 0,51% in meno rispetto al 31 dicembre 2012. Di queste, 1,4 milioni sono artigiane. Tra i settori che …

"Denunce ignorate e processi lumaca ecco perché siamo diventati il Paese dove il maschio ha licenza di uccidere", di Maria Novella De Luca

È dopo la denuncia che arriva il momento peggiore, una paura cupa che segue il coraggio. Perché l’aggressore è braccato ma la vittima è sola. E possono passare centinaia di giorni prima che la giustizia si attivi, fermando il primo, proteggendo l’altra, ed è proprio in queste settimane che spesso accade l’irreparabile. Michela Fioretti ad esempio. Da anni, invano, denunciava le violenze del suo ex marito, guardia giurata, tre settimane fa lui l’ha uccisa, con la pistola d’ordinanza, su un viadotto di Ostia, litorale di Roma. «Tutti sapevano, nessuno ha agito», hanno detto sconsolati i suoi colleghi. Perché il 15% dei “femminicidi”, (quasi un omicidio di donne ogni sei) è preceduto da denunce per stalking, un persecutore su 3 torna a colpire, ma ci vogliono almeno 6 anni di tribunale per vedere uno stupratore in carcere, e se l’aggressore è minorenne allora anche il processo si ferma, pure se si tratta di un branco, l’ha deciso la Cassazione, due anni fa, con una discutibile e discussa sentenza. «Se avessi saputo che finiva così non li …

"I pericoli nascosti nella Convenzione", di Alessandro Pace

Chi abbia ben chiara la specificità storica e giuridica di quegli atti normativi che sono le costituzioni e, nel contempo, si riconosca nei valori della nostra Carta fondamentale non può non essere preoccupato per l’intenzione – esplicitata dal presidente Letta nel suo discorso programmatico – di promuovere l’istituzione di una Convenzione «aperta alla partecipazione anche di autorevoli esperti non parlamentari» per la redazione di un testo di riforma di svariate norme costituzionali da presentare successivamente al Parlamento, il quale – come auspicato da tre dei quattro Saggi nominati dal presidente Napolitano – dovrebbe limitarsi ad approvarlo o respingerlo. Senza quindi la possibilità di apportarvi emendamenti. Le preoccupazioni sono di ordine sia giuridico che politico. Le prime derivano dalla protervia con la quale le forze politiche insistono, quando si tratti di leggi di revisione costituzionale, nel metodo, contrario agli articoli 72 e 138 della Costituzione, di demandarne la redazione a Commissioni ad hoc. La nostra Costituzione, nel caso delle revisioni costituzionali, prevede invece il normale procedimento legislativo nel quale le stesse Commissioni parlamentari hanno soltanto la …

"Il governo ideale per gli italiani", di Ilvo Diamanti

È significativa la rabbia degli italiani contro la “politica”. In particolare, contro il governo che ci governa. Contro la maggioranza che lo sostiene. Contro il Parlamento. È significativo il ri-sentimento degli italiani contro i “rappresentanti” e contro le istituzioni che li “rappresentano”. Perché, in fondo, è come se gli elettori si ponessero davanti allo specchio. Visto che raramente, come in questa occasione, il Parlamento ne offre una “rappresentazione” fedele. Certo: questa legge elettorale “orrenda” impedisce ai cittadini di scegliere i propri “rappresentanti”. Di esprimere un giudizio e un controllo sui singoli parlamentari. Combinato con il bicameralismo perfetto, ostacola ogni maggioranza stabile e autosufficiente. Ma, nell’insieme, la composizione del Parlamento ricalca fin troppo fedelmente gli orientamenti politici degli italiani. I quali si dividono in tre grandi minoranze, non troppo diverse, per misura. Una di Centrodestra, l’altra di Centrosinistra, la terza “al di fuori”. Esterna ed estranea. Dove si rifugiano “quelli che non ci stanno”. Senza contare un piccolo polo di Centro. Che, in effetti, non conta molto. Perché è stato spinto a Margine, dagli elettori. In …

"La “base” da macello del PD", di Cecilia Alessandrini

Sono stata settimane dure queste per noi segretari di circolo del PD e per la base del nostro partito. Riunioni, incontri, un susseguirsi di eventi e di situazioni da gestire a cui fare fronte nonostante il morale rispecchi esattamente quello dei “nostri” militanti: depresso e abbattuto. Così stamattina avevo deciso che la mia presenza al circolo oggi non era necessaria, pensavo, erroneamente, che la fase peggiore fosse superata e di potermi prendere una mattinata di “vacanza” dal mio impegno politico che in queste settimane ha di gran lunga superato tutto il resto. Gongolavo a casa tra un libro e un po’ di musica quando ricevo una telefonata dal numero del mio circolo. Il circolo apre alle 11,00 sono le 11,08. Dall’altra parte del filo due dei militanti storici mi dicono “Cecilia abbiamo aperto il circolo ma passa la gente e ci urla “vergogna!” “vergognatevi tutti”, cosa facciamo? Noi non ce la sentiamo di stare qui a prendere gli insulti…”. Salgo in sella alla bici e in 10 minuti arrivo al circolo. Li trovo lì con …

L'Aquila "invasa" da storici arte. Settis: «La vita torni qui»

Almeno 800 se non mille storici dell’arte in corteo nel centro storico dell’Aquila per vedere con i propri occhi l’abbandono pur se da un anno si sono aperti, grazie all’ex ministro Barca, oltre 20 cantieri. Il 5 maggio 2013 diventa una giornata particolare per il nostro patrimonio artistico. Lo storico dell’arte Tomaso Montanari e Italia Nostra hanno convocato gli specialisti della disciplina, sono venuti studenti, laureati, professori, funzionari pubblici, soprintendenti e – con un gesto molto apprezzato – il neo ministro per i beni culturali Massimo Bray. Senza scorte, senza bagagli formali all’infuori di se stesso. “ Sarebbe facile dire fermo tutto – commenta a caldo il ministro – Il ministero ha tutte le competenze necessarie, appena capirò esattamente cosa bisogna fare agirò. Posso garantire questo: il massimo impegno”. E vedere i palazzi ancora vuoti, chiusi, il centro pieno di ponteggi? “MI ha turbato. Ovviamente le persone vorrebbero tornare nelle loro case, ai loro ricordi, a quella che era la loro vita. Abbiamo di fronte qualcosa che è stato come strappato dà proprio l’idea di …