Mese: Maggio 2013

"Pd, non si parli solo di nomi", di Alfredo Reichlin

Non ho nostalgia per il passato. Sbaglia chi pensa che, per affrontare una crisi così profonda, coloro che si considerano di sinistra (e io sono tra questi) devono tornare alla vecchia casa. Al contrario, più passa il tempo più io sento, in modo persino assillante, il bisogno di un partito nuovo. E, al tempo stesso, sento non l’ingombro ma la forza delle grandi storie da cui veniamo: quella del socialismo e quella del cattolicesimo sociale, una fede che si fa politica per realizzare qualcosa della missione del cristiano. Ma non scherziamo. Basta con gli sberleffi. Sono queste due correnti profonde che hanno fatto l’Italia moderna e che hanno dato al nostro popolo l’impronta più nobile e più umana. L’hanno trasformato da plebe in cittadini, hanno riconciliato gli sfruttati con la nazione. Di che cosa ci dobbiamo vergognare? Alziamo la testa e chiediamoci noi, seriamente e liberamente, perché da questo straordinario materiale di storia e di valori non è uscito un amalgama più forte. La mia opinione è che sono mancate le idee forti. Le divisioni …

"Boom della cassa integrazione, difficile anche il 2014", di Giuseppe Caruso

Nuovi record per la cassa integrazione. Ieri l’Inps ha comunicato che ad aprile sono state autorizzate complessivamente 100 milioni di ore di cig, pari al 3,1% in più rispetto a quelle autorizzate nel precedente mese di marzo, che si erano fermate a 97 milioni. Prendendo invece in considerazione il mese di aprile 2012, nel quale furono autorizzate 86,1 milioni di ore, si registra un incremento pari a +16,05%. Ad aumentare sono sia gli interventi ordinari che quelli straordinari. I primi sono passati dai 34 milioni di ore di marzo 2013 ai 35,7 milioni di aprile, con un aumento del +4,9%. Si evidenzia un aumento più marcato, pari al +30,9%, se si confrontano i dati di quest’anno con quelli di aprile dello scorso anno, quando furono autorizzate 27,2 milioni di ore. L’incremento è da attribuire, in egual misura, alle autorizzazioni riguardanti il settore industriale e il settore edile, che hanno registrato un aumento rispettivamente del 30,3% e del 32,8%. Analizzando gli interventi straordinari, i 57,5 milioni di ore autorizzate ad aprile fanno registrare un aumento del …

"Il primo obiettivo è creare lavoro", di Ruggero Paladini

Fabrizio Saccomanni, parlando alle Commissioni Speciali di Camera e Senato, ha invitato ad approvare il Def a saldi invariati, rinviando la Nota di aggiornamento al momento in cui avverrà la chiusura della procedura per disavanzo eccessivo, prevista per metà giugno. L’obbiettivo del governo è quello di mantenere il deficit sotto il 3%. L’uscita dalla procedura di disavanzo eccessivo, nel quale si trovano la gran parte dei paesi europei, costituisce un obiettivo «alla nostra portata». Da esso il governo si attende un atteggiamento di maggiore flessibilità da parte di Bruxelles. Che si dovrebbe tradurre nella possibilità di escludere alcune spese d’investimento di interesse europeo (corridoi ferroviari e autostradali) dal calcolo del deficit, nonché nell’utilizzo di risorse comunitarie aggiuntive rivolte specificamente ai giovani, secondo il programma «youthguarantee» varato dalla Commissione. Si può comprendere che questa sia considerata una strada molto meno rischiosa di quella di andare ad uno scontro frontale con la Commissione (e con Berlino), dichiarando di voler attuare subito tutti i punti del programma delineato da Enrico Letta nel suo discorso alle Camere. Oltre ad …

"Maturità, basta con il lassismo", di Alessandra Ricciardi

Da quest’anno si cambia. Gli studenti che faranno i prossimi test per l’accesso alle facoltà a numero chiuso, medicina, odontoiatria, veterinaria e architettura, potranno contare su un bonus per il voto di diploma, disciplinato a livello nazionale. Ma sarà corretto, ovvero «rapportato alla distribuzione in percentili dei voti ottenuti dagli studenti che hanno conseguito la maturità nella stessa scuola nell’anno scolastico 2011/2012…I voti di maturità riferiti ai percetili di riferimento sono pubblicati sul sito del ministero entro il 31 maggio 2013». La precisazione spunta all’articolo 10 del decreto sull’accesso alla facoltà a numero chiuso, uno degli ultimi atti (è del 24 aprile scorso) firmati dall’ex ministro dell’istruzione, università e ricerca, Francesco Profumo, prima del passaggio di consegne al successore, Anna Maria Carrozza. Il bonus per la maturità, da 4 a 10 punti (il massimo è pari al 10% del voto finale del test), era stato previsto da Beppe Fioroni e Fabio Mussi nel 2007, ed è rimasto sempre inattuato. La Lega Nord ha duramente attaccato il bonus: penalizzerà gli studenti del Nord. Al ministero spiegano …

"Università, l’appello delle associazioni per i ‘Primi 100 giorni’ di Governo", di A.G. da La Tecnica della Scuola

Le organizzazioni di docenti, ricercatori, personale e studenti chiedono d’incontrare Carrozza: la situazione è gravissima, serve una gestione democratica, più diritto allo studio, un rafforzamento del valore legale delle lauree, uno straordinario reclutamento dei prof, la valorizzazione del dottorato e del ruolo svolto dai tecnico-amministrativi. Poi rivedere il ruolo dell’Anvur e finanziamenti in linea Ue. L’impegno appare improbo. Ma già invertire la tendenza sarebbe importante. Si allunga la lista delle associazioni e delle rappresentanze che operano nel campo dell’istruzione e che attraverso le loro esternazioni tentano di incidere sulla politica del nuovo ministro Maria Grazia Carrozza. Stavolta a dire la loro, chiedendo anche un incontro urgente con il responsabile del Miur, sono le organizzazioni rappresentative di docenti, ricercatori, tecnico-amministrativi, dottorandi, precari e studenti universitari: attraverso un documento unitario (firmato da ADI, ADU, ANDU, CIPUR, CISL-Università, CNRU, CNU, COBAS-Pubblico Impiego, CoNPAss, CSA-CISAL Università, FLC-CGIL, LINK, RETE29Aprile, SNALS-Docenti, SUN, UDU, UGL-INTESA FP, UIL RUA, USB-Pubblico Impiego), le rappresentanze accademiche chiedono a Carrozza “di poterla incontrare al più presto”: l’obiettivo è illustrargli “un gruppo di richieste per i …

"La leggenda di Belzebù", di Eugenio Scalfari

Giulio Andreotti è stato il vero – e mai risolto – mistero della prima Repubblica. Una cosa è certa: Andreotti è stato un personaggio inquietante e indecifrabile, l’incrocio accuratamente dosato d’un mandarino cinese e d’un cardinale settecentesco. Ha tessuto per quarant’anni, infaticabilmente, una complicatissima ragnatela servendosi di tutti i materiali disponibili, dai più nobili ai più scadenti e sordidi. È stato lambito da una quantità di scandali senza che mai si venisse a capo di alcuno. L’elenco è lungo: lo scandalo del Sifar (era ministro della Difesa all’epoca dei dossier di De Lorenzo e di Allavena). E poi lo scandalo Montedison-Rovelli (allora era presidente del Consiglio), lo scandalo Eni-Petromin (di nuovo presidente del Consiglio), quello Caltagirone, l’arresto del direttore generale della Banca d’Italia, Mario Sarcinelli, e l’incriminazione del governatore Paolo Baffi (che furono ricondotti ad una sua vendetta), lo scandalo Sindona al quale era legato da una dubbia amicizia, quello del Banco Ambrosiano, quello del comandante della Guardia di Finanza in combutta con i contrabbandieri del petrolio e, infine, lo scandalo della P2 che in …