"Una sinistra con la schiena dritta", di Pietro Spataro
Governare con Berlusconi è peggio che praticare uno sport estremo. Ma questo si sapeva e nessuno si sarebbe misurato con un’impresa ai limiti del possibile se non fosse stato per la drammatica crisi economica, per la vergognosa legge elettorale e per i madornali errori del Pd. Il problema ora è come gestire una fase di turbolenza che rischia di mettere in tensione il governo Letta, di indebolire l’impegno per far ripartire il Paese e di minare il percorso delle riforme costituzionali. La strategia di Berlusconi è ormai chiara: stop and go, con agguati e ricatti. Prova a guidare il gioco, a incassare il bene che farà il governo e scaricare sulla sinistra quel che non riuscirà a fare. Ma l’ossessione giudiziaria del Cavaliere sta strattonando ogni giorno di più la «stranissima maggioranza». Quello scritto ieri, con l’oscena proposta di legge per dimezzare le pene del concorso esterno in associazione mafiosa, è solo l’ultimo capitolo della serie. Nelle stesse ore Berlusconi ha agitato il fantasma della sua ineleggibilità con l’accusa ridicola al Pd di volerlo far …