Mese: Maggio 2013

"Una sinistra con la schiena dritta", di Pietro Spataro

Governare con Berlusconi è peggio che praticare uno sport estremo. Ma questo si sapeva e nessuno si sarebbe misurato con un’impresa ai limiti del possibile se non fosse stato per la drammatica crisi economica, per la vergognosa legge elettorale e per i madornali errori del Pd. Il problema ora è come gestire una fase di turbolenza che rischia di mettere in tensione il governo Letta, di indebolire l’impegno per far ripartire il Paese e di minare il percorso delle riforme costituzionali. La strategia di Berlusconi è ormai chiara: stop and go, con agguati e ricatti. Prova a guidare il gioco, a incassare il bene che farà il governo e scaricare sulla sinistra quel che non riuscirà a fare. Ma l’ossessione giudiziaria del Cavaliere sta strattonando ogni giorno di più la «stranissima maggioranza». Quello scritto ieri, con l’oscena proposta di legge per dimezzare le pene del concorso esterno in associazione mafiosa, è solo l’ultimo capitolo della serie. Nelle stesse ore Berlusconi ha agitato il fantasma della sua ineleggibilità con l’accusa ridicola al Pd di volerlo far …

"Sindacati a Giovannini: no a più precarietà", di Bianca Di Giovanni

L’ora X è oggi alle 16. A quell’ora i sindacati varcheranno la soglia del ministero del Lavoro per conoscere in dettaglio il piano Giovannini, dopo settimane di annunci e indiscrezioni di stampa ancora troppo vaghe. La lista sul tavolo è lunga, vista l’emergenza occupazione che il Paese attraversa. Ma su un punto si concentrerà l’attenzione dei tre segretari confederali: quell’ipotesi di revisione della riforma Fornero su cui per ora si è capito molto poco. Il timore, neanche troppo nascosto, è che si voglia tornare alle forme più precarizzanti dei contratti, visto anche il pressing che stanno facendo i datori di lavoro, da Confindustria all’Abi. «Se si vuole limare qualcosa sull’apprendistato, o si vuole esercitare una sorta di moral suasion perché i diversi contratti di categoria accorcino le soste tra un contratto a termine e l’altro, va bene – dichiara Guglielmo Loy, segretario Uil – Ma se si pensa di depotenziare le misure su partite Iva, sul lavoro accessorio e altre forme atipiche, noi non ci stiamo». CONVERGENZA DELLE IMPRESE Su questo i sindacati marciano compatti, …

"Il catalogo del male", di Michele Serra

Le molotov che brillano nel centro di Milano, in pieno giorno, hanno il riverbero remoto di antiche guerriglie urbane. Anche se mai in strade così prestigiose, via della Spiga, via Montenapoleone. Ma niente ricordano e niente sanno, di quelle fiammate, le giovani commesse dei negozi eleganti, e i giovani immigrati addetti alla sicurezza. Difficile che nei rapinatori che quelle molotov hanno lanciato ci fosse qualche vaga malizia “politica”, quasi una citazione della violenza di strada per marcare il territorio; più probabile che sia stato solamente un inedito espediente tattico del sempre fervido ingegno criminale, confondere eventuali inseguitori, costringere i curiosi a starsene rintanati. Fatto sta che da ieri mattina Milano aggiunge un nuovo capitolo alla discussione, non sempre congrua ma sempre inevitabile, sull’ordine pubblico: la rapina con le molotov non ha il terribile impatto degli spari e del sangue, e tanto meno l’orribile ricaduta di morte del clandestino fuori di testa che mulina un piccone contro gli inermi, ma aggiunge una nuova paura, lugubremente spettacolare, al catalogo delle paure. Che nelle grandi città sono già …

"Quota 96. Ghizzoni presenta alla Camera disegno di legge. Partiti tutti d'accordo. Che sia la volta buona?", da orizzontescuola.it

E’ stato presentato in data 15 marzo 2013, ma ancora da assegnare, il disegno di legge C. 249 che ha scopo di “Modifica all’articolo 24 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, in materia di requisiti di accesso al trattamento pensionistico per il personale della scuola” Si tratta della cosiddetta “Quota 96”, quella categoria di lavoratori della scuola che, a seguito della riforma Fornero, non hanno potutto conseguire la pensione perché nella legge non è stato tenuto in alcun conto il fatto che nella scuola i lavoratori possono andare in pensione un solo giorno all’anno, il 1 settembre, indipendentemente dalla data di maturazione dei requisiti, per le giuste esigenze di funzionalità e di continuità didattica. L’avvio delle procedure ricorsuali, dopo le sentenze favorevoli di vari giudici del lavoro e d’appello al CdS, si sono arenate a seguito della bocciatura da parte della Corte dei Conti per la riapertura dei termini per il pensionamento, non esistendo, a detta dei giudici, i presupposti per la richiesta di …

Mafia, Pdl ritiri proposta indecente

“Il Pdl ritiri la proposta che dimezza le pene per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa e varie altre cose irricevibili. E’ questione di decenza .La proposta del PDL nella realtà mira semplicemente a cancellare qualsiasi possibilità di scoprire chi aiuta la mafia dall’esterno: con pene così basse tutta una serie di atti investigativi, prima di tutto le intercettazioni, non sarebbero piú realizzabili”. Così Laura Garavini, deputata PD. “Tra il tentativo di ieri di riproporre il condono edilizio e il testo presentato oggi in commissione Giustizia sul dimezzamento della pena per concorso esterno in associazione mafiosa, non mi pare che il Pdl abbia iniziato con il piede giusto”. Lo dice Nicola Latorre, senatore del Partito Democratico e presidente della commissione Difesa. “La sensazione è che si vogliano mettere in campo temi su cui è nota la profonda divisione politica tra noi e il Pdl – csostiene Latorre – probabilmente per creare problemi alla maggioranza. Mi auguro che questo sospetto sia infondato. La riforma della giustizia, di cui il nostro Paese necessita da tempo, …

"Il vizietto della destra", di Vittorio Emiliani

Nei raduni fascisti, quando il gerarca di turno voleva un po’ scaldare l’ambiente, alludeva a Lui e subito si alzava un grido solo «Duce! Duce!». E una selva di braccia irrigidite nel saluto romano. Lo stesso deve succedere al Pdl con la «magica» parola «condono». Purché ci sia qualcosa da condonare (in campo edilizio, ambientale, fiscale), subito scatta, come per Lui, il «Sì» berlusconiano. Giorni fa aveva lanciato in proposito un «ballon d’essai» il neo-ministro della commissione Giustizia (ma quale giustizia?), eletto senza i voti del Pd, Francesco Nitto Palma. Adesso ci riprova per iscritto, senza arrossire, il senatore Domenico Del Siano, il quale, propone di attaccare un emendamento al decreto sulle emergenze per il terremoto dell’Emilia e di Rovigo del maggio 2012. Si riaprirebbe così, fino alla fine di quest’anno, i termini del condono edilizio 2003, concedendolo a quanti all’epoca non l’avevano ottenuto… Un condono di dieci anni fa, vi rendete conto? È davvero bieco giustificare una simile porcheria col pretesto di passare poi i proventi (sempre ipotetici, oltre tutto) ai terremotati della Bassa …