Mese: Maggio 2013

"Tocca ai giovani rifare l’Italia", di Alfredo Reichlin

Bisogna uscire da questa situazione di sfiducia, di polemiche, di tristezza e di ricerca del «chi ha sbagliato». Che cosa è successo? Calma e gesso diceva un mio amico che amava il bigliardo. È successo che è cambiato il mondo: ma sul serio, come non mai, per cui accadono cose come milioni e milioni di voti che si spostano senza che ce ne accorgiamo Calma e gesso. Bisogna lasciare da parte vecchie dispute e ripartire. Per ripartire bisogna ritrovare il terreno della lotta: con chi, contro chi, come. Con quale idea della situazione e del nostro ruolo andiamo al congresso? A me sembra chiaro che la ricostruzione di un partito come questo non può consistere in una riedizione delle vecchie culture della sinistra. Le cose cambiano. Mi ricordo che non tanto tempo fa, un pezzo della dirigenza di questo partito non solo esultò di fronte alla famosa lettera della Bce che ci imponeva una feroce austerità con i disastri che adesso vediamo. Si arrivò a dire che quello era (finalmente) il programma dei Pd, e …

"Non solo riforma elettorale", di Claudio Sardo

Con il porcellum non si può, non si deve mai più votare. Questo è il primo punto fermo di ogni trattativa. Non è accettabile un premio senza limiti (come ha già detto la Corte costituzionale), non è accettabile che l’elettore sia privato del diritto di scegliere gli eletti, non è accettabile il carattere coalizionale della competizione maggioritaria (che, non a caso, non ha uguali in alcun Paese democratico e di cui la Cassazione ha denunciato le evidenti storture, a partire dalla fraudolenta divisione in Parlamento dei partiti che hanno raccolto insieme il premio davanti agli elettori). Ma c’è anche un altro punto che è arrivato il tempo di affermare, dopo vent’anni di seconda Repubblica. La legge elettorale, da sola, non basta a garantire efficienza e funzionalità di un sistema. Di più: davanti al nostro, attuale tripolarismo, non c’è legge elettorale in grado di assicurare governabilità. I riformatori, dunque, non possono che puntare a riforme di sistema. Senza riforme di sistema, la domanda di democrazia governante sarà sempre delusa e con essa rischia di deperire persino …

"Occupazione, confronto al via. L'incognita delle risorse", di Luigina Venturelli

II ministro Giovannini smentisce lo stanziamento di 12 miliardi per sostenere il mercato del lavoro e la Cig in deroga. I sindacati: «I fondi sono inadeguati»Risorse limitate e tempi stretti. Il successo del confronto tra il governo e le parti sociali appena avviato per sostenere l’occupazione dipende tutto da queste due variabili. Scontato l’obiettivo: «Il lavoro è la priorità, soprattutto quello dei giovani ». E condiviso anche il percorso per raggiungerlo, fatto non solo di regole, cioè di «interventi di modifica alla legge 92 da fare col cacciavite», ma anche di politiche attive, perché «l’occupazione non si fa a costo zero». Da questo punto di vista, le parole con cui il ministro del Lavoro Enrico Giovannini ha commentato la conclusione dell’incontro di ieri pomeriggio, «il primo di una serie che coinvolgerà anche altri soggetti», non sono dissimili da quelle usate dai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil. Ma saranno il quanto e il quando degli interventi in esame a dare sostanza al piano per il lavoro che l’esecutivo vorrebbe adottare entro l’estate. Il responsabile del …

"Addio a don Gallo il prete dei dimenticati", di Vito Mancuso

Don Andrea Gallo vivrà nell’immaginario degli italiani con il suo sigaro, il cappello nero e l’immancabile colletto da prete, i segni più caratteristici della doppia appartenenza che ha contraddistinto la sua lunga e felice vita: l’appartenenza al mondo e alla chiesa, alla terra e al cielo. Termini tutti ugualmente importanti per uno che vi ha dedicato la vita. Ma il primo posto per don Gallo spettava al mondo e alla terra, perché era solo in funzione di essi che per lui aveva senso poi parlare di chiesa e di cielo. La stola sacerdotale, che egli amava e a cui è sempre stato fedele, veniva dopo la sciarpa arcobaleno con i colori della pace che spesso indossava, e veniva dopo la sciarpa rossa spesso parimenti indossata per l’ideale di giustizia e di uguaglianza che a lui richiamava. È stato questo primato del mondo e della terra che ha condotto don Gallo a essere un prete ribelle, contestatore, mai allineato con i dettami della gerarchia, soprattutto in campo etico e sociale. Un ribelle per amore, per amore …

Boldrini: Dare pienezza a Convenzione Istanbul Ratifica è solo primo passo, poi risorse per attuarla

La Convenzione di Istanbul la cui ratifica sarà votata la prossima settimana dal Parlamento italiano è un “passaggio importante” ma bisogna trovare le risorse per darle pienezza; è questo il primo intervento legislativo in materia di tutela delle donne a cui pensa la presidente della Camera Laura Boldrini, intervenuta oggi all’Audit nazionale sulla violenza di genere promosso dalla ministra per le Pari Opportunità Josefa Idem. “Il 27 e il 28 si approverà la ratifica della Convenzione di Istanbul” ha sottolineato Boldrini parlando con TMNews, “un passaggio importante. Ma per dare pienezza a questa convenzione bisognerà dare seguito con l’implementazione di quello che prevede la convenzione stessa e trovare anche le risorse per metterlo in atto, altrimenti rischia di rimanere una scatola vuota. Io mi auguro che sia il primo passo per arrivare ad aprire questa scatola con tutti i contenuti che sono richiesti dalla Convenzione”. La Convenzione di Istanbul, che ha bisogno di dieci ratifiche dei paesi firmatari per entrare in vigore, vincola giuridicamente gli Stati in materia di violenza sulle donne e violenza domestica, …

"Istat: 15 milioni in disagio economico", da repubblica.it

L’Italia ha “la quota più alta d’Europa” di ragazzi tra i 15 e i 29 anni che non lavorano né studiano: 2,25 milioni, uno su quattro. Le persone ‘potenzialmente impiegabili’, cioè disoccupati, scoraggiati e in cerca, superano i 6 milioni. Crollano consumi e potere d’acquisto. Quasi 9 milioni in disagio economico grave, sei famiglie su dieci tagliano il cibo. Disoccupati ‘cronici’ tanto da essere ormai sfiduciati. Potere d’acquisto delle famiglie e consumi in calo verticale. Giovani maggiormente colpiti dalla crisi economica, tanto da rinunciare a formarsi e a cercare lavoro. Le pennellate scure prevalgono nettamente nel quadro emerso dal Rapporto Annuale 2013 – La situazione del Paese firmato dall’Istat e incentrato sulla situazione economica delle famiglie e dell’Italia. Prevale il pessimismo – dunque – anche in considerazione del fatto che nei primi quattro mesi dell’anno nuovo si sono manifestati “segnali di perdurante debolezza dell’attività economica”. Disagio economico. Sono quasi 15 milioni a fine 2012 gli individui in condizione di ‘deprivazione o disagio economico’, circa il 25% della popolazione (40% al Sud). Nel Rapporto si sottolinea …