"Il declino italiano e i tanti numeri da ribaltare", di Carlo Buttaroni*
L ’Abenomics, la ricetta economica del premier giapponese Shinzo Abe, fa discutere il mondo. Il programma di rilancio giapponese si basa su una forte espansione della spesa pubblica con pesanti interventi a carico del governo centrale (circa 85 miliardi di euro) accompagnati da investimenti da parte dei governi locali e di capitali privati. Complessivamente, un’iniezione di circa 170 miliardi di euro finalizzati a dare slancio all’economia nipponica con investimenti in tecnologie avanzate, ricerca e sviluppo, energia e ambiente, sicurezza anti-sismica, ricostruzione infrastrutturale e abitativa post-tsunami. Nel programma non mancano gli aiuti alle imprese in difficoltà, i sostegni ai redditi per i meno abbienti e gli investimenti nelle aree più deboli del Paese. Questa manovra, secondo il governo, dovrebbe portare, già nel 2013, una crescita del Pil pari al 2%, con conseguente aumento dei posti di lavoro di 600mila unità. Per spingere sulla crescita, la Abenomics punta anche a una forte espansione monetaria, alzando da subito il livello accettabile d’inflazione dall’1% attuale al 2% e, in prospettiva, al 3%. A tutto questo va aggiunto l’obiettivo di …