Femminicidio: la ministra propone un braccialetto elettronico per controllare gli stalker. “Bene le misure per tenere sotto controllo i persecutori, ma per sconfiggere quello che è diventato un crimine di stato, servono atti che modifichino alla radice, a partire dalla scuola, un contesto diffusamente maschilista”. Questo il commento della neo vice-presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei deputati Manuela Ghizzoni alla proposta della Ministra Cancellieri.
“Ogni provvedimento per fermare il femminicidio è apprezzabile, compreso quello proposto dalla ministra Cancellieri, ma non può, e non deve, restare un atto isolato” ha dichiarato la deputata modenese Manuela Ghizzoni, vicepresidente della Commissione Cultura, scienze e istruzione della Camera dei deputati, in merito alla proposta della ministra della Giustizia di attivare un dispositivo elettronico per tenere sotto controllo gli stalker. “Ogni giorno ci troviamo di fronte a un vero e proprio bollettino di guerra: 124 donne uccise nel 2012 e 36 nei primi 4 mesi del 2013, ma la lista si allunga di giorno in giorno. Per sconfiggere quello che è diventato crimine di Stato non bastano le misure che puntano a rafforzare il controllo sui persecutori, ma servono atti che modifichino alla radice un contesto diffusamente maschilista, a partire dai percorsi educativi. E’ nella scuola che si dovrebbero formare le cittadine e i cittadini del futuro, ed è lì – spiega Ghizzoni – che le istituzioni, compresa la Commissione di cui faccio parte, devono intervenire per farsi portatori di una cultura del rispetto e della valorizzazione della storia femminile”.