Giorno: 6 Maggio 2013

Carrozza: «Sud, più risorse per trattenere i migliori», di Adolfo Pappalardo

«La nostra priorità è il Sud», dice subito, senza tanti giri di parole, Maria Chiara Carrozza appena insediatasi sulla poltrona più alta del ministero dell’Istruzione e Ricerca scientifica che pesa le parole ma chiarisce come occorre ridare speranza agli insegnanti precari: «Un problema enorme. Ma chi ha tenuto in piedi per anni la formazione non può essere buttato via». Ministro domani sarà a Napoli. A Città della Scienza e nella scuola media di Forcella per iniziare un tour. «Giusto partire da Napoli, un luogo simbolico del Mezzogiorno su cui occorre un’attenzione particolare. A cominciare da Città della Scienza dopo tutto quello che è avvenuto: il mio obiettivo è fare di tutto affinché ci sia una ripartenza della attività ma in questo momento occorre, soprattutto, la mia vicinanza e quella del governo alla comunità scientifica-accademica di Napoli. Questa visita è un modo simbolico per ricominciare a parlare di progetti concreti». Poi a Forcella, un quartiere disagiato di Napoli, come però ve ne sono diversi al Sud. «Ne sono consapevole. Voglio essere presente, parlare con i docenti, …

"Quei bambini cittadini a pieno titolo", di Nadia Urbinati

È difficile dire se ci riuscirò; per far approvare la legge bisogna lavorare sul buon senso e sul dialogo, trovare le persone sensibili». Così ha detto la ministra per l’Integrazione, Cécile Kyenge. Bellissima considerazione che ha suscitato forti polemiche da parte di esponenti politici del Pdl come il senatore Renato Schifani, il quale ha rivolto un appello al premier Enrico Letta «affinché inviti i suoi ministri a una maggiore sobrietà, prudenza e cautela» perché, sottolinea il candidato Pdl alla presidenza della Repubblica, questi annunci «non rientrano nel programma» del governo. Segno evidente di una differenza non piccola, una delle tante probabilmente, tra i partner di questa complicata coalizione. L’onorevole Kyenge richiama l’attenzione su quelli che dovrebbero essere gli ingredienti del dialogo pubblico in una democrazia matura: buon senso e sensibilità. Ingredienti che hanno fatto difetto in questi ultimi anni di polemica politica la quale ha nutrito, invece che stemperare, pregiudizi antirazziali. Quello degli immigrati è uno status che va affrontato con buon senso e sensibilità. È questo che sta a cuore alla ministra e a …

"Austerità ed effetti collaterali sulle imprese", di Carlo Buttaroni*

Disoccupazione e imprese che chiudono. Sono questi gli effetti più devastanti della crisi. E la relazione tra i due fenomeni è evidente. Rispetto al 2007, il tasso di disoccupazione è raddoppiato e solo un giovane su cinque trova lavoro. Tra gennaio e marzo di quest’anno, secondo i dati Unioncamere, hanno chiuso i battenti quasi 150mila attività. Un dato peggiore persino rispetto a quello del primo trimestre 2009, l’anno nero della crisi. Con un saldo di -3lmila unità, i primi tre mesi del 2013 hanno registrato risultati negativi sia dal lato delle iscrizioni di nuove imprese che delle cessazioni delle attività. È il terzo peggior risultato del decennio. A pagare il prezzo più caro sono gli artigiani: 21.185 le attività che tra gennaio e marzo sono mancate alla contabilità del settore. Il Nord-Est registra la battuta d’arresto più forte. Alla fine di marzo, il numero complessivo d’imprese iscritte alle Camere di Commercio è pari a 6.050.239 unità, lo 0,51% in meno rispetto al 31 dicembre 2012. Di queste, 1,4 milioni sono artigiane. Tra i settori che …

"Denunce ignorate e processi lumaca ecco perché siamo diventati il Paese dove il maschio ha licenza di uccidere", di Maria Novella De Luca

È dopo la denuncia che arriva il momento peggiore, una paura cupa che segue il coraggio. Perché l’aggressore è braccato ma la vittima è sola. E possono passare centinaia di giorni prima che la giustizia si attivi, fermando il primo, proteggendo l’altra, ed è proprio in queste settimane che spesso accade l’irreparabile. Michela Fioretti ad esempio. Da anni, invano, denunciava le violenze del suo ex marito, guardia giurata, tre settimane fa lui l’ha uccisa, con la pistola d’ordinanza, su un viadotto di Ostia, litorale di Roma. «Tutti sapevano, nessuno ha agito», hanno detto sconsolati i suoi colleghi. Perché il 15% dei “femminicidi”, (quasi un omicidio di donne ogni sei) è preceduto da denunce per stalking, un persecutore su 3 torna a colpire, ma ci vogliono almeno 6 anni di tribunale per vedere uno stupratore in carcere, e se l’aggressore è minorenne allora anche il processo si ferma, pure se si tratta di un branco, l’ha deciso la Cassazione, due anni fa, con una discutibile e discussa sentenza. «Se avessi saputo che finiva così non li …

"I pericoli nascosti nella Convenzione", di Alessandro Pace

Chi abbia ben chiara la specificità storica e giuridica di quegli atti normativi che sono le costituzioni e, nel contempo, si riconosca nei valori della nostra Carta fondamentale non può non essere preoccupato per l’intenzione – esplicitata dal presidente Letta nel suo discorso programmatico – di promuovere l’istituzione di una Convenzione «aperta alla partecipazione anche di autorevoli esperti non parlamentari» per la redazione di un testo di riforma di svariate norme costituzionali da presentare successivamente al Parlamento, il quale – come auspicato da tre dei quattro Saggi nominati dal presidente Napolitano – dovrebbe limitarsi ad approvarlo o respingerlo. Senza quindi la possibilità di apportarvi emendamenti. Le preoccupazioni sono di ordine sia giuridico che politico. Le prime derivano dalla protervia con la quale le forze politiche insistono, quando si tratti di leggi di revisione costituzionale, nel metodo, contrario agli articoli 72 e 138 della Costituzione, di demandarne la redazione a Commissioni ad hoc. La nostra Costituzione, nel caso delle revisioni costituzionali, prevede invece il normale procedimento legislativo nel quale le stesse Commissioni parlamentari hanno soltanto la …

"Il governo ideale per gli italiani", di Ilvo Diamanti

È significativa la rabbia degli italiani contro la “politica”. In particolare, contro il governo che ci governa. Contro la maggioranza che lo sostiene. Contro il Parlamento. È significativo il ri-sentimento degli italiani contro i “rappresentanti” e contro le istituzioni che li “rappresentano”. Perché, in fondo, è come se gli elettori si ponessero davanti allo specchio. Visto che raramente, come in questa occasione, il Parlamento ne offre una “rappresentazione” fedele. Certo: questa legge elettorale “orrenda” impedisce ai cittadini di scegliere i propri “rappresentanti”. Di esprimere un giudizio e un controllo sui singoli parlamentari. Combinato con il bicameralismo perfetto, ostacola ogni maggioranza stabile e autosufficiente. Ma, nell’insieme, la composizione del Parlamento ricalca fin troppo fedelmente gli orientamenti politici degli italiani. I quali si dividono in tre grandi minoranze, non troppo diverse, per misura. Una di Centrodestra, l’altra di Centrosinistra, la terza “al di fuori”. Esterna ed estranea. Dove si rifugiano “quelli che non ci stanno”. Senza contare un piccolo polo di Centro. Che, in effetti, non conta molto. Perché è stato spinto a Margine, dagli elettori. In …