"La “base” da macello del PD", di Cecilia Alessandrini
Sono stata settimane dure queste per noi segretari di circolo del PD e per la base del nostro partito. Riunioni, incontri, un susseguirsi di eventi e di situazioni da gestire a cui fare fronte nonostante il morale rispecchi esattamente quello dei “nostri” militanti: depresso e abbattuto. Così stamattina avevo deciso che la mia presenza al circolo oggi non era necessaria, pensavo, erroneamente, che la fase peggiore fosse superata e di potermi prendere una mattinata di “vacanza” dal mio impegno politico che in queste settimane ha di gran lunga superato tutto il resto. Gongolavo a casa tra un libro e un po’ di musica quando ricevo una telefonata dal numero del mio circolo. Il circolo apre alle 11,00 sono le 11,08. Dall’altra parte del filo due dei militanti storici mi dicono “Cecilia abbiamo aperto il circolo ma passa la gente e ci urla “vergogna!” “vergognatevi tutti”, cosa facciamo? Noi non ce la sentiamo di stare qui a prendere gli insulti…”. Salgo in sella alla bici e in 10 minuti arrivo al circolo. Li trovo lì con …